Roberto Giovannelli: “Cadere nel cielo”

In mostra al Museo d'arte contemporanea e del Novecento di Monsummano l'affascinante percorso di un artista colto e raffinato.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
19 aprile 2016 20:21
Roberto Giovannelli: “Cadere nel cielo”

“Cadere nel cielo” è il titolo della mostra di Roberto Giovannelli in corso, sino al 12 giugno al Museo d'arte contemporanea e del Novecento di Monsummano. L'esposizione, a cura di Paola Cassinelli, raccoglie un ampio numero di opere che testimoniano gli aspetti di un percorso artistico, dagli anni Ottanta a oggi, maturato in un’originale affabulazione, con criteri narrativi strutturati in una sorta di spazio cosmico.

“Cadere nel cielo” esprime forse il disagio dell'uomo nei confronti dell'Universo che ci sovrasta. L’artista suggerisce questa sensazione attraverso un percorso pittorico che individua l'uomo come un viandante. Ricorre spesso nelle sue opere questa figura stilizzata di uomo nei contesti disparati e nel tentativo di andare oltre. Ma la sua visione volutamente non appare mai drammatica. C'è una leggerezza nel suo operare che affascina. Una sorta di fenomenologia in chiaro che intriga e rivela un approccio al fare arte che tradisce una forte emotività che Roberto Giovannelli sembra voler contenere.

Un approccio dionisiaco seguito da una fase, forse, apollinea che si traduce in una ricerca formale di rara raffinatezza. Nella sua opera la ricerca di leggerezza si coniuga con una concretezza e precisione formale che permette al pittore/viandante, al cercatore, per dirla con Herman Hesse, di volare nel cielo, in un infinito viaggiare che è, forse, la cifra del nostro perpetuo e trafelato presente in cui tutto sembra affidato all’esperienza del momento.

Il percorso artistico di Roberto Giovannelli si è arricchito nel corso degli anni attraverso diverse esperienze, pur mantenendo una specifica visione che gli ha permesso di guardare all'arte del passato, in particolare al neo-classicismo toscano, stabilendo un dialogo fecondo che non è mai stato “citazionista”. Giovannelli sembra interrogare la contemporaneità con una visione colta e raffinata, che è attenta a un ideale classico di bellezza che l'artista declina con ironia e leggerezza. I colori lievi e magri ci regalano una serie d’immagini oniriche che danno la sensazione di una sorta d’infinita giovinezza. Giovannelli, professore di pittura per molti anni all'Accademia di Belle Arti di Firenze, è pittore colto ed ha svolto studi importanti sull'arte italiana tra Settecento e Ottocento, alla riscoperta di protagonisti minori quali Nocchi, Tofanelli, Benvenuti e Monti.

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