Pro-Gest riavvia Giusti e Cartonificio Fiorentino

I sindacati chiedono spiegazioni. Incontro martedì 7 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2014 19:19
Pro-Gest riavvia Giusti e Cartonificio Fiorentino

FIRENZE - Acceso botta e risposta tra il Gruppo Pro-Gest e i sindacati che hanno seguito la crisi aziendale. 

"Crisi risolta - fanno sapere con un comunicato stampa - A fronte delle notizie apparse sugli organi di stampa negli ultimi giorni che paventavano l'ennesima crisi di una azienda toscana, si è giunti in tempi rapidissimi, senza alcuna ripercussione per gli oltre 300 lavoratori e per tutto l'indotto connesso, ad una soluzione. Il Gruppo Pro-Gest infatti, leader nel settore della produzione della carta e della sua lavorazione con sede a Istrana-Treviso, ha iniziato a condurre direttamente le due realtà con il totale coinvolgimento di tutti i lavoratori e il riavvio immediato delle forniture e della produzione".

"Negli ultimi mesi, in effetti, a seguito della mancata approvazione del bilancio nei termini di legge, la gran parte degli istituti di credito, spaventati dalla carenza di informazione, avevano sospeso gli affidamenti complessivamente per diversi milioni di euro. I primi di settembre, ad un solo giorno prima del passaggio del pacchetto di maggioranza, i vecchi soci approvavano il bilancio che riportava perdite significative per il 2013 per entrambe le Società. Le banche, immediatamente convocate dalla nuova proprietà, hanno ricevuto assicurazione del percorso che si intendeva intraprendere, prima di tutto di chiarezza e trasparenza sui conti e sulla situazione aziendale.

Per poter assicurare questo percorso era però necessario riottenere la riapertura degli affidamenti, nei limiti ancora concessi e mai revocati. Solo pochissimi istituti hanno risposto positivamente e la situazione non ha permesso di anticipare le fatture, pur a disposizione e di ottima qualità creditizia. La mancanza di credito ha di fatto impedito il pagamento di tutti i fornitori ed in particolare di quelli strategici. A questo punto la situazione è rapidamente degenerata, portando ad un blocco della produzione, in relazione al fatto che il mancato pagamento non ha più consentito di avere fornitura di materia prima e addirittura anche l'impossibilità di consegnare il prodotto finito disponibile, con il rischio di penali significative.

Con l'intento di preservare tutti i posti di lavoro ed i valori di continuità aziendale, è stato stipulato nella giornata di oggi un contratto di affitto per entrambe le realtà, con il quale si assicurano tutti i lavoratori e la ripresa della produzione. La tempestività di intervento nelle situazioni di crisi è spesso rappresentata come uno dei fattori di successo della iniziativa. In questo caso, i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo".

Approfondimenti

I sindacati rispondono al comunicato stilato dal Gruppo con questa nota: "Apprezziamo il perfetto “tempismo” con la quale le rappresentanze sindacali e lavoratori, vengono informati a mezzo stampa, della risoluzione di una crisi che avevamo denunciato pochi giorni fa, a seguito del rapido deteriorarsi della situazione lavorativa. Piuttosto tempestiva, visto che “Fiera S.r.l.” ci aveva informato che l'operazione avrebbe dovuto essere avvallata dall'assemblea dei soci che si sarebbe dovuta svolgere a metà di questa settimana, prima di poter procedere alla stipula di un possibile 

Come è stato possibile by-passare questi passaggi?. Lo chiederemo, nell'incontro che abbiamo ottenuto per martedì 7 ottobre, presso l'Associazione degli Industriali di Lucca, congiuntamente per i 2 stabilimenti interessati di Altopascio e Sesto Fiorentino. Lo chiederemo insieme alla copia del contratto d'affitto, visto che ci dicono che c'è, per conoscere nei dettagli l'operazione e il piano industriale, per verificare, come è consuetudine in questi casi, che questo ulteriore passaggio (cosa singolare, a neanche 1 mese dal primo cambiamento degli asset aziendali, con il subentro di “Fiera S.r.l. che, ora, già, cede la mano) sia fatto, effettivamente, a salvaguardia del lavoro, dei lavoratori e del salario".

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