Pineider di Bagno a Ripoli, a rischio un marchio storico fiorentino

Il Sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, segue la vicenda in prima persona

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2014 16:31
Pineider di Bagno a Ripoli, a rischio un marchio storico fiorentino

In Provincia stamani l'unità di crisi appositamente costituita da gennaio per seguire la delicata situazione dell'azienda Antiche Officine Pineider, con sede operativa a Bagno a Ripoli. Prima gli operai si sono radunati in presidio davanti al negozio in prossimità della Loggia Rucellai presso via della Vigna Nuova nel cuore di Firenze."Il gruppo Gnutti non è in grado di risolvere i problemi che si sono venuti a creare - ha sottolineato la sindacalista Cgil Chiara Liberati - l'aspetto incredibile è che non si tratta solo di crisi, anche perché il settore occupato dall'azienda ha trascinato e trascina l'intera Toscana fuori dalla crisi, ma la gestione dell'attività da parte della proprietà che ad esempio ha trasferito il negozio da piazza della Signoria senza pubblicizzare che avrebbe aperto a due passi da via Tornabuoni ed il risultato è che i fiorentini stamani ci guardano perplessi perché pensavano che la ditta avesse chiuso da tempo".

“Pineider è un marchio storico che porta il nome di Bagno a Ripoli in tutto il mondo – ha dichiarato il Sindaco Francesco Casini -. Oggi Pineider vive una fase molto difficile, pur essendo una garanzia di qualità radicata nella storia del manifatturiero italiano, con clienti selezionati in tutto il mondo, da reali a personaggi famosi, che da sempre si sono serviti della sua alta professionalità per i propri eleganti prodotti cartacei, come i noti biglietti da visita. Sono 14 i posti di lavoro potenzialmente in pericolo, un'emergenza della quale mi sto occupando direttamente, da solidale testimone che intende agire per cercare di salvare azienda e occupazione.

Nelle prossime ore mi recherò per un incontro/sopralluogo presso la sede di Vallina per tornare ad ascoltare la voce diretta delle maestranze, e, di concerto con la Provincia, contatteremo l'amministratore delegato di Pineider per conoscere quali siano le strategie di sviluppo dell'azienda, ovvero la realizzazione del piano industriale già presentato a marzo, e conseguentemente la salvaguardia dell'occupazione: due fronti sui quali chiederemo precise garanzie. Sono in gioco il futuro di numerose famiglie e, non ultima, una parte importante della storia e della ricchezza economica e imprenditoriale della nostra Comunità".

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