Rischio idraulico ad Alta Velocità: era un intervento urgente

Sale la tensione nell'area delle Cure dove dovrebbero partire cantieri attesi da anni

Antonio
Antonio Lenoci
28 novembre 2017 12:24
Rischio idraulico ad Alta Velocità: era un intervento urgente

 Un ponte da sistemare con urgenza ed una piazza da riqualificare con urgenza. I cantieri partiranno contestualmente nel 2018? Esiste una propedeuticità da rispettare?  I cittadini sono preoccupati dal cronoprogramma dei lavori. e così quanti utilizzano lo snodo viario e ferroviario ogni giorno.  Sotto osservazione i cantieri che dovrebbero stravolgere a breve l'abitato de Le Cure, snodo del traffico veicolare proveniente dalla Faentina, da Settignano, da Campo di Marte e diretto verso il centro storico e l'area ad ovest di Firenze. Snodo altresì ferroviario dell'Alta Velocità attualmente in superficie e domani nel sottosuolo attraverso il Tunnel che collegherà la Stazione di Campo di Marte a via Circondaria ed alla nuova Stazione Foster.

La Piazza-Mercato-Parcheggio. In programma da anni la riqualificazione della piazza sembra essere pronta a partire con l'occasione di risistemare l'area mercatale: nuova area parcheggi lato Stazione Cure, nuova copertura con servizi, aiuole, panchine e spartitraffico. Unico ostacolo all'avvio dei cantieri lo spostamento temporaneo, per 12 mesi, dell'attuale comparto ambulante. Ultima ipotesi: viale Paoli fronte Mandela Forum. E' la decisione definitiva? Si potrebbe partire a breve.L'incognita del Ponte sul Mugnone.

Nel 1999 nasce un problema da risolvere con urgenza ma solo a fine 2017 sembra essere in dirittura di arrivo l'iter per partire con i cantieri.Nel progetto predisposto da Italferr per conto di Rete ferroviaria italiana non viene prevista la demolizione del ponte ma solamente l'abbassamento delle fondazioni dello stesso.Con l'ipotesi del Tunnel però, è ancora attuale la salvaguardia del tratto ferroviario in superficie dell'Alta Velocità?

 La storia. Nel 2013 l'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli ripercorre la cronologia della vicenda."Nel 1999 viene effettuato il primo studio dell'area da parte dell'Università di Firenze e ripreso poi da Rete ferroviaria italiana che nel 2001 chiede e ottiene l'autorizzazione per l'adeguamento dei ponti ferroviari. Il Provveditorato Opere Pubbliche per la Toscana, allora competente per gli aspetti idraulici, autorizza il progetto di adeguamento dei ponti, che prevede anche lavori di natura idraulica per riuscire a migliorare il deflusso nel tratto della Madonna della Tosse.

Nel corso di esecuzione dei lavori nel 2007 Rfi e Italferr si accorgono che necessita approfondire lo studio idraulico dell'area e i dettagli progettuali. Approfondimenti che portano alla rielaborazione della nuova soluzione progettuale che prevede l'allargamento del torrente Mugnone in sponda destra, in corrispondenza della parrocchia e dei terreni dell' ex Palamugnone, dove vi erano previsioni edilizie inerenti la realizzazione di parcheggi".Nel 2013 non è stata ancora indetta la Conferenza dei servizi, per approvare il progetto come opera dello Stato, ma Crescioli spiega "Non si intravedono alternative tecniche a quella proposta per risolvere una problematica che oltre a mettere a grave rischio vaste aree densamente popolate della città di Firenze mantiene a rischio anche una infrastruttura vitale e strategica per il paese quale il nodo Alta Velocità di Firenze".Nell'ottobre 2015 ItaliaSicura annuncia da Palazzo Chigi una serie di interventi strutturali da realizzare con 64 milioni messi a disposizione dallo Stato, tra questi il progetto alle Cure, per l'adeguamento idraulico dell'alveo del Mugnone: 5 i milioni, 3,5 dal Governo e 1,5 dal Comune di Firenze.I lavori potrebbero partire, magari proprio contestualmente all'adeguamento della piazza, ma sono ancora una urgenza giustificata?

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