Rifiuti: la Toscana in soccorso a Calabria e Liguria

Mugnai (FI): «A Grosseto il danno e la beffa. Impianto sovradimensionato, ma senza tornaconto tariffario». Donzelli (Fratelli d’Italia): “Vergognoso smaltire 800 tonnellate al giorno in più, ritirare subito la delibera". Venditori ambulanti abusivi: controlli e sequestri in Mugello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2015 13:59
Rifiuti: la Toscana in soccorso a Calabria e Liguria

FIRENZE- Rifiuti, la Regione Toscana viene in soccorso a Calabria e Liguria, regioni attualmente in sofferenza. Lo ha stabilito nei giorni scorsi la Giunta regionale, facendo seguito a specifiche richieste di aiuto da parte di tali Regioni. Una prassi già adottata in passato, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale, attraverso la stipula di accordi per il conferimento di rifiuti urbani in caso di situazioni di crisi di altre regioni. Ciò è già avvenuto sia per la Campania che per la Liguria. Ovviamente la sigla dell'accordo - che nel caso della Liguria è pertanto un rinnovo, mentre con la Calabria è la prima volta - arriva dopo attenta verifica con province e Ato di riferimento delle disponibilità effettive di accoglimento e prevedendo monitoraggi e controlli da parte degli enti competenti.

Il conferimento dei rifiuti urbani dovrà avvenire nel pieno rispetto della normativa nazionale, regionale e delle condizioni autorizzative previste per i singoli impianti. Il trasferimento dei rifiuti calabresi agli impianti della Regione Toscana avverrà fino al 30 settembre 2015, per coprire la situazione di crisi del periodo estivo. Le quantità di rifiuti da conferire nei singoli impianti, sulla base di quanto precisato nell'accordo, saranno definite in accordi specifici tra i gestori degli impianti e la Regione Calabria, previo parere delle Ato interessate.

Sui rifiuti conferiti saranno effettuati controlli anche da parte delle Province avvalendosi dell'Arpat. L'accordo con la Liguria ha invece la durata di un anno per un quantitativo pari a 25.000 tonnellate solo di rifiuti indifferenziati - provenienti dai Comuni della Provincia di La Spezia e città metropolitana di Genova. Il conferimento avverrà esclusivamente verso l'impianto di selezione e compostaggio del Cermec nel Comune di Massa, previa attenta programmazione con controlli affidati agli enti competenti nonché ad Arpat e Arpal. Le spese di conferimento sono a carico della Regione Calabria e della Regione Liguria.

«Se mai ce ne fosse stato bisogno, l’accordo stretto dalla Regione Toscana con la Calabria che implica il conferimento all’impianto delle Strillaie di 182 tonnellate di rifiuti indifferenziati è la prova provata della gigantiasi di quell’impianto rispetto al fabbisogno territoriale. Ma noi di questo prendiamo atto. Ciò di cui non ci capacitiamo è che, a fronte di ciò, non si sia stati in grado di contenere le tariffe tanto da regalare a Grosseto la maglia nera per quanto riguarda ad esempio la Tari»: a parlare così è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, che interviene nel dibattito innescato dal prossimo consistente arrivo di spazzatura dalla Regione Calabria alle Strillaie. «Quanto a politiche dei rifiuti – rincara Mugnai che sta preparando su questo un’interrogazione alla giunta regionale – Grosseto e la Maremma hanno il danno di aver investito una quantità di risorse in un impianto sovradimensionato e la beffa delle tariffe più care della Toscana, se non dell’intero centro Italia.

Non si capisce come i nostri amministratori siano riusciti a centrare cotanto obiettivo. Per questo – conclude Mugnai – nell’interrogazione che ho predisposto chiederò a Rossi & C quale sia la convenienza dell’accordo sottoscritto. Se fosse solo quello di non scendere sotto la soglia di smaltimento in cui scattano le penali, tutte a carico dei cittadini, è ovvio che si renderebbe necessario riconfigurare in maniera prospettica le strategie legate alle politiche dei rifiuti. Noi lo sospettavamo da tempo.

Ora vogliamo chiarezza».

“La Regione Toscana, attraverso una gestione scellerata dei rifiuti lucra sulla salute dei toscani. E’ una vera vergogna smaltire fra le 600 e le 800 tonnellate al giorno di scarti provenienti dalla Calabria, oltre ai rifiuti solidi urbani, nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto, Pisa e Livorno. I cittadini non accetteranno di respirare i veleni prodotti dalle mafie: noi ci batteremo al loro fianco”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli denuncia l’accordo siglato con la Regione Calabria per smaltire i rifiuti almeno per i mesi di agosto e settembre, contenuto nella delibera n.817 del 4 agosto scorso. “Ecco il frutto di una politica senza una visione - sottolinea Donzelli - mentre ai toscani si chiedono sforzi per la raccolta differenziata, che però non vengono accompagnati da azioni efficaci da parte delle amministrazioni, la Regione accoglie i rifiuti dal meridione d’Italia e da una gestione che tutti sappiamo essere fortemente condizionata dalle mafie.

Così Enrico Rossi e il Pd giustificano la realizzazioni di nuovi impianti di incenerimento i quali danni per la salute ricadono sui cittadini toscani. Tutto questo senza una minima visione della risoluzione dei problemi, vista la schizofrenia con la quale la Regione ha gestito il problema e la realizzazione degli impianti. La giunta blocchi immediatamente questo scellerato accordo - conclude Donzelli - noi faremo le barricate insieme ai cittadini che non accetteranno di respirare i veleni altrui”.

L'Amministrazione di Borgo San Lorenzo da tempo ha effettuato e intensificato l'azione in numerosi settori, anche congiuntamente alla Guardia di Finanza . 25 i controlli effettuati solo negli ultimi due mesi, sia nel capoluogo che nelle frazioni, in materia di rifiuti. In particolare sono stati effettuati accertamenti per quanto riguarda il corretto smaltimento e posizionamento della spazzatura nei diversi contenitori della raccolta differenziata, la verifica del materiale rinvenuto fuori cassonetto per risalire a chi ha lasciato il rifiuto e l'abbandono dei così detti ingombranti.

5 i soggetti che hanno commesso infrazioni a cui è stato possibile risalire e a cui è stata consegnata la notifica di reato, una di queste risulta di carattere penale. Altro settore in cui sono stati effettuati numerosi servizi di vigilanza risulta quello legato ai cani, in particolare in questo caso sono stati predisposti dall'inizio dell'anno oltre 50 controlli mediante l'utilizzo di pattuglie anche in borghese. Gli accertamenti hanno riguardato in particolare l'uso del guinzaglio oltre all'omessa custodia dell'amico a 4 zampe.

I verbali elevati risultano 5. Commercio ambulante abusivo, questo infine il problema su cui da tre settimane si sta concentrando l'attività messa in atto congiuntamente dalla Polizia Municipale borghigiana e dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Borgo San Lorenzo, alla luce anche di una situazione che in molti casi si stava rivelando non più sostenibile. Sono stati controllati numerosi venditori ambulanti senza postazione fissa, 4 sono risultati non in regola ed è quindi scattato il sequestro amministrativo con la corrispondente sanzione.

Sono stati elevati i relativi verbali per un totale di 20mila Euro (5mila Euro ciascuno). Tutta la merce rinvenuta in possesso delle 4 persone sanzionate è stata ovviamente posta sotto sequestro. “La legalità è un punto cardine imprescindibile – dichiara il sindaco Paolo Omoboni -. Continueremo ad impegnarci nei controlli sia nei settori già interessati, sia in altri ambiti, affinché si riesca a limitare il più possibile tutti quei comportamenti che creano problemi, disagi, mancanza di decoro e illegalità che fanno avere di Borgo San Lorenzo una percezione distorta e sbagliata.

Ringrazio infine per l'impegno e per quanto fatto fino ad ora la polizia Municipale e la Guardia di Finanza”.

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