Sanità: ok a legge per razionalizzazione spesa

Verso un unico Estav, che consentirà di ottenere ulteriori efficienze sul sistema acquisti, e potenziare ancora il servizio su informatica, ingegneria sanitaria, gestione di concorsi e stipendi. Mugnai: «Finalmente si cominciano a tagliare alcune poltrone». Immobili Asl 10: in commissione i vertici aziendali

Nicola
Nicola Novelli
13 maggio 2014 23:00
Sanità: ok a legge per razionalizzazione spesa

Firenze – Su 39 votanti, 38 si sono espressi a favore ed 1 ha optato per l’astensione del consigliere Gabriele Chiurli. Così è passata in aula la proposta di legge 293 “Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria”, che interviene su cinque precedenti leggi regionali e si articola in altrettanti capi.

Il primo riguarda la disciplina del servizio sanitario regionale ed in particolare gli enti per i servizi tecnico amministrativi di area vasta. Il secondo contiene alcune modifiche delle norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie, quindi procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento. Il terzo capo integra un articolo della legge sul riconoscimento della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, per la ricerca medica e di sanità pubblica. Il quarto completa le misure sulla compartecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie. Il quinto e ultimo capo contiene la norma finale sull’entrata in vigore della legge, a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana.

Nella prima parte - dove si sottolinea tra l’altro il ruolo della Regione nella promozione della ricerca e dell’innovazione - gli articoli più importanti sono quelli che vanno dal 12 al 26 (che sopprimono gli attuali Estav), sostituendoli con unico Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, l’Estar, istituito dal 1° ottobre 2014. Quale ente del servizio sanitario regionale, l’Estar è dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia amministrativa, organizzativa e contabile.

L’organizzazione si suddivide in strutture di livello regionale e di area vasta tra funzioni orizzontali, ovvero di staff (gestione del personale, del patrimonio dell'ente ecc...) e sezioni territoriali, per mantenere da un lato uno stretto legame del nuovo ente con la programmazione di area vasta, e dall’altra agevolare il governo di un ente, che ha un’estensione molto grande, pari a quella dell’intero territorio regionale. In tema di funzioni, le novità più significative riguardano la soppressione della organizzazione e gestione delle attività di formazione continua del personale e la riscrittura integrale sulla gestione del patrimonio per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti, alienazioni, che viene sostituita dalla gestione delle procedure di gara per la manutenzione, alienazione, concessione e locazione del patrimonio delle aziende sanitarie.

In particolare le procedure di gara per l’affidamento dei servizi sociosanitari possono essere svolte dall’Estar su richiesta delle aziende di unità sanitarie locali, previa intesa tra quest’ultime e gli enti locali interessati; attribuendo al regolamento della Giunta anche il compito di disciplinare le modalità di costituzione dei collegi tecnici e delle commissioni di gara. Per il reclutamento del personale, si conserva l’impianto attuale, imperniato sul concorso di area vasta, ma si consente anche alle aziende sanitarie di tutta la Regione di attingere alle relative graduatorie concorsuali.Al direttore dell’Estar il compito di esprimere la valutazione annuale sul grado di raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Giunta.

Il Consiglio direttivo, composto da tutti i direttori generali delle aziende sanitarie toscane, oltre ad approvare i programmi di attività e la relazione annuale sull’attività svolta, esprime parere sugli atti di bilancio e sui regolamenti, ed è anche chiamato ad esprimersi sugli atti di gestione, che verranno individuati successivamente con apposita deliberazione della Giunta regionale. L’articolo sul finanziamento individua cinque tipologie di risorse, che costituiscono la dotazione finanziaria complessiva dell’Estar, tra finanziamenti assegnati dalla Regione, a carico del fondo sanitario regionale, e corrispettivi per la cessione di beni e servizi resi alle aziende e agli altri enti del servizio sanitario regionale.

Approfondimenti

Gli articoli 31, 32, 33 e 34 completano la disciplina dell’Estar, dettando le disposizioni transitorie per il passaggio dagli attuali tre enti all’ente unico. In sintesi: entro il 30 settembre 2014 il presidente della Giunta nomina il direttore generale dell’Estar ed il Consiglio regionale designa i due componenti di sua spettanza; entro il 15 novembre 2104 il direttore generale adotta il programma annuale di attività, il bilancio economico preventivo per l’anno 2015 e trasmette lo schema di regolamento generale alla Giunta regionale, per acquisirne il parere.

Nel periodo compreso fra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2014, gli Estav, guidati da commissari straordinari, sono chiamati a proseguire nella gestione delle attività già intraprese e ad avviare quelle previste nel programma di attività dell’Estar. Fra i compiti dei commissari straordinari c’è quello di effettuare la ricognizione dei rapporti attivi e passivi, della consistenza del patrimonio immobiliare e dei rapporti di lavoro in essere. Gli Estav verranno soppressi dal 1°gennaio 2015 e dalla stessa data l’Estar subentrerà in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi.

Nel capo secondo si prevede che spetta alla Giunta determinare gli importi e le modalità di erogazione dei rimborsi spese spettanti agli operatori dei dipartimenti di prevenzione (delle aziende unità sanitarie locali) e agli altri operatori coinvolti nelle attività relative alla verifica.

Nella terza parte si specifica che anche la Fondazione Gabriele Monasterio, per l’esercizio delle funzioni tecniche e amministrative di supporto, debba avvalersi dell’istituendo Estar.

Nel capo quarto, relativo alle quote di compartecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie, attività di controllo e recupero in caso di omesso pagamento, si precisa che la trasmissione, alle aziende sanitarie, dei dati contenuti nel sistema informativo tributario regionale deve avvenire secondo modalità definite con deliberazione della Giunta regionale.

Ad illustrare in aula la proposta di legge sulle misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria, che prevede il passaggio dai tre Estav, Enti per i servizi amministrativi di area vasta, all’Estar, Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, è stato il presidente della commissione Sanità Marco Remaschi che si è soffermato in particolare sull’iter che ha preso il via con la discussione in Consiglio regionale di una mozione, approvata all’unanimità il 25 maggio 2011. In quell’atto si chiedeva l’accorpamento dei tre Estav in un unico ente.

La riflessione è proseguita poi con la Finanziaria 2012 e nel 2013 la Giunta risponde con una proposta di legge che arriva in commissione Sanità in novembre, con successiva istituzione di un gruppo di lavoro, tra Consiglio e Giunta, per implementare e migliorare il testo, grazie anche alle consultazioni e alle audizioni con i soggetti interessati. Secondo Remaschi in aula è arrivato un testo approfondito e articolato, capace di guardare avanti, e questo grazie al contributo positivo e propositivo di tutti, non solo dei commissari ma anche degli uffici che hanno lavorato alla legge.

L’auspicio è che tra direttore generale Estar e Aziende ci sia una effettiva collaborazione, buon punto di partenza per razionalizzare il sistema sanitario della nostra regione.

Il vicepresidente Stefano Mugnai, riaffermando la paternità della mozione, ha parlato di centrale unica di acquisti da difendere e valorizzare. Per Mugnai la bontà di un unico Estar non sta tanto nel risparmio di qualche poltrona, quanto nell’aver la possibilità di poter utilizzare le migliori professionalità per tutto ciò che andremo a mettere a gara, e soprattutto sarà una sfida per le Asl, chiamate a lavorare un po’ più a sistema; in vista di una semplificazione burocratica caratterizzata anche dalla riduzione delle stesse aziende sanitarie.

Gabriele Chiurli ha invece annunciato il voto di astensione, per alcuni dubbi sulla legge, riguardanti in particolare i termini troppo vicini dell’entrata in vigore e la parte riguardante la tenuta occupazionale.

Mauro Romanelli ha invece dichiarato di votare volentieri la legge, definita un risultato importante, che permette ai consiglieri, grazie all’unico ente, di aumentare il proprio ruolo di controllo e di entrare anche nel merito di certe questioni, come lo smaltimento dei rifiuti sanitari.Di misura importante ha parlato anche Monica Sgherri, che ha invitato a continuare su questa strada, per trovare strumenti e criteri adeguati per la funzione di servizi accorpati.

Marco Taradash, ringraziando Stefano Mugnai per la lunga battaglia, ha auspicato che l’approvazione della legge possa portare la Toscana a diminuire il divario con le regioni di riferimento, in tema di livello qualitativo dei servizi e corrispettivo livello finanziario.

Per Simone Naldoni la legge dà la possibilità alla Toscana di rispondere alle sfide, mantenendo un sistema sanitario pubblico, capace di comparare prestazioni di livello e tenuta dei conti. Secondo il consigliere il lavoro fatto, che serve al sistema e lo razionalizza, va valorizzato; da qui l’auspicio di un ampio voto a favore.

Gian Luca Lazzeri e Giuseppe Del Carlo, nelle dichiarazioni di voto, hanno annunciato il voto favorevole, invitando però a continuare il percorso di razionalizzazione, andando ad intervenire sulle Sds e sulle Asl.Si sono concentrati sugli immobili di via Garbasso a Firenze e via Salvati a Calenzano i lavori della commissione regionale di inchiesta sulle operazioni immobiliari delle aziende sanitarie toscane, che si è riunita oggi sotto la presidenza di Stefano Mugnai. A rispondere alle domande dei commissari sono stati Pier Luigi Tosi nella sua qualità di direttore sanitario all’epoca delle acquisizioni, Maria Chiara Innocenti, direttore amministrativo, l’ingegner Guido Bilello con competenze sul patrimonio.

Non si sono presentati, ma non erano tenuti a farlo perché non più dipendenti dell’Azienda sanitaria, i due dirigenti di allora, David Vannozzi, direttore amministrativo, e FabioTittarelli, responsabile del dipartimento risorse tecniche, per i quali la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio proprio in relazione a quegli acquisti. I commissari hanno chiesto chiarimenti sulle modalità di acquisizione, sulla loro finalità, le destinazioni d’uso, i lavori di ristrutturazione effettuati, lamentandosi del ritardo con il quale è stata trasmessa la documentazione a suo tempo richiesta all’Azienda sanitaria, che ha complicato l’esame di merito delle questioni. Molti, infatti, gli interrogativi rimasti ancora aperti. Per questo, è stato deciso un aggiornamento dei lavori a mercoledì 28 maggio alle ore 12.

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