Regione Toscana: il presidente Enrico Rossi ipotizza di "abbassare il bandone"?

Dopo la ricostruzione pubblicata dal quotidiano La Repubblica sui tagli della prossima legge di stabilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 settembre 2016 22:38
Regione Toscana: il presidente Enrico Rossi ipotizza di

(DIRE) Firenze, 23 set. - "Un altro colpo vorrebbe dire non riuscire piu'' ad avere quel ruolo che riusciamo ad avere anche se con piu'' difficolta'' rispetto al passato. Alle difficolta'' abbiamo cercato di reagire, ma a tutto c''e'' un limite". Lo ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi parlando del taglio ipotizzato dal governo di 1,5 miliardi del fondo sanitario e di 1 miliardo di euro di risorse per il 2017 per le Regioni. "Se dovessimo subire, per la nostra parte, un altro colpo da 80 milioni- ha aggiunto- la vicenda diventerebbe seria.

Leggere, pertanto, su alcuni giornali che si taglia un altro miliardo alle Regioni mi lascia poco, punto contento". Secondo il governatore della Toscana, "bisogna cominciare a dire che in quel caso si tira giu'' il bandone, si chiude l''indirizzo mail della Regione, visto che l''anno prossimo le richieste non ci potranno arrivare. Finora- ha sottolineato-, siamo riusciti anche con ritardi e problemi ad intervenire. Pero'', se ci dovesse venire un altro taglio posso solo dire, impossibilia nemo tenetur".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi amareggiato ipotizza l''estremo gesto, "abbassare il bandone" e disattivare pure il contatto mail di palazzo Strozzi Sacrati, dal momento che dal 2017 con nuovi pesanti sacrifici corre il pericolo di non poter piu'' dare risposte puntuali ai territori. Ad allarmarlo, di buon mattino, e'' stata la ricostruzione pubblicata dal quotidiano ''La Repubblica'' sugli ultimi aggiornamenti, dal fronte governativo della legge di stabilita''. Le cattive notizie da Bruxelles, con il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker pronto a richiamare il premier Matteo Renzi al fatto che l''Italia nell''ultimo biennio ha esaurito ogni forma di flessibilita'' nella lievitazione del deficit, potrebbero avere dei contraccolpi su alcune voci di spesa.

Quelle che riguardano i governi regionali sono essenzialmente due: i trasferimenti agli enti e i fondi per la sanita'' pubblica. Ebbene, secondo le stime pubblicate dal quotidiano, dal servizio sanitario si conta di estrarre 1,5 miliardi di euro di risparmi, mentre un altro miliardo verra'' depennato dal capitolo degli stanziamenti accordati alle Giunte regionali. Capire a quanto ammonti l''impatto dei tagli e'' presto spiegato dall''aritmetica. Sulla sanita'', in effetti, la Toscana ha una quota di ''partecipazione'' nella torta delle risorse pubbliche del 6,73%, mentre e'' del 7,85% la porzione dei fondi statali dedicati complessivamente alle Regioni.

Secondo questa stima, che circola a palazzo Strozzi Sacrati fra i tecnici del bilancio, la Toscana potrebbe essere costretta a rinunciare a 100,950 milioni di euro sulla sanita'', mentre dovrebbe rimettere ulteriori 78,5 milioni (circa 80, analogamente a quanto anticipato da Enrico Rossi nella conferenza stampa convocata oggi), a beneficio di quel contributo che l''esecutivo nazionale domanda per accollare a ogni Regione un po'' del risanamento del debito pubblico. Una cifra assai ingente, che potrebbe ridimensionare molto, troppo per i gusti del governatore della Toscana, il margine d''azione di palazzo Strozzi Sacrati.

Dalla Regione Toscana arriva la variazione di bilancio da 20 milioni di euro di maggiori risorse per il 2016, con ulteriori stanziamenti per 15 milioni di euro anche nel 2017 e nel 2018. A presentarla sono stati oggi l''assessore regionale al Bilancio, Vittorio Bugli assieme al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. La Giunta toscana, mediante la variazione aggiunge complessivamente 96 milioni di euro fra spesa corrente e maggiori investimenti nel triennio 2016-2018 con lo scopo di rilanciare ulteriormente la crescita e contribuire all''ammodernamento delle infrastrutture.

"Si tratta di spesa, non di chiacchiere, sono soldi che vogliamo liquidare agli enti, li liquideremo noi stessi ai soggetti interessati, a questo si aggiunge il rafforzamento degli interventi per l''ambiente", ha spiegato il presidente Enrico Rossi. "Il senso politico e'' che la Regione ha visto ridursi notevolmente le proprie disponibilita'', diciamo che la cifra che abbiamo ammonta a circa 1,5 miliardi di euro, quando nel 2010 ho avuto un bilancio da 2,25 miliardi di euro", ha evidenziato. E, malgrado i tagli e le ristrettezze, "siamo diventati piu'' puntuali e taglienti in senso metaforico nello stare sui territori.

Non abbiamo perso questa caratteristica di presenza su tante questioni emergenti o di carattere emergenziale- ha specificato Rossi-: dai ponti che rischiano di crollare, ai canali navicelli a Pisa che vanno approfonditi per consentire lo sviluppo del polo industriale con navi che pescano di piu''"

Il governatore ha anche rivendicato la conferma della missione "sociale" della Regione, dal sostegno al reddito dei lavoratori sino ad arrivare "all''impegno onorato nella lotta piu'' pesante e determinata, attraverso risorse regionali, al fenomeno della violenza di genere". Pertanto, "siamo una Giunta attenta, per quanto le risorse siano inferiori rispetto al passato. Il nostro ruolo credo che non lo abbiamo perso". Rossi ha contestato, con una battuta, che quello reperito da palazzo Strozzi Sacrati possa essere definito tesoretto. "È una variazione, non un tesoretto- ha tagliato corto-. Abbiamo avuto 19 milioni in euro in piu'' rispetto alle previsioni, significa che la nostra previsione di bilancio era prudente. Aborro, poi, l''espressione ''tesoretto'', porta anche sculo e in politica bisogna essere pure un po'' superstiziosi". (Cap/ Dire)

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