Poste in Toscana: Uncem su sospensione delle chiusure

Giurlani auspica un ravvedimento dopo i provvedimenti amministrativi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2015 17:51
Poste in Toscana: Uncem su sospensione delle chiusure

“Quella del 4 settembre è stata una vittoria dei territori montani rurali e disagiati, delle comunità e dunque della democrazia. A dimostrazione del fatto che non è giusto prendere decisioni scaricando sulle spalle dei cittadini tutto il peso delle conseguenze di tali scelte. Come Uncem abbiamo portato avanti una battaglia pesantissima che aveva come unico obiettivo quello di non permettere l'ennesima riduzione di servizi essenziali al cittadino, e abbiamo coinvolto anche la Regione e l'Anci per avere ancora più peso" così il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani all'indomani della decisione del Tar che riapre completamente gli scenari sulla vicenda Poste in Toscana. 

I ricorsi presentati dall’Avv. Melani sono stati accolti dal TAR che ha emesso un’ordinanza cautelare la quale non solo sospende di fatto il Piano di Poste ma addirittura condanna Poste al rimborso delle spese legali per questa fase cautelare. Vi sono, inoltre, altri tre ricorsi, non seguiti dall’Avv. Melani, che sono stati accolti dal TAR, con misura cautelare provvisoria e che saranno nuovamente discussi il 23 settembre."Ovviamente - aggiunge Giurlani - la nostra battaglia non è ancora finita: sta arrivando la seconda tranche dei ricorsi per motivi aggiunti e in ogni modo ricordo che per i Comuni c’è tempo fino al 30 settembre per notificare l’atto presso il TAR e, forti della prima ordinanza cautelare, siamo pronti a tenere viva l’attenzione sulle nostre realtà per garantire il servizio universale.

Una precisazione la vorrei fare in merito a questa seconda tranche: i tempi con cui il provvedimento di Poste del mese di luglio ha portato al ricorso per motivi aggiunti sono stati ristrettissimi, imponendo una determinata scadenza affinché gli stessi ricorsi potessero essere depositati con certezza di discussione prima del 7 settembre, data indicata da Poste come chiusura degli uffici postali interessati dal Piano. Ovviamente la ristrettezza dei tempi non sempre ha potuto conciliarsi con la macchina burocratica pubblica che necessita di tempi più dilatati rispetto ai normali rapporti fra privati: questo però non vuol dire che i Comuni non rientrati nella discussione del 3 settembre non hanno presentato il ricorso o non hanno voluto, c’è stato un mero vincolo di tempistica.

Comuni come Aulla, Scansano, Roccalbegna, Gavorrano, Villafranca in Lunigiana, Montale, Capalbio, Vicopisano, San Godendo e altri si sono sempre battuti fin dall’inizio contro il Piano di Poste, scendendo in prima linea a difesa di un diritto universale per i cittadini. E continuano adesso la loro battaglia con la notifica del ricorso che avverrà nelle prossime ore. Ovviamente - conclude Giurlani - accanto allo strumento del ricorso, UNCEM, Anci e Regione insieme ai Comuni coinvolti hanno tentato e continuano a tentare anche la strada del confronto politico, e speriamo che Poste - chiude Giurlani - possa cambiare il suo atteggiamento in un futuro prossimo.”

In evidenza