Riscaldamento a Firenze: attenzione a regole e controlli

Autocertificazione e bollini, verifiche a sorpresa, chiusura dell'impianto e sanzioni fino a 3000 Euro

Antonio
Antonio Lenoci
26 ottobre 2015 13:31
Riscaldamento a Firenze: attenzione a regole e controlli

La gestione degli impianti di riscaldamento è una questione molto delicata, per quanto riguarda la sicurezza, ma anche per l'inquinamento atmosferico ed il risparmio energetico. Firenze si presenta differente nel suo centro storico rispetto all'area dei viali, la periferia di recente costruzione o quella che un tempo era considerata la zona industriale.Le vecchie abitazioni non sempre presentano la possibilità di "scaricare" i fumi verso l'esterno di un cortile tergale così spesso si assiste all'installazione di tiraggi forzati sulle facciate, un escamotage che costa meno del trasferimento a tetto: da un primo piano ad un quinto si tratta di perforare un intero palazzo.Nei grandi condomini fino a poco tempo fa vigeva il sistema centralizzato con la ripartizione millesimale dei costi di riscaldamento e gestione, così non è più visto che entro il 2016 ogni unità abitativa dovrà avere valvole e contatore in proprio.Esistono alcune norme che regolano la gestione degli impianti termici: periodo di accensione, temperatura e durata giornaliera di esercizio. 

Accensione - Il Comune di Firenze è classificato su scala nazionale in zona D, ovvero il periodo di attivazione consentito è dal 1° novembre al 15 aprile.Durata di esercizio - La massima giornaliera è di 12 ore, distribuite in più fasce orarie nell'arco della giornata, dalle 05:00 alle 23:00.Temperatura - Durante il funzionamento la media ponderata delle temperature dell'aria, non deve superare 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.Al di fuori del periodo gli impianti possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustificano l'esercizio e con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita: 6 ore dunque per il Comune di Firenze.Solo il sindaco, con propria ordinanza, può ampliare o ridurre i periodi annuali e la durata giornaliera di esercizio ed ancora ridurre la temperatura massima anche nei singoli immobili.

Ospedali, cliniche o case di cura o ricovero di minori o anziani, strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e soggetti affidati a servizi sociali, scuole materne e asili nido godono di alcune deroghe.Curiosità: piscine e saune godono di una deroga al pari delle sedi diplomatiche e di organizzazioni internazionali, purché "non siano ubicate in stabili condominiali".Attenzione alle verifiche. I comuni con più di 40mila abitanti effettuano, con cadenza almeno biennale, i controlli necessari ad accertare l'effettivo stato di manutenzione degli impianti presenti sul territorio.Fino al 31 dicembre 2015 l'affidatario del Comune di Firenze per il Servizio di censimento, verifica e autocertificazione degli impianti termici, che si è aggiudicato l'appalto, è la Multiservice S.p.A. (già partecipata del Comune di Genova che ha poi messo in vendita le quote)  che ha in appalto la gestione del medesimo servizio nei comuni di Genova, Savona e Monza e nelle province di Genova, Roma, Bologna e Pavia.

E' dalla sede fiorentina di Via Andrea da Pontedera che le ditte di manutenzione ricevono i bollini per l'autocertificazione (e-mail: impiantitermicifirenze@multiservice.ge.it - Numero verde: 800.582.726).La Città Metropolitana di Firenze, tutta la provincia esclusi i comuni di Firenze, Empoli, Scandicci, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, ha invece affidato il servizio all'Agenzia Fiorentina per l'Energia che da Ottobre 2015 si occupa anche del Circondario Empolese Valdelsa.Come funziona il controllo? L'Amministrazione comunale spedisce un avviso 15 giorni prima della visita a domicilio ed al momento della verifica viene richiesto l'avvenuto pagamento di un apposito bollettino. Senza il pagamento "la verifica sarà nulla e si dovrà ripetersi in altra data" sottolinea Palazzo Vecchio.Il Comune di Firenze ha stabilito che gli oneri delle dichiarazioni di autocertificazione dei responsabili degli impianti sono utilizzati per finanziare le verifiche a campione.

I controlli sono pertanto gratuiti per chi ha autocertificato, mentre gli altri pagano circa 100 Euro per la verifica. Regolamento vuole che siano preferiti nella sorte coloro che non hanno fatto l'autocertificazione, ergo i controlli sono per lo più a pagamento. Gli oneri di autocertificazione che fine fanno?La "Dichiarazione di avvenuta manutenzione dell'impianto termico" o Autocertificazione prevede la consegna, ogni due anni, del Rapporto di Controllo Tecnico con "la prova dei fumi" e la Ricevuta di versamento sul c/c postale 12028536 o la ricevuta della Tesoreria comunale o del "Bollino" di autocertificazione pagato direttamente al manutentore.Il Contributo per l'autocertificazione degli impianti termici inferiori a 35 kW, le caldaie murali da appartemento, è di 10,00 euro.Chi. L'autocertificazione viene consegnata al Comune di Firenze esclusivamente dalla Ditta di manutenzione che ha eseguito la prova dei fumi, entro 30 giorni dall'esecuzione.

Quando. La manutenzione ordinaria e l'analisi dei fumi va effettuata "Ogni anno per gli impianti alimentati a combustibile liquido o solido con potenza nominale maggiore o uguale a 35 Kw, ogni due anni per gli impianti, diversi da quelli individuati al punto precedente, di potenza inferiore a 35 kW dotati di generatore di calore ad acqua calda (scalda acqua) a focolare aperto installati all' interno di locali abitati". "Se la verifica non si può effettuare, l'impianto viene considerato pericoloso e sanzionabile.

Dopo la mancata risposta alla notifica del Comune, l'impianto termico viene chiuso con la sospensione dell'erogazione del combustibile da parte della società fornitrice" mentre il responsabile dell’impianto inadempiente è soggetto a sanzione da € 500 a € 3.000.Volevamo sapere qualcosa di più, fare delle domande sulle verifiche in corso. Abbiamo contattato la Multiservice S.p.a., il responsabile di Firenze ci ha invitati a fare affidamento sulle indicazioni fornite dal Comune "Noi ci limitiamo ad inviare la modulistica al Comune, per qualsiasi cosa dovete rivolgervi a loro" ci è stato detto.

Referente per il Comune di Firenze è l'Assessorato all'Ambiente dove però "Lo sportello al pubblico è stato chiuso il 1°giugno 2015 e l'attività prosegue interamente in modalità telematica PEC direz.ambiente@pec.comune.fi.it". Abbiamo telefonato trovando una sola risposta su 4 linee tentate, il trasferimento di chiamata però è andato a vuoto. Abbiamo richiamato, ci siamo presentati ed abbiamo lasciato il numero, ma non siamo stati ricontattati. Avvisiamo gli interessati che c'è sempre tempo per rispondere alle domande.

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