Prelievo di fegato da donatore a cuore fermo, il primo in Toscana

E' stato eseguito nell'AOU Careggi il primo prelievo di fegato da donatore a cuore fermo in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2016 17:56
Prelievo di fegato da donatore a cuore fermo, il primo in Toscana

 E' la quarta donazione di organi a cuore fermo portata a termine nell'Azienda ospedaliero - universitaria fiorentina dai primi di ottobre. L'ultima in ordine di tempo ha consentito il prelievo di un fegato inviato a un ospedale fuori regione, secondo i protocolli della rete nazionale trapianti.

La donazione di organi a cuore fermo è possibile dopo avere accertato il decesso con criterio "cardiaco" a differenza della donazione a "cuore battente" dove il decesso viene certificato con "criterio neurologico". In questo caso, dopo avere accertato il decesso è stata avviata una particolare modalità di circolazione extracorporea per mantenere vitali gli organi addominali tra cui appunto il fegato.Questo ulteriore caso conferma la stabilizzazione del Programma nazionale di donazione a cuore fermo avviato da circa due anni dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e dall'Organizzazione Toscana Trapianti (OTT) con il supporto della Regione.

Con il coordinamento operativo di queste strutture è stato garantito il percorso di accertamento di morte cardiaca e quindi la programmazione del prelievo di organi.Nella maggioranza dei casi i donatori sono persone decedute in condizione di morte encefalica, quindi a cuore battente, mentre in questa altra tipologia di donatore il cuore è fermo e quindi il prelievo degli organi è possibile solo grazie a una procedura clinico chirurgica di alta complessità con un elevatissimo livello di collaborazione tra strutture e discipline diverse: Pronto soccorso, Terapia Intensiva, Cardiologia, Cardiochirurgia, Nefrologia, Urologia del trapianto.

Il percorso è gestito dal Coordinatore locale e dal Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti.

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