Sanità Toscana: 15mila euro al mese per i commissari di AV

La 'riorganizzazione' taglia la montagna Pistoiese. Depositati esposti alle Procure di Firenze e Pistoia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2015 23:42
Sanità Toscana: 15mila euro al mese per i commissari di AV

L'Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, insieme ai comitati Montagna Pistoiese è qui che voglio vivere, Comitato per il Recupero ammanco Comunità Montana Appennino Pistoiese e l’Associazione Zeno Colò hanno depositato ieri alle procure di Pistoia e Firenze un esposto affinché si accertino le eventuali responsabilità nei casi di malasanità registrati in provincia di Pistoia negli ultimi anni. La riorganizzazione che ha ridotto all'osso le risorse e i presidi sanitari: i posti letto in provincia di Pistoia sono 2,33 ogni 1.000 abitanti, il 37% in meno di quanto previsto dal Ministero.

La pediatria è stata colpita in modo particolarmente pesante. Basti pensare che in tutta la provincia di Pistoia, dove risiedono 37.700 bambini, dei quali oltre 11.000 sotto i 5 anni, i posti letto disponibili sarebbero appena 16, concentrati all’ospedale San Jacopo di Pistoia. Soprattutto, per i bambini residenti sulla montagna Pistoiese la situazione è ancora più drammatica perché, al di là del pediatra di base, l’assistenza è delegata alla guardia medica o al 118. In seguito al declassamento dell’ospedale a PIOT, vi è ora un solo Punto di Primo Soccorso che non è in grado di gestire codici rossi.

Stessa operazione per quanto riguarda l’attività Chirurgica a San Marcello Pistoiese che garantiva il Pronto Soccorso. In breve, gli abitanti della Montagna Pistoiese sono privi di servizi essenziali e salvavita.

«Quindicimila euro al mese in più tra rimborsi e indennità per ciascuno dei tre commissari di Area Vasta previsti dalla riforma sanitaria voluta da Rossi per risparmiare, per un totale di 125mila euro a testa da qui a dicembre che si aggiungono alle indennità che gli attuali direttori generali continueranno a percepire in qualità di vicecommissari, con aggravio di spesa. Si comincia di nulla… del resto noi lo avevamo sempre detto, e oggi le nostre previsioni sono tradotte dalla giunta in delibera, proprio nero su bianco».

Parola del Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Toscana, che ragiona sulla base della delibera 478 del 7 aprile scorso (in allegato) con cui la giunta regionale definisce un impegno di spesa complessivo di 377.252,56 euro tra indennità ed eventuali rimborsi spese, ovvero in più agli emolumenti già percepiti. «Ecco il vero volto della riforma sanitaria di Rossi – incalza Mugnai – quello che finora il governatore ha sempre confinato a ‘lato B’: oggi si aumentano le prebende, a luglio si taglieranno i servizi sanitari e i posti letto.

Intanto le poltrone della sanità, anziché sfoltirsi, diventano divani e poi troni mentre i cittadini restano in piedi in lista d’attesa per farsi curare». Il Mugnai candidato presidente ha chiaro il da farsi: «Quando vincerò le elezioni regionali, con il voto del 31 maggio, ribalterò la riforma. I toscani saranno comodi, e le burocrazie saranno al loro servizio».

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