Regione Toscana: anche Firenze nella nuova Giunta

Stefania Saccardi dal Comune di Firenze verso un ruolo sempre più forte in Toscana

Antonio
Antonio Lenoci
03 giugno 2015 15:51
Regione Toscana: anche Firenze nella nuova Giunta

Si è parlato di Toscana "renziana" mentre il diretto interessato ha ribattuto che sarà "rossiana". Il futuro dei toscani è nelle mani degli assessori che il governatore confermato si appresta a nominare. Saranno chiamati dall'esterno del Palazzo o pescati tra i consiglieri regionali eletti creando così posti liberi per i "bocciati" di striscio?"La Toscana ha fatto un grandissimo risultato - ha commentato così il sindaco di Firenze Dario Nardella l'esito elettorale - e in Toscana, Firenze, ha rappresentato una punta di eccellenza dove il PD rispetto al dato nazionale ha dato il miglior risultato in assoluto" e tanto basta per pretendere "attenzione"."Sia nel capoluogo che nell'Area Metropolitana - prosegue Nardella - c'è oggi uno stimolo ad andare avanti tenendo conto di tutti i campanelli di allarme che queste regionali hanno mostrato.

Sarà l'occasione di aprire un confronto serio nella grande famiglia del PD che come tutte le famiglie ha bisogno di regole. La Liguria ci ha fatto vedere che queste regole sono state infrante, ma ho fiducia nel senso di responsabilità di tutti i membri di questo partito e voglio credere che siano tutti disponibili a remare nella stessa direzione". Nuova Giunta? "Con il Presidente Enrico Rossi non ho mai fatto un discorso politico sulle poltrone da assegnare in Giunta, spetta a lui valutare insieme al partito regionale quali siano le scelte da fare" sottolinea il primo cittadino.Firenze cosa si aspetta? "In rappresentanza della città di Firenze e della Città Metropolitana mi aspetto che si continui con maggiore incisività sul patto di sviluppo dell'Area Metropolitana e sull'accordo per le Infrastrutture sulle politiche turistiche e congressuali ed ancora sulla viabilità e mobilità perché l'asse tra la Toscana e Firenze può fare bene a tutto il territorio regionale" conclude Nardella senza fare nomi ma oltre a Stefania Saccardi si è parlato di Elisabetta Meucci, tanto da ipotizzare che Caterina Biti, attuale Presidente del Consiglio comunale, possa passare all'Urbanistica in virtù di quel tesoretto di preferenze raggranellato alle comunali e non meglio speso.Il consiglio regionale portato a 40 membri al costo di 10 mila euro al mese rispetto ai 55 del 2010-2015, conterrà 24 rappresentanti per il PD, quasi 20 i renziani che indubbiamente pesano sull'appoggio interno agli atti della Giunta, nonostante Rossi continui ad allontanare da lui il calice di Matteo.

Sarà una Giunta di 8 assessori, rispetto ai 12 della passata legislatura con particolare attenzione alla specializzazione ed all'età anagrafica oltre che al rispetto della parità dei sessi. Non è tutto "Non terrò conto della rappresentanza dei territori" ha dichiarato il neo Presidente alla stampa locale. Queste le promesse da parte di Enrico Rossi.In pole position la renziana Stefania Saccardi, cui competerà probabilmente il delicato tema della Sanità e che in molti definiscono 'intoccabile' se non addirittura l'ago della bilancia che ha permesso a Rossi di ricandidarsi.

Come non far rientrare poi l'ex assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli che dopo aver sostituito Luca Ceccobao ad una delega scottante tra Pendolari imbufaliti e NoTav sfegatati ha fatto il pieno di preferenze. Posto quasi sicuro ci sarebbe anche per Vittorio Bugli, per lui la richiesta arriva direttamente dal neo consigliere e Segretario PD, Enrico Sostegni. Se così fosse al momento di volti nuovi e giovanissimi non se ne vedono.Tra i papabili c'è anche Leonardo Marras, ex presidente della Provincia di Grosseto, così come ci sono Simone Bezzini, Stefano Baccelli e Federica Fratoni, tutti ex presidenti di Provincia che curiosamente diventano consiglieri per il Partito che le Province le ha chiuse, ma che possono vedere giustificato il ruolo di Assessore proprio in virtù dell'esperienza maturata che tornerà utile con l'attribuzione di nuove deleghe alla Regione.E le 10mila preferenze di Eugenio Giani raccolte anche dai voti disgiunti non finiti ad Enrico Rossi, ma che hanno contribuito al malloppo del PD? Ancora una volta nessun incarico? Oppure lo aspetta la presidenza del Consiglio regionale?Al Presidente della Regione competono il Coordinamento dei rapporti della Regione con il Governo e con l'Unione Europea, il Coordinamento dell'attuazione delle politiche regionali di coesione, il Coordinamento dell'informazione e della comunicazione istituzionale, la Cooperazione internazionale e relazioni internazionali, le Attività di programmazione, monitoraggio del programma di governo, il Coordinamento delle partecipazioni regionali a società, associazioni, fondazioni ed altri organismi di diritto privato, il Coordinamento dell'attività legislativa e legale, le funzioni di Protezione civile ed il Coordinamento delle politiche per i giovani, le Valutazione di impatto ambientale (VIA) e valutazioni ambientali strategiche (VAS), le Iniziative contro la pena di morte e promozione dei diritti umani, la Privacy ed ogni altro incarico non espressamente attribuito al Vice Presidente ed agli altri componenti della Giunta regionale che scopriremo a breve.

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