Poste ridimensionate a Firenze: 850 lavoratori preoccupati

Presidio di Rsu e lavoratori presso il CMP di Sesto Fiorentino, accanto al centro commerciale COOP, Mercoledì 28 ottobre ore 12-14

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2015 14:38
Poste ridimensionate a Firenze: 850 lavoratori preoccupati

Poste Italiane è la più grande azienda a Rete di servizi con 135.000 addetti di cui circa 10.000 dipendenti in Toscana e con una semestrale presentata il 31 luglio u.s. che ha segnato un utile netto di 435 milioni di euro.

Il CMP di Sesto Fiorentino occupa attualmente circa 650 persone (full time + part time) cui si aggiunge un cospicuo indotto occupazionale (pulizie,manutenzione, mensa, vigilanza, accollatari, trasporti, ecc.) pari a circa 200 addetti per un totale di oltre 850 lavoratori che fanno del CMP di Sesto Fiorentino il più grosso sito industriale postale della Toscana.

Il piano industriale che l'A.D. Caio ha presentato il 24 giugno scorso prevede una riduzione del numero dei CMP presenti in Italia, che pertanto passerebbero dagli attuali 16 a 10 e con il CMP di Firenze che, in virtù di tale scelta, verrebbe declassato di 2 posizioni e trasformato in semplice CP entro il 2017 con un evidente esubero di personale che, in uno scenario caratterizzato da prospettive di ulteriore calo dei volumi di corrispondenza, disegnerebbe un futuro di ulteriore ed irreversibile declino e marginalizzazione del sito di Sesto Fiorentino con conseguente perdita degli attuali 850 posti di lavoro.

Spiega la Rsu CMP Poste Italiane di Sesto Fiorentino: “Riteniamo ci siano tutte le condizioni, da quelle infrastrutturali e logistiche a quelle professionali, per sovvertire questo scenario di ulteriore quanto inaccettabile depauperamento produttivo ed occupazionale della nostra Regione. Una alternativa da perseguire non aprendo una sbagliata quanto inutile disputa territoriale (Firenze sì, Bologna no) quanto invece rivendicando un ruolo cardine del sito di Sesto Fiorentino nel piano industriale di Poste Italiane, anche riorientandone l'attività, tale da dare allo stesso un futuro credibile al servizio della nostra Regione e del nostro Paese”.

In evidenza