Piazza Indipendenza, dopo la rivoluzione resta il degrado

I cittadini insorgono ancora dopo la riqualificazione dell'area che ha visto in estate l'allestimento di un bagno autopulente ed il trasferimento dei "molesti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 agosto 2016 14:16
Piazza Indipendenza, dopo la rivoluzione resta il degrado

Residenti arrabbiati, nonostante tutto. Palazzo Vecchio ha realizzato sulla piazza centralissima di Firenze un nuovo bagno pubblico autopulente ad ingresso 0,50 centesimi, ed il Quartiere 1 ha dato con "soddisfazione" la notizia di aver trasferito altrove i bivacchi "molesti". Tutto questo sembra non essere bastato a migliorare la situazione di vivibilità dell'area verde a pochi passi da San Marco e Santa Maria Novella.

Il Consigliere del Quartiere 1, Mauro Santoni e la Capogruppo Serena Jaff, insieme ai Consiglieri di Palazzo Vecchio Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e alla Consigliera Donella Verdi segnalano “In queste settimane il Comitato di Piazza Indipendenza è dovuto intervenire per evidenziare che le misure prese quest'estate dal Comune contro il degrado dello storico luogo si sono subito rivelate poco efficaci o comunque discontinue. Piazza Indipendenza libera da forme di degrado è quello che dovrebbe accadere ogni giorno e ci auguriamo non a giorni alterni perché ciò sarebbe una beffa e un totale fallimento senz'appello di un accordo che non avrebbe senso”.Proseguono i consiglieri “Eppure sull’argomento l’estate scorsa aveva per una volta fatto sentire la propria voce in modo sorprendentemente forte e chiaro anche il Quartiere1, amministrato dalla stessa maggioranza di Palazzo Vecchio: per il decoro urbano del Centro Storico venne perfino creata un’apposita commissione speciale, formata da 5 consigliere donne appartenenti ai partiti più variegati (PD, FI e l’allora SEL) le quali, riuscendo a superare le differenze ideologiche e politiche, iniziarono a produrre a turno mozioni per la riqualificazione di diverse aree e, fra queste, proprio anche Piazza Indipendenza.

Le mozioni furono poi tutte approvate dal Consiglio e l’operato della Commissione ebbe una grandissima eco sulla stampa, talmente grande che Palazzo Vecchio sembrò non gradire e il Quartiere soppresse la Commissione prima che potesse concludere il proprio operato”. “A distanza di un anno, le indicazioni contenute nella mozione di quella Commissione sembrano ancora non essere state recepite in modo adeguato, i residenti continuano a denunciare i continui episodi di degrado e il Consiglio di Quartiere 1 – per non infastidire ulteriormente – non si riunisce più dall’8 giugno scorso” concludono.

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