Rogo di Prato: sentenza di condanna

Enrico Rossi: "E' un evidente monito alla legalità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2016 00:02
Rogo di Prato: sentenza di condanna

(DIRE) Prato, 12 feb. - Il Tribunale di Prato ha condannato in primo grado Giacomo e Massimo Pellegrini, proprietari del capannone dell''immobile di via Toscana, nel quale si consumo'' il rogo dell''1 dicembre 2013 che costo'' la vita a sette operai cinesi, a sei anni e sei mesi di carcere. La sentenza, letta stamani dal giudice Giulio Fanales ha riconosciuto la colpevolezza dei due imputati per i reati di incendio colposo, esclusa l''aggravante per la prevenzione, e omicidio colposo plurimo. In base all''articolo 529 del Codice di procedura penale, inoltre, e'' stato stabilito di non dover procedere per il capo di imputazione di lesioni colpose. Il giudice monocratico ha anche previsto una provvisionale in favore delle parti civili di 500.000 euro oltre al riconoscimento di ulteriori danni da liquidarsi in separata sede. 

"La sentenza pronunciata dal Tribunale di Prato è esemplare ma va accettata. Essa dimostra che esiste un grado di corresponsabilità nelle situazioni complesse che si vengono a creare in condizioni di illegalità diffusa". Si apre così il commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla sentenza di condanna ai proprietari del capannone in cui il 1 dicembre 2013 si sviluppò un rogo in cui morirono sette operai cinesi. "Questa sentenza - prosegue Rossi - è un evidente monito alla legalità.

Indica come ineludibile la lotta per la sicurezza sui luoghi di lavoro e come necessario il contrasto al degrado dei dormitori. A Prato posizioni di rendita si erano combinate con lo sfruttamento del lavoro umano. Il perseguimento di questo tipo di reati deve continuare, analogamente all'opera di prevenzione ed emersione dall'illegalità". "La mia personale opinione - conclude Rossi - è che la società e le istituzioni toscane hanno saputo reagire, affrontando il livello di degrado cui erano giunte parti consistenti del distretto produttivo.

Su questa strada occorre andare avanti".

(Cap/ Dire)

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