Riapre con una grande festa la Siena-Grosseto

Ceccarelli: "Vogliamo valorizzare queste linee". Dallai (Pd): “Il trasporto su ferro è una risorsa per i nostri territori”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2017 23:22
Riapre con una grande festa la Siena-Grosseto

FIRENZE- Dopo un anno di silenzio sui binari, ha riaperto oggi la Siena-Grosseto. Ed è stata festa grande a Monte Antico, nel comune di Civitella Paganico, dove si svolta la cerimonia inaugurale. C'erano il mercato di prodotti tipici in piazza, una mostra fotografica e animazioni per bambini. E non poteva mancare, per l'occasione, un treno storico d'altri tempi. Il convoglio è partito poco prima delle nove da Siena: una motrice d'epoca a vapore del 1915 modello GR741 e carrozze modello "100 porte".

Il treno si è fermato in paese per riempire di nuova acqua la caldaia e poi è ripartito nel suo giro delle stazioni storiche. A bordo c'era anche l'assessore ai trasporti della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, che ricorda l'importanza e la potenzialità delle cosiddette linee ferroviarie minori e l'impegno per la loro valorizzazione. E non c'è solo la Siena-Grosseto, costretta ad un anno di stop per una frana ed ora riaperta al traffico. In Toscana si contano la Cecina-Saline di Volterra, la famosa Porrettana che scala l'Appennino verso Bologna, la Siena-Chiusi, l'Arezzo-Stia e Arezzo-Sinalunga: tutte già valorizzate o in via di valorizzazione, importanti per chi abita in quei territori e importanti e strategiche per il turismo.

Linee, come nel caso dell'Arezzo-Sinalunga-Stia, dove da poche settimane sono entrati in funzione i nuovi treni jazz, moderni e attrezzati anche per portare bici.

"E' sempre un'emozione pensare alla riapertura d una linea storica così panoramica e dal grande valore anche paesaggistico – commenta l'assessore Ceccarelli- un viaggio straordinario che ci fa gustare scorci importanti, il cui fascino stamani è stato accresciuto dalla presenza di questa locomotiva storica". L'assessore pensa ai turisti, ma anche al valore di per sé del collegamento tra due città. "Ci auguriamo ora - aggiunge - che inconvenienti come quelli che hanno portato in tre anni all'interruzione per due volte della linea, con seri danni all'infrastruttura, non si ripetano".

Legambiente colloca la Toscana in cima alle graduatorie sul trasporto su ferro e la Toscana è tra le poche regioni a non aver chiuso le cosiddette linee ferroviarie secondarie. Anzi, le ha riaperte. "La Regione si sta impegnando nella loro valorizzazione – ricorda sempre Ceccarelli– e la grande partecipazione di stamani ci incoraggia ad andare avanti". "Crediamo nel treno come mezzo di trasporto sostenibile - prosegue - . Abbiamo lanciato la ‘cura del ferro' prima che venisse sposata da tutti i livelli istituzionali.

Abbiamo firmato un contratto con Trenitalia per il rinnovo al 70 per cento della flotta entro il 2019. Abbiamo già raggiunto un'ulteriore intesa e presto ci auguriamo di firmare u contratto per quindici anni e il rinnovo totale della flotta. Si è investito sulle infrastrutture, come il raddoppio della Pistoia Lucca o della Granaiolo-Empoli, così come stiamo continuando ad investire nella politica dell'integrazione modale tra ferro, gomma, tranvia a Firenze e bicicletta". Per un modo diverso di viaggiare, capace di far scoprire una Toscana autentica rimasta fino ad oggi più nascosta e in grado di consegnare emozioni nuove e diverse".

“In questo anno – sottolinea Luigi Dallai, deputato del Partito democratico– ho cercato di sollecitare i lavori di ripristino della linea. Siamo tutti consapevoli delle variabili e delle difficoltà che comporta un’interruzione come quella del tratto tra Buonconvento e Montepescali, e anche dei disagi che hanno dovuto vivere coloro che si spostano su quella linea. Disagi reiterati perché già nel 2011, e poi nel 2013, si erano verificate frane e un’alluvione che avevano costretto all’impiego di pullman sostitutivi.

Ora che si torna alla normalità, e che le opere di salvaguardia sono state approntate, dobbiamo dare concretezza al futuro del trasporto ferroviario in questi territori. Dobbiamo cioè disegnare un sistema integrato di connessioni e dare concretezza ai finanziamenti già ottenuti. L’obiettivo generale è avere treni più frequenti e più efficienti, ovviamente sulla base di una reale analisi dell’utenza potenziale, sui costi e sui benefici”. “In questi anni, grazie all'interlocuzione con il governo – prosegue Dallai - abbiamo ottenuto certezze sul trasporto interregionale.

Credo che migliorarne la qualità sia un impegno prioritario anche per i prossimi anni e sono convinto che, con la collaborazione tra istituzioni e forze politiche dimostrata nel caso della Siena – Grosseto, si possano migliorare le possibilità di trasporto nel nostro territorio”.

In evidenza