Piombino: impegni di Cevital confermati su siderurgia, logistica e agroalimentare

Smith Bits: domani 22 ottobre incontro al Mise con Eni, Enel e Schlumberge. Floramiata: asta tra febbraio e marzo. Ammortizzatori pronti per i 100 lavoratori sospesi. Maiolo (Uila Toscana): "Adesso serve impegno urgente per salvaguardare i posti lavoro dell'azienda". Lami (Cgil Toscana): “Ricerca di strumenti per tutela lavoro e ripresa azienda, incontro costruttivo”. Teseco: la Regione incontra i sindacati e le istituzioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2015 22:00
Piombino: impegni di Cevital confermati su siderurgia, logistica e agroalimentare

FIRENZE- Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha incontrato Isaad Rebrab e discusso lo stato di avanzamento dei tre progetti previsti dal piano industriale di Cevital (siderurgico, logistico ed agroalimentare). Sul primo fronte, Rebrab ha confermato sia l'aumento delle attività nei laminatoi (già saturi per il 2015 e 2016 per quanto concerne le rotaie, in crescita per gli altri prodotti), sia l'impegno di investire in forni elettrici per produrre acciaio liquido. A questo si aggiunge l'investimento in corso di definizione per la logistica portuale nonchè ulteriori accordi raggiunti con partner industriali per l'investimento negli impianti agrolimentari. "Ancora una volta - ha affermato il presidente Rossi - ho potuto verificare la serietà e metodicità di Monsieur Rebrab, confermando a mia volta le attività in corso per consentire la piena applicazione di quanto previsto dagli Accordi di programma nazionali.

Al di là del dibattito esterno, Cevital sta mantenendo i suoi impegni in un quadro internazionale con soluzioni lungimiranti sia per il breve termine che una volta realizzati tutti gli investimenti".

I problemi e le prospettive produttive della Smith Bits di Volterra saranno al centro dell'incontro previsto a Roma domani, giovedì 22 ottobre, a partire dalle 10.30 presso la struttura di crisi d'impresa del Ministero per lo sviluppo economico. Vi prenderà parte il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. All'incontro, convocato dal ministero su richiesta della Regione, sono stati invitati i rappresentanti di Enel, Eni e Schlumberger, le imprese che hanno dato la loro disponibilità a formulare proposte industriali in grado di usufruire delle competenze degli ex lavoratori della Smith Bits di Saline di Volterra.

Stamani in Regione Toscana si è fatto il punto sulla crisi di Floriamata. All'incontro erano presenti Gianfranco Simoncini, consigliere del presidente della Regione Toscana in tema di lavoro, il curatore fallimentare dell'azienda e le organizzazioni sindacali, e ha di fatto sancito l'avvio del tavolo istituzionale per affrontare l'emergenza. Gli ammortizzatori sociali ci sono e brevi e certi si prefigurano i tempi per la gara con cui, tra febbraio e marzo, si spera di trovare una nuova proprietà. Sono le due notizie, rassicuranti, al termine degli incontri che si sono svolti oggi nei palazzi della Regione su Floramiata, la grande azienda florovivaistica di Piancastagnaio, tra le più grandi in Italia, specializzata in piante tropicali, che riscalda le serre con i vapori della geotermia e spediva fiori in mezza Europa, ma da qualche tempo in crisi. Il primo incontro ha avuto come interlocutori le istituzioni e il curatore, il secondo i sindacati.

A rappresentare la Regione c'era il consigliere per le politiche del lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini. Nei giorni scorsi sono state avviate le procedure di fallimento con la nomina come curatore del commercialista Gianni Sismondi e l'autorizzazione all'esercizio provvisorio. L'azienda, quindi, continua a produrre: 74 dipendenti dei 140 a tempo indeterminato sono stati riassunti subito, prima 52 e poi altri 22. Per i settanta dipendenti a tempo indeterminato che sono rimasti fuori si potrà ricorrere agli ammortizzatori: cassa integrazione in deroga, un'ipotesi - ha sottolineato Simoncini - già valutata accoglibile dagli uffici della Regione Per gli avventizi, una trentina, sarà possibile invece ricorrere alla disoccupazione agricola, a condizione che abbiamo maturato 102 giorni di lavoro nei due anni precedenti.

Ma pare che la grande maggioranza già possegga i requisiti. Se la gara si farà tra febbraio e marzo, come ha ipotizzato il curatore di fronte alla richiesta di fare al più presto avanzata dal consigliere del presidente Rossi, la copertura per la cassa integrazione in deroga sarà sufficiente. Sono infatti cinque i mesi che al massimo possono essere garantiti per il 2015 e potrebbero essere gli stessi, anche se ancora manca il decreto, per il 2016. La Regione invita pertanto ad avanzare subito la richiesta, auspicando, come chiesto anche dai sindacati e con la disponibilità già dimostrata dal curatore, di fare il possibile affinché il disagio della cassa integrazione possa essere distribuito attraverso una rotazione tra un numero più ampio di lavoratori, senza naturalmente compromettere la funzionalità dell'azienda che ha già ripreso a spedire ordini nel mondo. La Regione prende atto positivamente delle risposte e degli impegni assunti dal curatore per un'asta che sia la più rapida possibile e si augura e lavorerà affinché sia partecipata da presenze importanti, pronta già da ora a spiegare a chi vorrà investire sull'azienda e nel territorio quali sono gli strumenti di sostegno allo sviluppo che possono essere garantiti alle aziende toscane.

"Siamo soddisfatti della disponibilità della Regione Toscana a farsi immediatamente carico del problema - spiega Triestina Maiolo, segretario generale della Uila Toscana - Floramiata è un'azienda in una situazione particolare al momento, nel senso che è in esercizio provvisorio, ovvero sta continuando a lavorare nell'attesa di trovare un possibile acquirente. Fatto questo che auspichiamo". "L'emergenza è dare subito una risposta per salvaguardare i posti di lavoro - continua Maiolo - Si tratta di 140 dipendenti fissi a cui vanno aggiunti un’ottantina di persone che lavorano in determinati periodi dell’anno quando c’è più domanda.

In ballo, in definitiva, ci sono 200 famiglie che si troverebbe senza occupazione in un territorio come quello dell’Amiata che non brilla per opportunità di lavoro". "Abbiamo chiesto come sindacato che i 140 lavoratori vengano impiegati tutti a rotazione e in solidarietà - spiega ancora il segretario Uila - Attualmente sono rientrati a lavorare in 50, ma per attenuare le già gravi difficoltà chiediamo che si trovi lo strumento giusto per far lavorare tutti perché chi resta a casa non riceverà lo stipendio e l’ammortizzatore sociale se non tra 3-4 mesi, per i tempi tecnici atti ad attivare la cassa integrazione".

“Nel ringraziare la Regione Toscana che si è sempre dimostrata sensibile anche a questa vertenza, dobbiamo anche dire che è stato un incontro costruttivo perché ha messo al centro la ricerca di strumenti per la tutela dei lavoratori e la ripresa dell'azienda”, ha detto Mirko Lami (segreteria Cgil Toscana). Che ha aggiunto: “La Regione ha riconfermato l'ipotesi di usufruire da parte dei lavoratori e le lavoratrici di Floramiata di un periodo di cassa integrazione in deroga, mentre un tavolo tecnico tra Organizzazioni Sindacali e Curatore verificherà la fattibilità.

A tal proposito, le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto di verificare se, attraverso Istituti Bancari, ci fosse la possibilità di anticipare eventuale ammortizzatore”. Mentre per ciò che riguarda l'Azienda, ha proseguito Lami, “di positivo c'è che al Curatore è stato dato l'esercizio provvisorio dell'Azienda, quindi - se pur un tempo limitato - c'è comunque la continuità di produzione per far sì che non si perdano le vendite ed i clienti e che siano avviati i bandi per l'eventuale acquisto.

Dal Curatore è arrivata anche la conferma che stanno lavorando ad un bando che riguardi la vendita dell'azienda nella sua interezza, come a suo tempo proposto dalla CGIL”. Nel pomeriggio di oggi sono in programma le assemblee dei lavoratori e, quando opportuno, la Regione si è resa disponibile agli incontri necessari. “La CGIL Toscana auspica che la Floramiata venga acquistata da imprenditori del settore e che la rilancino nel mondo in tempi brevi”, ha concluso Lami.

Le prospettive industriali e occupazionali della società Teseco di Ospedaletto, specializzata nel trattamento dei rifiuti, sono state ieri al centro dell'incontro il consigliere del presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali (Comune e Provincia di Pisa). La Regione ha preso atto della firma, avvenuta ieri al ministero del lavoro, per il rinnovo di altri 12 mesi della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell'azienda. Condividendo le preoccupazioni dei lavoratori per il futuro produttivo e societario di Teseco nonché la consapevolezza del patrimonio di competenze costituito dallo stabilimento toscano e dai suoi lavoratori, la Regione ha annunciato di essere intenzionata a invitare i vertici dell'azienda per un incontro nel quale fare il punto della situazione.

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