Sanità: avvicendamento di chirurghi a Prato e Ponte a Niccheri

A Pontedera una nuova sala chirurgica per il poliambulatorio San Giuseppe: a regime 3 mila interventi ogni anno e 600 endoscopie. Dialisi in vacanza: anche per il 2018 la Regione finanzia il progetto. Per le donne in “dolce attesa” l’incontro con l’ostetrica e il ritiro del libretto di gravidanza si prenota con una telefonata al CUP

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2018 22:01
Sanità: avvicendamento di chirurghi a Prato e Ponte a Niccheri

Firenze – Il direttore della chirurgia generale di Ponte a Niccheri dottor Franco Franceschini va a dirigere la chirurgia generale del Santo Stefano di Prato e viceversa il dottor Marco Scatizzi diventa direttore della chirurgia generale dell’Ospedale Santa Maria Annunziata. L’avvicendamento, concordato con i due professionisti, avviene nell’ambito della riorganizzazione aziendale, ed in particolare nel Dipartimento Chirurgico diretto dal dottor Stefano Michelagnoli nell'ottica di un accrescimento delle loro rispettive professionalità e competenze. Lo scopo è potenziare ulteriormente i due presidi ospedalieri in ambito chirurgico.

“Si tratta –ha detto Michelagnoli- di perseguire così un innalzamento continuo della qualità delle strutture e rappresenta un arricchimento per gli stessi professionisti i quali, nel caso specifico, si sono resi disponibili nell’accettare i nuovi incarichi”.

Nuovi incarichi operativi in altri ospedali dunque, così come sono ormai consolidate le equipe chirurgiche "itineranti" nelle diverse sale operatorie dell’Azienda USL Tc; una modalità che garantisce ai pazienti una maggiore qualità nelle prestazioni chirurgiche assicurate in modo uniforme in tutti i territori aziendali.

Una nuova sala chirurgica, che a regime permetterà circa tremila interventi l’anno fra chirurgia ambulatoriale semplice e complessa e 600 endoscopie. La struttura arricchisce i servizi del Poliambulatorio San Giuseppe di Pontedera, gestito per l’Arciconfraternita della Misericordia di Pontedera e dalla cooperativa sociale Stefano Corte aderente al Consorzio Co&So. Una realtà, quella del San Giuseppe, che è cresciuta nel tempo diventando nel 2011 poliambulatorio con autorizzazione sanitaria, e quindi punto di riferimento per tutta la Valdera, con circa 80 professionisti a disposizione e con tariffe per gli utenti più accessibili rispetto ai prezzi di mercato.

Ogni anno sono circa 10 mila le afferenze del poliambulatorio per visite specialistiche ed odontoiatriche e la tendenza segna un aumento, anche in vista della imminente messa a regime della nuova sala chirurgica. La sala è stata inaugurata venerdì mattina alla presenza delle autorità e delle realtà locali coinvolte e di suor Maria, in rappresentanza delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo, proprietarie dell'Istituto.

Sono intervenuti: il sindaco di Pontedera e presidente della Società della Salute Valdera, Simone Milozzi, l’assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, il consigliere regionale, Antonio Mazzeo, il direttore generale della USL Toscana nord ovest, Teresa De Laurentis, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Pisa, Giuseppe Figlini. Sono intervenuti anche i medici Orlando Goletti, Stefano Moscardini e Rossano Caglieri.

“In collaborazione con i soci Gaia e Stefano Corte, la Misericordia di Pontedera consolida in maniera importante le opportunità di cura che è in grado di fornire alla cittadinanza e rende il Poliambulatorio San Giuseppe un punto di riferimento a Pontedera per la salute delle persone - dichiara il Governatore della Misericordia Prof. Renato Lemmi - Un risultato affatto scontato quando alla fine del 2006 la Misericordia avviò un percorso di subentro e di ristrutturazione dell'Istituto San Giuseppe per impedire che il servizio e la struttura venissero meno a causa dell'impossibilità per le Suore "Figlie della Carità di San Vincenzo" di continuare l'attività assistenziale. Questo progetto è un’ulteriore conferma dell’attenzione che la Misericordia porge alle esigenze del territorio e dell’impegno fattivo a cercarne la soluzione.”

“La nuova sala chirurgica risponde ad un’esigenza specifica del territorio - dichiara Stefania Lupetti, membro del CdA della Cooperativa Stefano Corte e Presidente della Cooperativa SPES - Siamo una cooperativa sociale, la nostra vocazione è quella di ascoltare i bisogni delle persone e trovare soluzioni adeguate. L’allungamento delle liste di attesa e la domanda crescente di visite ci hanno spinto a fare questo investimento insieme alla Misericordia e alla società Gaia Srl, società nata su spinta della nostra cooperativa. Il nostro intento è quello di affiancare il sistema sanitario e siamo convinti che questo nuovo corso porterà beneficio alla nostra comunità.”

“La nostra società– dichiara Emanuele Lombardo, presidente di GAIA srl - con la sua azione imprenditoriale si prefigge di investire in progetti che permettano di sostenere l’erogazione di prestazioni sanitarie da parte di soggetti cooperativistici e non, soggetti che intendono fornire una risposta alla crescente domanda del territorio a condizioni sostenibili per il paziente pagante e che non ha particolari coperture assicurative. La nostra è una società con caratteristiche particolari: ha un azionariato diffuso e raccoglie tra i soci cooperative sociali e di lavoro, membri di associazioni, professionisti, privati; è inoltre socio Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo e sostiene la ricerca scientifica (CNR – progetto “Data Intellingence per l’Integrazione Sanitaria”, con l’obiettivo di identificare un primo livello di screening della domanda di assistenza espressa dalla popolazione del territorio).

Con la nostra azione si intende contribuire ad offrire una valida alternativa in un’area di mercato che si prevede in espansione nei prossimi anni, destinata a divenire terreno di conquista di aziende private squisitamente profit, se non si è in grado di proporre soluzioni diverse. Noi siamo convinti che questo progetto, nato dall’idea del dott. Carlo Macaluso e dalla sua visione di evoluzione del sistema sanitario, possa costituire una valida alternativa.”

"Il Poliambulatorio San Giuseppe di Pontedera è un ottimo esempio di collaborazione e integrazione tra strutture del volontariato, come la Misericordia, e sanità pubblica - dice l'assessore al diritto alla salute, welfare e integrazione sociosanitaria della Regione Toscana Stefania Saccardi - Ormai da anni il Poliambulatorio offre alla cittadinanza di Pontedera servizi sanitari di qualità. Questa nuova sala chirurgica accresce le potenzialità e arricchisce la gamma dei servizi offerti, contribuendo a ridurre le liste di attesa. Un grazie quindi a quanti hanno reso possibile questa nuova realizzazione e un augurio di buon lavoro a tutto il personale impegnato qui".

Anche per l'estate 2018, come ormai fa da ben 20 anni, la Regione finanzia il progetto "Dialisi vacanze", che consente ai pazienti nefropatici cronici che vivono in Toscana, nelle altre regioni e anche all'estero, di andare tranquillamente in vacanza, con la sicurezza di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura toscane. Una delibera approvata dalla giunta nel corso della sua ultima seduta conferma anche per il 2018 il finanziamento complessivo di 160.000 euro alle aziende sanitarie, che dovranno presentare i progetti mirati a garantire l'assistenza sanitaria "straordinaria" ai pazienti in dialisi.

"Dialisi vacanza è un progetto che la Regione Toscana porta avanti dal 1998", dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. "Visti i risultati positivi delle precedenti esperienze, e dato anche il costante aumento del numero di cittadini dializzati cronici, vogliamo continuare a garantire il finanziamento che ogni anno la Regione destina a questo progetto. Le cure si evolvono, ma per i pazienti che devono fare dialisi ci sono comunque oggettive difficoltà nel trovare centri dialisi vicino ai luoghi di villeggiatura. E' giusto che a tutti siano garantiti gli stessi servizi, e che chi è in dialisi possa scegliere quando e dove andare in vacanza, con la certezza di poter dare continuità alle sedute".

Il trattamento dialitico è continuo e spesso il cittadino in trattamento è legato al luogo di residenza abituale per le sedute che si svolgono nel corso della settimana. Diventa quindi difficile per la persona in dialisi potersi spostare in luoghi per vacanza e per altre necessità, se prima non viene fatta una programmazione del viaggio e soggiorno, con la messa in rete del vari Centri dialisi.

Le persone affette da insufficienza renale cronica sono il 3-4% della popolazione. Di questa percentuale, i pazienti che effettuano la dialisi sono circa il 13%. I cittadini in dialisi sono circa il 7 per 1.000 della popolazione, e ogni anno i nuovi casi che entrano in dialisi sono circa l'1,3 per 1.000, e risultano in costante aumento. La Toscana ha avuto sempre una sensibilità particolare nei confronti delle esigenze dei soggetti più fragili, che altrimenti non troverebbero risposte in altre realtà italiane.

Fin dal 1998 ha incentivato le aziende sanitarie a organizzare progetti mirati a garantire l'attività di dialisi ai cittadini toscani, italiani e ai turisti stranieri nei luoghi di villeggiatura della nostra regione, come pure fuori regione e all'estero. Ogni anno usufruiscono del servizio "Dialisi vacanze" circa 600/700 persone; le prestazioni riguardano anche cittadini americani, russi, tedeschi, olandesi, svizzeri. Il servizio coinvolge soprattutto le aziende sanitarie della costa: Viareggio, Livorno, Massa Carrara (Azienda sanitaria Toscana nord ovest) e Grosseto (Azienda sanitaria Toscana sud est) .

Nel 2017 i progetti mirati organizzati dalla Asl toscane hanno consentito a 756 soggetti nefropatici cronici in trattamento di organizzare un periodo di vacanze in posti diversi da quelli di regolare assistenza.

Per le donne in “dolce attesa” il percorso della gravidanza inizia con la consegna di un libretto che raccoglie tutti gli esami consigliati durante la gestazione ed organizzati per ogni settimana della gravidanza. Nel libretto si possono annotare tutti gli esiti delle visite effettuate, il peso, i risultati delle ecografie e degli esami in modo da monitorare ogni momento prima della nascita del bambino. Si tratta di un vero e proprio diario di bordo che accompagna la donna nel percorso dell’attesa, un momento delicato e importante della vita. Da oggi il libretto di gravidanza si può prenotare in tutti i territori dell’Azienda Usl Toscana Centro con una modalità uniforme, attraverso il servizio CUP scegliendo il luogo più comodo o più vicino alla sede di lavoro o all’abitazione. Per rendere più agevole la consegna del libretto regionale di gravidanza e illustrare i servizi disponibili del percorso nascita per la donna, basta concordare un appuntamento con l’ostetrica.

L’incontro è prenotabile:

  • Telefonicamente:

- per le zone di Firenze, Prato e Pistoia ai numeri: 840 – 003 003 da telefono fisso o 199 175 955 da cellulare; dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18.30 ed il sabato dalle 7.45 alle 12.30;

- per la zona di Empoli ai numeri: 0571.7051 o 0571.705477 dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 ed il sabato dalle 7.30 alle 13.00

  • di persona rivolgendosi ai consultori ostetrici

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