Realtà virtuale, ma diritti concreti: il 13 dicembre il Meeting dei diritti umani

Le scuole, al Mandela Forum, ospiti di Regione Toscana e Oxfam Italia. Joseph Sifakis alla Scuola IMT: quando intelligenza naturale e intelligenza artificiale si incontrano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2016 16:39
Realtà virtuale, ma diritti concreti: il 13 dicembre il Meeting dei diritti umani

FIRENZE - Torna il meeting toscano dei diritti umani, iniziato nel 1997, che festeggia quest'anno la sua ventesima edizione, iniziato nel 1997. L'appuntamento è ancora una volta al Mandela Forum di Firenze, dove martedì 13 dicembre arriveranno oltre ottomila ragazzi delle scuole superiori di tutta la regione. 

Il meeting è nato per ricordare la firma ed adozione, nel 1948, della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo da parte dell'Assemblea delle Nazioni Unite. L'Onu chiese già allora di far leggere e commentare il testo nelle scuole. Poi il 10 dicembre è diventata la Giornata mondiale dei diritti umani. E così è nato, venti anni fa, l'appuntamento toscano: un meeting e un tema diverso ogni anno, preceduto e seguito da un lavoro condotto nelle classi assieme agli insegnanti.Stavolta si parlerà di diritti umani nell'era della cittadinanza digitale, guardando a quella rete dove ragazzi ed adolescenti navigano durante tutto il giorno.

Una realtà sì virtuale, ma fatta di diritti concreti e assieme di rischi e minacce. Una rete che si accompagna a storie di libertà, perché attraverso internet si può dar voce alla richiesta di diritti e democrazia laddove nel mondo la si nega, diventata essa stessa un diritto, ma anche uno strumento da usare in modo consapevole e maturo. Un ' mondo virtuale' ma 'abitato' che apre il dibattito a questioni aperte che vanno dalla privacy al diritto all'oblio, lasciando spazio a derive pericolose che hanno a che fare con istigazione all'odio, l'intolleranza, con il cyberbullismo e la violenza verbale.

Rischi certo che riguardano anche il mondo reale, che la rete però può amplificare negli effetti. Insomma, un meeting 2.0 quello di quest'anno, che il 13 mattina al Mandela Forum lancerà l'hashtag #dirittiumani2.0 che i ragazzi (e non solo) potranno utilizzare su twitter per postare i loro pensieri durante la mattinata.A condurre sul palco del Mandela sarà anche quest'anno la giornalista e presentatrice televisiva delle "Iene" Nadia Toffa, ambasciatrice di Oxfam Italia. Per la Regione ci saranno invece il presidente della Toscana Enrico Rossi, la vice presidente ed assessore ai diritti umani Monica Barni, l'assessore all'istruzione Cristina Grieco e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani.

Tra gli ospiti sono previsti inoltre Kosrat Rasul Ali, vicepresidente del Governo regionale curdo dell'Iraq che il pomeriggio del 13 dicembre riceverà il Pegaso d'oro toscano, e il presidente del centro Unesco di Firenze Vittorio Gasparrini. Con loro giornalisti, blogger e scrittori.Da venti anni il palco del Mandelaforum di Firenze si trasforma in una sorta di 'grande cattedra' da cui dar voce a testimonianze ed esperienze d'eccellenza. Gli studenti hanno sempre partecipato attivamente, con piccoli contributi e performance.

La formula scelta per questa edizione si spinge ancora oltre e li vedrà direttamente protagonisti: in fondo chi più dei ragazzi può essere considerato cittadino digitale. Così, sulla 'cattedra' del palco, saranno in molti a salire, per offrire il risultato di una ricerca, di uno studio o di un approfondimento, per leggere stralci di quella ancora attuale (e non ovunque rispettata) Dichiarazione dei diritti umani del 1948. Il tutto mediato attraverso il teatro, la musica e laboratori.Assieme ai ragazzi toscani, anche quest'anno, ci saranno coetanei francesi della Normandia e dell'Istria in Croazia.

Il meeting, organizzato dalla Regione Toscana assieme al partner storico Oxfam Italia, associazione umanitaria nata proprio in Toscana, è infatti parte da due anni del progetto europeo "Do the Right(s) Thing". In Toscana il percorso educativo condotto da Oxfam Italia ha coinvolto 150 classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, per cui è stato realizzato anche un corposo dossier per approfondire il tema dei diritti nel mondo di internet, con interlocutori italiani ed europei, tra cui facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze e la Regione francese della Bassa Normandia.

Possono scienze informatiche e neuroscienze lavorare insieme per aiutarci a risolvere problemi e comprendere meglio il mondo che ci circonda? Negli ultimi anni informatici e specialisti del cervello hanno iniziato a collaborare per accelerare il progresso verso computer in grado di mostrare forme di intelligenza umana e aiutarci a migliorare la comprensione del cervello. È in quest’ottica che la Scuola IMT Alti Studi Lucca ha organizzato l’incontro che si terrà lunedì 12 dicembre, alle 17, in Cappella Guinigi, tra lo scienziato francese di origine greca Joseph Sifakis e il neuroscienziato e direttore della Scuola, Pietro Pietrini.

A moderare sarà Rocco De Nicola, professore di informatica a IMT. Parteciperanno al dibattito Emiliano Ricciardi e Mirco Tribastone, anche loro professori alla Scuola IMT, il primo di psicobiologia e psicofisiologia, il secondo di informatica. Il seminario, un “duetto” tra informatica e neuroscienze, intende gettare un ponte tra le due discipline, per altro entrambe oggetto di studio e ricerca alla Scuola lucchese. Fino a che punto può un computer simulare le funzioni del cervello umano? Potrà mai superarlo? O invece il cervello umano è così meravigliosamente unico che mai nessuna macchina, per quanto sofisticata, potrà eguagliarlo? Possono computer e cervello dialogare tra loro? Questi i temi che vedranno confrontarsi tra loro neuroscienze e informatica. L’incontro si terrà in lingua inglese ed è aperto al pubblico.

Joseph Sifakis ha ricevuto nel 2007 il premio Turing, considerato il Nobel dell’informatica per aver inventato, insieme a Edmund Clarke e Allen Emerson, il “model checking”, un metodo molto efficiente e molto usato per verificare se i sistemi informatici, sia hardware che software, fanno quanto previsto al momento del progetto. Sifakis è stato il fondatore di “Verimag”, un centro di Grenoble leader mondiale nel campo dei sistemi “embedded”: sistemi “intelligenti” in cui il computer, pur rivestendo un ruolo chiave, sembra quasi scomparire dall’insieme. Nel centro di ricerca Verimag sono state sviluppate tecnologie di progettazione e verifica che sono divenute standard per grandi compagnie come ST Microelectronics, France Telecom R&D e Airbus.

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