Renato Alessandrini (1919-1991)

Un libro su un artista toscano scomparso nel 91’ famoso per le sue doti artistiche, curato da Anna Gallo Martucci, Enrico Sartoni e Domenico Viggiano ed edito dalla Polistampa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2015 23:58
Renato Alessandrini (1919-1991)

Molti dipinti dell’artista sono esposti presso l’Accademia delle Arti del disegno e ve ne sono circa sessanta di dipinti a olio oltre ad alcuni disegni e acqueforti, provengono dalla casa-studio dell’artista, e costituiscono una selezione rappresentativa della sua lunga carriera.

Il libro “Renato Alessandrini (1919 -1991)” a cura di Anna Gallo Martucci Enrico Sartoni Domenico Viggiano di 72 pagine, edito dalla Polistampa ed acquistabile al prezzo di 14 euro, parla dell’artista Alessandrini (Empoli, 1919 - Firenze 1991), che inizia a dipingere fin dai primi anni della fanciullezza sotto la guida del padre, pittore e incisore. Nel 1937 consegue il diploma del Corso Superiore di Arti Grafiche dell’Istituto d’Arte di Firenze. Nel 1940 comincia a esporre e l’anno successivo vince il concorso per un affresco da eseguire nel Salone Centrale della Biennale Internazionale di Venezia.

Dopo la chiamata alle armi, nel 1949 riprende l’attività a Firenze, dove stabilisce il suo studio, e partecipa a mostre in Italia e all’estero. Le sue personali di pittura e incisione sono presentate da critici come Alessandro Parronchi, Mario Luzi, Luciano Berti. Nel 1962 è nominato Accademico ordinario della Classe di Incisione dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, e nel 1989 Accademico ordinario della Classe di Pittura della stessa Accademia. Sue opere si trovano alla Galleria degli Uffizi, alla Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti, al Museo della Basilica di Santa Croce, al Museo di Cracovia.

Il libro è arricchito da immagini relative ad alcuni quadri dipinti dall’artista empolese che grazie alle sue doti di artista si è fatto apprezzare anche fuori dalla sua città natale.

Biagio Gugliotta

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