Piazza Tasso, area giochi in memoria di Ivo Poli 

Il bambino vittima il 17 luglio 1944 della violenza fascista. Cerimonia in ricordo degli scioperi del 7 marzo 1944 a Prato. Giovedi 10 "Fascista da morire" alla libreria Luccalibri Caffè Letterario. Rossi scrive a Mattarella per la rimozione di un monumento al gerarca fascista Graziani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2016 14:10
Piazza Tasso, area giochi in memoria di Ivo Poli 

FIRENZE- Sabato 5 marzo, alle ore 11.00, giardino di Piazza Tasso si svolgerà, alla presenza del presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci, la cerimonia d’intitolazione dell’area giochi in memoria del bambino di otto anni Ivo Poli vittima il 17 luglio 1944 della violenza fascista. “Il 17 luglio del 1944 una camionetta della banda di Mario Carità, capitanata da Giuseppe Bernasconi, si fermò all’angolo tra via Villani e viale Petrarca e aprì, tanto improvvisamente, quanto vilmente, il fuoco.

Sotto il quale – racconta il presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci – caddero Ivo Poli, bimbo di otto anni al quale intitoliamo quest’area giochi, ma anche Gino Bercigli, Aldo Arditi, Corrado Frittelli e Umberto Peri. Altri abitanti furono catturati e di loro non si seppe più niente fino a quando i loro resti non furono ritrovati, anni dopo, sul greto dell’Arno e di lì portati nella cappella dei partigiani al cimitero di Rifredi dove ancora riposano e vengono onorati. Perché abbiamo deciso di intitolare questa area giochi a Ivo Poli? Perché i bambini sono la nostra memoria del domani e noi vogliamo che questa memoria non si perda, in tutti i modi, anche attraverso il gioco e che questi fatti non si ripetano, che questi orrori non li debba vivere più nessuno.

Desidero ringraziare l’AMPI che incarna, a tutti gli effetti, il valore dell’antifascismo, le persone come Silvano Sarti che con sprezzo del pericolo hanno combattuto perché oggi noi si possa essere qui, cittadini liberi a ricordare fatti di una storia dolorosa che dovrà sempre, inesorabilmente, rimanere storia, una bruttissima dolorosissima pagina di storia del passato, della quale però si deve mantenere viva ed imperitura memoria. Per questo – conclude il presidente Maurizio Sguanci – ringrazio i vecchi e i giovani antifascisti che in modo trasversale sono iscritti all’AMPI, passati, presenti e futuri testimoni di un Popolo che vuole vivere libero e fratello degli altri Popoli”.

Giovedì 10 marzo alle ore 18 alla libreria Luccalibri - Caffè Letterario di Lucca, V.le Regina Margherita 113, è in programma la presentazione del libro "FASCISTA DA MORIRE" di Mario Bernardi Guardi (Mauro Pagliai editore). Interviene l'autore. L’incontro, condotto da Elena Marchini e Aldo Grandi, è organizzato da LuccAutori - Premio Racconti nella Rete.

Una cerimonia in ricordo degli scioperi del 7 marzo 1944 e della deportazione pratese nei campi di sterminio si terrà nella mattinata di lunedì 7 marzo. L'amministrazione quest’anno ha voluto coinvolgere le scuole per far riscoprire ai giovani questa pagina importante di storia locale da cui è nato, grazie all’impegno dell'ex deportato Roberto Castellani, il gemellaggio Prato-Ebensee. Le scuole coinvolte sono le secondarie di primo grado Curzio Malaparte, Ser Lapo Mazzei e Carlo Alberto Dalla Chiesa dell'istituto Iva Pacetti. Il programma prevede alle 9:15 in piazza Santa Maria delle Carceri la deposizione della corona di alloro alla lapide in ricordo della deportazione, alle 9:30 la sfilata dei partecipanti fino a Palazzo Comunale.

Alle 10, dopo i saluti del Presidente del Consiglio Comunale Ilaria Santi e degli assessori Benedetta Squittieri e Mariagrazia Ciambellotti, interverrà Giancarlo Biagini, presidente dell’Associazine Nazionale Ex Deportati (ANED) di Prato. Al termine avrà luogo la proiezione del film "Voci dai lager", oltre ad un concerto delle scuole Ser Lapo Mazzei.

Una richiesta formale al Presidente della Repubblica affinché faccia rimuovere il mausoleo dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani realizzato ad Affile (Roma). E' questo il senso della lettera che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha indirizzato al capo dello Stato Sergio Mattarella. Nella missiva Rossi ha voluto rappresentare il suo sdegno per l'intitolazione di un monumento "a uno dei più feroci esponenti del fascismo, firmatario del Manifesto della razza e responsabile dell'uccisione di decine di migliaia di uomini, donne e bambini in Libia e in Etiopia". "Si tratta – ha scritto Rossi - di un atto gravemente offensivo per la storia della nostra Repubblica".

"Rodolfo Graziani – ha proseguito Rossi - è stato un criminale efferato, mai pentito e mai distaccato dalle sue convinzioni. L'ONU ha inserito il suo nominativo nella lista dei criminali di guerra per l'uso dei gas tossici e per l'autorizzazione ad effettuare bombardamenti sugli ospedali della Croce Rossa. Per questo, anche su mandato del Consiglio Regionale della Toscana, che ha approvato una mozione che impegna la Giunta ad adoperarsi in questo senso, le chiedo, in qualità di supremo garante della Costituzione fondata sui valori dell'antifascismo e della Resistenza, di adottare tutti i provvedimenti necessari affinché venga presto rimosso il mausoleo che il Comune di Affile ha dedicato al maresciallo Rodolfo Graziani, tra l'altro, in palese violazione nell'utilizzo dei finanziamenti pubblici". Nella sua missiva il presidente ha anche ricordato come contro questo atto l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani abbia sporto formale denuncia presso la Procura della Repubblica.

Il 21 settembre scorso si è tenuta la prima udienza del processo, nel quale alcuni Comuni toscani duramente colpiti dai crimini nazifascisti (S. Anna di Stazzema, Massa, Carrara e Montignoso) hanno chiesto di costituirsi parte civile.

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