Periferia di Firenze, Le Piagge: propositi, problemi e segnalazioni

All'ombra del mito vale ancora l'esclamazione "Quanta bellezza!"?

Antonio
Antonio Lenoci
07 settembre 2015 13:23
Periferia di Firenze, Le Piagge: propositi, problemi e segnalazioni

L'attuale Giunta fiorentina del PD si è presentata all'elettorato con una promessa "Ripartiremo dalle periferie". Un termine "periferie", cambiato drasticamente con la nascita della Città Metropolitana, una nuova fascia urbana solo sulla carta o anche fisicamente? Cosa accade oggi all'ombra di quel Patrimonio dell'Umanità che tutti invidiano? Siamo andati lungo la via Pistoiese, in quell'area dove periodicamente partono alla volta di piazza della Signoria segnalazioni e richieste di intervento. Dalla voce dei protagonisti cerchiamo di capire quanto è stato fatto e se e quanto occorre ancora fare per "avvicinare le periferie" al centro della città.Il sindaco Dario Nardella ha recentemente dichiarato di essere "in discontinuità" con l'illustre successore Matteo Renzi soprattutto in merito all'attenzione rivolta fuori dal centro storico, verso quella periferia fiorentina che da anni invoca un occhio di riguardo e resta ai margini del dibattito sociale e politico. “Posso dire che c’è discontinuità - dichiara a Controradio il primo cittadino - che non è politica ma di concentrazione ed energie, sull’attenzione che vogliamo dare alle periferie, ai Quartieri ridando ai presidenti un ruolo centrale nella scelta degli indirizzi dell’amministrazione..

Posso anche dire che sulle azioni di fondo c’è una continuità oggettiva, sulle opere pubbliche, sulle strategie di gestione dei servizi quindi il rapporto tra pubblico e privato, sul lavoro dell’urbanistica visto che noi abbiamo completato il percorso dei volumi zero”. Si tratta per Nardella di "Un settore in cui dobbiamo impegnarci con grande attenzione e su cui, sinceramente, se devo muovermi una critica, è che non abbiamo fatto tutto quello che volevamo fare".Quale percezione ha la Giunta di quel che accade a Le Piagge? Rappresentante eccellente non solo dell'attuale amministrazione di Palazzo Vecchio, ma anche della passata gestione che lo ha visto Presidente del Quartiere 5 è Federico Gianassi, classe 1980.A che punto siamo con l'opera di riqualificazione delle periferie?"Ogni tre mesi c'è un incontro con i presidenti di Quartiere per condividere le problematiche, siano esse sociali, culturali, urbanistiche o relative alla sicurezza e valutare le priorità.

Si tratta di una regia necessaria, il sindaco ha voluto fare squadra con i presidenti, è un tema che deriva dagli obbiettivi di programma nei quali abbiamo inserito appunto il recupero delle periferie".La situazione a Le Piagge? "Molto spesso emergono le difficoltà, anche sulla cronaca cittadina, ma si tratta di un territorio ricchissimo in cui i cittadini sono molto impegnati in singole realtà sportive, sociali e culturali.

Cito il Firenze Ovest che grazie al calcio recupera tanti ragazzi. C'è la Comunità di Don Santoro che opera in quella zona. C'è ancora il Centro Commerciale presso la Coop che ha aiutato molto con l'arrivo dei negozi di vicinato".Ma la zona ha una identità, oppure nell'immaginario collettivo è vista come una serie di contenitori disomogenei in cui tutto può accadere? "E' una domanda che andrebbe fatta a chi ha progettato la costruzione delle Piagge oramai più di 40 anni fa.

Negli ultimi anni si è lavorato molto al recupero dei singoli condomini ed alla realizzazione dei centri di aggregazione sportiva e sociale. Nel corso degli anni si è messo mano, per fortuna, sia al recupero architettonico che al decoro, ma ancora oggi nel regolamento urbanistico abbiamo inserito indicazioni per ricomporre il tessuto urbanistico"Più semplice rapportarsi con i circoli, le associazioni sportive e le ludoteche che con Palazzo Vecchio? "C'è un po' questa sensazione di forte appartenenza con alcuni soggetti rappresentativi che fanno anche da presidio.

Questo è verissimo, ma mi rendo disponibile per un rapporto stretto e continuativo sempre in sintonia con la presidenza del quartiere e non certo in modo contrapposto".Recentemente ha assunto anche le deleghe alla Polizia Municipale e Sicurezza urbana? "Questo mi permette di lavorare anche sul presidio forte delle periferie e proprio nei prossimi giorni avrò degli incontri per fare il punto sulle situazioni critiche che meritano controllo e attenzione.

Una filosofia questa che punta a valorizzare chi ha un rapporto quotidiano con il territorio ed avendo fatto il Presidente so quanto è importante mantenere stretti i rapporti con l'associazionismo ad esempio. Non esiste una ricetta unica, tutti i luoghi sono diversi tra loro: c'è chi ha bisogno di lavorare sulle strade, chi sui giardini, chi sui contenitori dismessi, chi sulla sicurezza..".Incontri faccia a faccia con i cittadini? "In queste settimane sto facendo molti sopralluoghi con cittadini e Polizia Municipale per vedere di persona come stanno le cose ed ascoltare le esigenze dei cittadini, come deve fare un buon presidente di Quartiere: è solo sulla strada che ti accorgi di cosa serve davvero.

Con la presenza puntiamo anche a risolvere i problemi che ci sono da risolvere".I lettori di Nove possono scriverle direttamente? "Certamente alla mail assessore.gianassi@comune.fi.it  possono segnalarmi le problematiche e provvederemo ad effettuare dei sopralluoghi: io ho offerto la mia totale disponibilità".

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