Prevenzione vaccinale: la scadenza di consegna dell'attestato è il 10 marzo 2018

Secondo il Comitato per la libertà di scelta vaccinale, non è consentita l'esclusione dalla scuola

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2018 16:11
Prevenzione vaccinale: la scadenza di consegna dell'attestato è il 10 marzo 2018

La scadenza è il 10 marzo 2018 per la consegna dell' attestato vaccinale del minore iscritto ai servizi educativi comunali per l'infanzia. L'attestato dovrà essere consegnato agli uffici della Direzione Servizi Educativi del proprio comune di residenza. L'attestato può essere acquisito presso le sedi ASL oppure in via telematica sul sito dell'Azienda USL di riferimento.

In riferimento alle richieste di presentazione della documentazione attestante la regolarità delle vaccinazioni, da parte delle segreterie scolastiche e degli uffici scolastici comunali ai genitori iscritti al Comitato per la Libertà di Scelta Vaccinale Toscana, pena l’immediata sospensione della frequenza dai servizi educativi; il Cliva ha trasmesso via PEC alla Giunta Regionale, al Consiglio Regionale e ad ANCI Toscana un ufficiale parere legale, in ordine agli adempimenti richiesti alle famiglie dei minori iscritti ai servizi educativi per l'infanzia per la data del 10/03/2018 alla luce dell'entrata in vigore del D.L.

73/2017 convertito con modificazioni in L. 119/2017 in materia di vaccinazioni obbligatorie, nonché del successivo art. 18/ter D.L. 148/2017 convertito in L. 172/2017: "Auspichiamo che quanto fornito possa contribuire a fare finalmente chiarezza su una vicenda estremamente delicata che, se non correttamente e tempestivamente gestita, rischia di provocare inutili e irreparabili danni per tanti bambini e per il loro sereno proseguimento dell'avviato percorso scolastico. Crediamo che una comunicazione ufficiale da parte della Regione Toscana sia doverosa e necessaria per chiarire, una volta per tutte, che il termine del 10 Marzo 2018 non prevede alcuna esclusione dai percorsi educativi per i bambini. Non si tratta di eludere o rimandare gli effetti della legge, ma di farla rispettare anche a chi la deve applicare e non solo a chi la deve subire".

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