Rischio idraulico: approvata la legge

29 voti a favore, 7 astenuti per il testo illustrato all’aula da Stefano Baccelli. Approvato a maggioranza anche l’ordine del giorno Pd collegato alla legge, illustrato dal consigliere Pieroni. Si astiene la consigliera Monni. Fratoni: "Più sicurezza e un'idea nuova di sviluppo". Baccelli (Pd): “Strumento all’avanguardia per sicurezza dei cittadini, magnitudo idraulica parametro più utile a ‘radiografare’ territorio”. Meucci: “Recepita legge ‘Rari Nantes’, agevolata rigenerazione urbana, equilibrio tra sicurezza e gestione del territorio”. Gazzetti: “Atto di attenzione e rispetto per Livorno e Toscana tutta”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2018 22:34
Rischio idraulico: approvata la legge

Approvata con 29 voti a favore, 7 gli astenuti, la legge sul rischio idraulico illustrata all’aula dal presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd). Collegato alla legge è stato approvato, sempre a maggioranza, un ordine del giorno del Pd presentato da Andrea Pieroni e firmato anche dal capogruppo Leonardo Marras e dal consigliere Antonio Mazzeo.

L’ordine del giorno evidenzia “potenzialità” nei territori e dei distretti economici, come ad esempio in quello conciario, richiamato espressamente nel dispositivo. “E’ un distretto che ha margini di crescita ancora consistenti e capacità di attrarre investimenti da altri territori” ha spiegato il consigliere, puntualizzando come “attenzioni e investimenti” attestino “qualità del territorio e lungimiranza dei soggetti pubblici e imprenditoriali” che nel tempo hanno investito in infrastrutture che oggi rendono attrattivo il distretto. L’atto impegna la Giunta ad “accelerare il percorso per la realizzazione o il completamento delle opere per la sicurezza idraulica attualmente in corso”.

Il governo toscano deve poi “realizzare tutte le opere e gli investimenti necessari al fine di mettere in sicurezza idraulica i territori toscani in cui il rischio idraulico risulti maggiore, con particolare attenzione a quelle aree inserite nei distretti produttivi caratterizzati da “maggior dinamismo in termini di attrazione di investimenti e crescita occupazionale”.

“Al di là della norma, tecnica e complessa, apprezziamo il metodo”. Così si esprime il consigliere Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), che annuncia il voto favorevole e parla di una legge che ha il merito di dare impulso alla costruzione di opere idrauliche.

Il consigliere del Partito democratico, Francesco Gazzetti, è “orgoglioso di avere fatto parte del gruppo dei consiglieri Pd che ha lavorato al testo” e soddisfatto di un atto che “è in linea con gli impegni che ci prendemmo subito dopo i fatti drammatici e terribili di Livorno”. Si avvertiva “necessità di un contributo che andasse al di là della rappresentazione partitica – spiega-; dal lavoro svolto in commissione e dal voto di oggi in assemblea mi sembra che rendiamo un grande servizio alla Toscana”. Gazzetti esprime apprezzamento anche per “la potenzialità” della legge e invoca la necessità di “illustrare bene la portata innovativa” del nuovo testo.

Maurizio Marchetti (Forza Italia) indica le ragioni del voto di astensione del suo gruppo: “Oggi si tengono in considerazione interventi per eliminare certi rischi idraulici, cosa che prima non si faceva”, argomenta il capogruppo, ma “abbiamo un provvedimento migliorativo nel 2018, con circa sei anni di ritardo”. Le accelerazioni, aggiunge, arrivano d’altra parte sempre a seguito di eventi calamitosi.

Andrea Pieroni (Pd) rimarca gli elementi “di valore e responsabilità” messi in campo dal presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli, e dai colleghi, elogiando gli esiti del “lavoro lungo e faticoso” grazie al quale il Consiglio regionale, oggi, agisce verso territori e comunità toscana. Il consigliere presenta l’ordine del giorno collegato alla legge, firmato anche dal capogruppo Leonardo Marras e da Antonio Mazzeo: “È fondamentale tenere insieme questioni di sicurezza, sviluppo e lavoro”, spiega Pieroni.

Anche l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni riconosce la qualità del lavoro svolto dal presidente Baccelli e dalla commissione, reso evidente anche “dal livello di consenso sulla legge qui in aula”. L’assessore fa alcune precisazioni: “La legge di oggi non arriva tardivamente, ma dopo un lungo percorso che ha recepito le direttive europee che invitavano a un cambio di passo”. In un contesto normativo mutato, il principio è “che non esiste il rischio zero”; si deve “passare alla consapevolezza che esiste il livello di rischio medio assunto come parametro, con cui bisogna fare i conti”. Accanto all’evoluzione del quadro normativo, Fratoni ricorda l’innovazione anche in materia di strumenti di programmazione di cui la Regione si è dotata: “Il compendio di iniziative di direzione, in cui si è sviluppata la politica di difesa suolo, pone la Toscana all’avanguardia su queste tematiche”.

Fratoni ringrazia quindi l’aula “per il contributo fattivo che ciascuno ha portato a un tema così delicato”.

Apprezzamento e “sì convinto” alla proposta di legge lo esprime Giacomo Giannarelli (M5s) che ringrazia il presidente per aver ritirato un emendamento presentato in Aula: “dimostra rispetto e coerenza per il lavoro fatto fin qui”. Il consigliere, anche vicepresidente della commissione Ambiente, dichiara inoltre che la legge “non risolverà del tutto il rischio idraulico” perché “ereditiamo situazioni complesse” spiega, citando la tragica alluvione di Livorno dove “si è costruito nell’alveo dei fiumi”. “Ci inseriamo in questo difficile quadro” continua e parla di una legge con contenuti“innovativi” invitando a “proseguire su questa strada, oltre questo risultato importante”. Giannarelli auspica poi la “stessa modalità di lavoro” anche su temi quali quello dei rifiuti.

Massimo apprezzamento lo esprime la consigliera Meucci che definisce la legge “responsabile” e “innovativa. “Interviene nella vita delle persone. Era necessario un approfondimento specifico per arrivare al giusto equilibrio tra sicurezza e sviluppo, tra sicurezza e gestione del territorio” dichiara convinta. “La legge – continua – è rivolta ai Comuni, ai soggetti cioè che dovranno applicarla per le loro trasformazioni”.

Soddisfatta anche per aver affrontato la questione della “parte protetta dei corsi d’acqua che ha contribuito alla tragedia di Livorno”, la presidente del gruppo Misto /Tpt Monica Pecori che dichiara “pieno sostegno” ed esprime apprezzamento per il coinvolgimento dei Comuni. “Nutro la speranza - aggiunge - che la nuova legge possa salvare vite future ricordando quelle tragicamente perse anche per l’incuria dell’uomo”.

Apprezzamento per il lavoro fatto lo esprime la presidente della Lega Elisa Montemagni, che dichiara un voto di astensione: “La proposta è elaborata e complessa, ma si inserisce in cardini che non ci convincono fino in fondo”. Le perplessità e la presa di posizione del gruppo riguardano, quindi, il “contesto generale” piuttosto che la nuova legge .

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