Rapina alle Cure: Facebook non detta legge

Enrico Rossi solidale con donna rapinata: "Apprezzo figlia che si dissocia da insulti razzisti". Stella, Cellai del gruppo consiliare di Forza Italia: "Altro che razzismo, Nardella intensifichi i controlli"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2018 23:45
Rapina alle Cure: Facebook non detta legge

FIRENZE- E' al centro del dibattito politico il post nel quale la figlia della signora rapinata ieri notte a Firenze si dissocia dai commenti razzisti che strumentalizzano le sue parole.

"Siamo vicini alla signora che questa notte ha subito una rapina nella sua abitazione a Firenze e alla sua famiglia. Apprezziamo le parole della figlia che in un post su Facebook si dissocia da insulti razzisti e parole d'odio e chiede il rispetto della legalità" Così il presidente della Regione Enrico Rossi "Come ha ricordato in audizione al Parlamento il prefetto Gabrielli -prosegue Rossi - l'organico di polizia in tutto il Paese è carente e l'età media degli agenti non è congeniale a svolgere al meglio i compiti di controllo del territorio.

Mancano cento agenti solo a Firenze e 20 mila almeno in tutta Italia.Per svolgere l'attività di presidio delle strade e dei quartieri nel modo più efficace possibile è necessario l'impegno e l'azione del Ministero dell'Interno, in particolare di chi ne è massimo responsabile, che deve procedere all'assunzione dei poliziotti che mancano". "Per parte nostra - ricorda ancora il presidente - nonostante le competenze della Regioni in materia siano molto limitate, abbiamo deciso di fare la nostra parte.

In questi anni abbiamo messo in campo molte misure, dalla videosorveglianza all'animazione commerciale e culturale dei quartieri, dalla riqualificazione urbanistica alla formazione degli agenti. E oggi abbiamo presentato nuove iniziative. Per i prossimi tre anni la Regione sosterrà le spese dei Comuni per gli stipendi di ottanta nuovi agenti che saranno assunti per svolgere funzioni di vigile di quartiere. Inoltre aumenteremo i controlli sui treni regionali attraverso l'impiego di guardie giurate". "La sicurezza è un diritto dei cittadini - conclude - e va garantita agendo con determinazione e razionalità.

Non serve né strumentalizzare né soffiare sul fuoco delle paure".

"Altro che il buonismo delle manifestazioni antirazziste come quella di ieri sera. A Firenze non c'è un problema razzismo, ma un problema sicurezza e la drammatica vicenda che ha visto vittima una donna in zona Cure, picchiata e rapinata in casa nel cuore della notte da due malviventi, ne è l'ennesima, tragica conferma". Lo affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai e i consiglieri comunali azzurri "Non è ammissibile che una donna di 67 anni venga svegliata nel cuore della notte da due criminali - sottolineano gli esponenti di FI - che hanno sfondato la porta della camera da letto, le hanno messo un cuscino sulla faccia e l'hanno picchiata per portarle via pochi oggetti preziosi.

Non hanno rubato perle e argenteria, e come ha raccontato la vittima, erano Rom. A Firenze un problema di legalità legato alla presenza dei rom esiste, ed è innegabile. E non è una questione di etnia, razza o colore della pelle, ma di rispetto delle leggi". "Il nostro sindaco, invece di distogliere l'attenzione dai veri problemi con manifestazioni per pochi intimi - chiedono Stella, Cellai e i consiglieri comunali azzurri - si concentri sull'emergenza sicurezza. La città va presidiata notte e giorno dalle forze dell'ordine.

Nardella razionalizzi le spese della macchina burocratica, tagli quelle improduttive e investa i soldi nel potenziare il numero di pattuglie della polizia municipale a tutela della sicurezza delle nostre abitazioni e strade. Per farlo, però, servirebbe una volontà politica che ad oggi latita".

“In un momento in cui purtroppo, per colpa di un’inesorabile martellamento mediatico, ‘rom’ è stato fatto diventare sinonimo di ‘ladro’ o ‘malvivente’, è rincuorante che la figlia della donna rapinata da sconosciuti sia tornata sulla sua iniziale reazione per dissociarsi dai posti razzisti e dalle parole d’odio verso i Rom. Questa è un'importante lezione di civiltà che viene dalla nostra concittadina”. Lo affermano in consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, commentando le reazioni alla rapina avvenuta in un’abitazione a Firenze nella zona delle Cure.

“Quando - aggiungono i consiglieri - la giovane afferma che bisogna evitare ‘ogni possibile strumentalizzazione politica’ del fatto, non possiamo che sottoscrivere le sue parole. Invitiamo le altre forze politiche ad abbassare i toni e a non associare il crimine all’origine etnica di chi lo compie e li invitiamo a leggere con più attenzione le notizie di cronaca. Purtroppo, persino dopo la smentita della figlia della donna rapinata e nonostante non via sia alcun elemento per attribuire il reato ai ‘rom’, il fuoco di commenti xenofobi non si è ancora interrotto”.

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