​Play di Modena: il gioco è arte, il vintage digitale

Una trasferta necessaria per la terra che ha promosso e fatto crescere il Lucca Comics and Games

12 aprile 2017 07:15

Ho visitato la fiera già alle sue primissime edizioni e devo dire che la partecipazione in questi anni è considerevolmente aumentata, di pari passo con la qualità degli espositori e di ciò che offrono al pubblico. No, non siamo ad una Mostra d'Arte antica e neppure contemporanea, siamo nel tempio emiliano del Game, dove la tavolozza colorata sembra il Gioco dell'Oca.. è il gioco dell'oca.

Girando fra gli stand si notano giocatori armati con fucili “laser tag” che danno la caccia agli zombie, forse si allenano visto che Modena è invasa dagli zombie e la caccia è veramente in grande stile. Una grande sfilata di cosplayer, con costumi ispirati ai cartoni animati giapponesi, film di culto e chi più ne ha più ne metta.

Giochi Uniti, Da Vinci Giochi, Cranio Creation, sono solo tre delle oltre 100 case editrici presenti, esclusivamente specializzate in giochi da tavolo e che le migliori menti italiane ed europee hanno inventato e sviluppato.

Fra queste una mi colpisce, la Kitelight che di inglese ha solo il nome, in realtà è una società formata da un gruppo eterogeneo di ragazzi partenopei, ognuno con una diversa specializzazione, ma tutti insieme stanno sviluppando un sistema di gioco innovativo. Mario Casillo, il creatore ed amministratore di Kitelight, ci introduce al suo progetto primario, ovvero il KL1 potete ascoltare l’intervista e vedere il video tutorial.

PS: Spero che per la X edizione, la disposizione degli stand in due padiglioni per 22.000 mq aumenti per contenere tutte le persone che visitano la manifestazione.

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