Per le vacanze in Toscana uno su cinque sceglie l’ospitalità green

Wedding Tourism: oltre €380 mln il fatturato nel 2015 secondo i dati CST Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2016 20:14
Per le vacanze in Toscana uno su cinque sceglie l’ospitalità green

Anche per il 2016 l’agriturismo rappresenta una delle tipologie più gettonate dai turisti che decidono di trascorrere la loro vacanza in Toscana. Si riconferma insomma il trend già emerso nel 2015 e recentemente illustrato all’assessore al turismo Stefano Ciuoffo in occasione della conferenza annuale “"Turismo & Toscana. La nuova governance regionale del turismo". In termini di gradimento, soprattutto per i visitatori extraeuropei, continuano a vincere le sistemazioni di qualità: gli hotel a cinque stelle (che lo scorso anno hanno registrato l'11,8% di presenze in più) e i quattro stelle (con il 5,1%), seguiti dalle strutture agrituristiche (+4,4%), sostenute dall'aumento dei turisti esperienziali e dagli appassionati di enogastronomia, che accolgono il 19% di coloro che hanno deciso di trascorre una vacanza in Toscana. Ad andare per la maggiore è l’accoglienza in aziende che si trovano nei pressi del mare, meta preferita dagli italiani, ma anche delle città d'arte e dei borghi storici che incantano soprattutto gli stranieri, sempre attratti (anche in piena estate) dal fascino della storia e della cultura.

Ma vanno a gonfie vele anche le imprese che si rivolgono al turismo attivo (pari al 14%) e a quello che apprezza la buona tavola e le specialità locali (12), uno dei fattori di maggiore attrattività della Toscana. A tutto ciò si aggiunge quel 9 per cento di visitatori fan della campagna che sceglie di trascorrere la vacanza in ambiente rurale. “Nella percezione complessiva la Toscana è identificata come destinazione turistica di qualità, e questo risulta un fattore vincente”, ha spiegato Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica aggiungendo: “dove per 'qualità' non si intende la sola qualità degli alberghi, della ristorazione o degli altri servizi per l'ospitalità, ma un concetto molto più ampio, che attraversa tutti gli elementi che caratterizzano la regione.

Il turista guarda alla bellezza, ma anche alla sicurezza (un 'bisogno' nuovo e fortemente in crescita tra quelli segnalati dai turisti), guarda alla qualità ricettiva, ma anche alla qualità della vita.“Questi fattori di successo della Toscana contribuiscono a cementare la perfomance della nostra regione anche per il 2016”, commenta Andrea Landini, presidente di Terranostra Toscana, individuando anche nella qualità dell’offerta agrituristica un elemento di forza per il marketing territoriale. “La qualità agrituristica nelle strutture associate a Terranostra-Campagna Amica raggiunge punte di eccellenza”, ricorda Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana.

“In queste aziende infatti viene rispettata una carta dell’accoglienza e un disciplinare messo a punto da Campagna Amica che garantisce e tutela a pieno il consumatore”.

Oltre 380 milioni di euro di fatturato stimato per circa 7.000 eventi in un anno: è il valore economico del wedding tourism in Italia, secondo quanto emerso dai numeri di "Destination Weddings in Italy", la ricerca sul turismo dei matrimoni degli stranieri in Italia nel 2015, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze. “Negli ultimi anni in Italia si è registrata una crescita sostenuta del fenomeno del wedding tourism e i numeri del nostro studio lo confermano – spiega Alessandro Tortelli, direttore di CST Firenze, presentando l'indagine - Solo nel 2015 i matrimoni delle coppie di stranieri in località italiane hanno generato circa 334 mila arrivi e oltre 1,1 milioni di presenze.” Dopo aver presentato nel 2014 Destination Weddings in Tuscany, prima ricerca del genere sul mercato toscano, CST Firenze ha allargato la prospettiva del focus per analizzare l'intero fenomeno del wedding tourism in Italia nel 2015.

DWItaly: i dati principali della ricerca

Nel 2015 il mercato del wedding tourism in Italia ha generato 7.043 eventi, con una media di 53.998 euro di spesa ad evento, per un totale di 380,3 mln di euro di fatturato stimato. L'intero numero di eventi ha generato 333.823 arrivi e 1.145.683 presenze, con una media di 47 invitati ad evento. Ad essere coinvolti sono stati circa 52.600 operatori del settore: tra questi soprattutto wedding planner (circa 3.150, alcuni con sede all’estero), fotografi (7.300), floral designers (2.200), film-makers (1200) e 8200 locations. Le coppie di sposi sono arrivate da Regno Unito (26,4%), Usa (20,7%), Australia (8,4%), Irlanda (5,4%), Germania (4,9%), Canada (4,6%), Russia (3,3%), Francia (3,0%), Brasile (2,4%), e Svizzera (1,9%). Il matrimonio “classico” delle coppie straniere in Italia è stato celebrato in un Luxury Hotel, in estate e con rito religioso. Oltre al Luxury Hotels (30,8%) sono state scelte ville (26,5%), ristoranti (12,5%), strutture agrituristiche (7,9%) e castelli (6,5%).

Se il rito preferito è risultato quello religioso (34,4%), a seguire da vicino sono stati il civile (33,0%) e il simbolico (32,6%). La regione più ambita è stata la Toscana, che ha intercettato il 32,1% del mercato con un fatturato stimato di 122,7 mln di euro; a seguire Lombardia, (15,8%) con un fatturato di 59,3 mln di euro; subito dopo la Campania (14,4%) con un fatturato di 52,7 mln di euro; al quarto posto il Veneto (7,9%) con un fatturato di 29,2 mln di euro; infine il Lazio, (7,3%) con 30,8 mln di euro di fatturato. Negli ultimi anni anche altre regioni hanno iniziato a registrare una crescita significativa, come Puglia, Sicilia e Umbria: in particolare, la prima è richiesta per eventi con un elevato numero di invitati all’interno delle tipiche masserie, mentre la Sicilia per Luxury Hotels e Relais di destinazioni esclusive e di forte appeal sui mercati internazionali, quali Taormina e le isole degli arcipelaghi.

DWItaly: principali mercati stranieri

UK - E' il primo mercato del wedding tourism in Italia (26,4% di quota mercato) per 112,6 milioni di euro stimati di fatturato. Nel 2015 dal Regno Unito si sono registrati 104.948 arrivi per 308.546 presenze. La tipologia di evento è stata caratterizzata da matrimoni in villa (30,5%), in estate (61,8%), con rito civile (49,5%) e con una media di 56 invitati ad evento. Ciascun evento ha generato una spesa stimata di 60.648 euro.

USA - Secondo mercato del wedding tourism in Italia (20,7%) per 62,1milioni di euro di fatturato stimato. Dagli Stati Uniti sono stati registrati 54.607 arrivi per 292.691 presenze. L'evento tipo si è svolto in estate (44,4%) in un luxury hotel (36,1%), con rito simbolico (51,4%) ed una media di 38 invitati ad evento. Ciascun evento ha generato 42.671 euro di spesa.

Australia - Rappresenta l'8,4% del mercato per 28 milioni di euro con 24.502 arrivi e 142.357 presenze. L'evento tipo per le coppie australiane si è svolto in estate (78,3%) in un luxury hotel (49,7%), con rito civile (43,3%) e una media di 41 invitati ad evento. Ciascun evento ha prodotto una spesa di 47.180 euro.

Irlanda - Rappresenta il 5,4% del mercato per 20,4 milioni di euro di fatturato. Dall'Irlanda sono stati registrati 19941 arrivi per 48.059 presenze. L'evento tipo si è svolto in estate (40%) in un luxury hotel (42,1%), con rito religioso (78,9%) e con una media di 52 invitati. Ciascun evento ha generato una spesa di 53.290 euro.

Germania - E' il quinto mercato per importanza (4,9% di quota per 17,9 milioni di euro) con 15.639 arrivi per 41.288 presenze. La tipologia di evento che ha prevalso è stato quello con rito religioso (41,3%), in estate (61,5%), in villa (29,4%) con una media di 45 invitati. Ciascun evento ha prodotto una spesa di 52.050 euro.

Infine, meno frequenti ma con un impatto economico decisamente più elevato sono stati i mercati di India ed Emirati Arabi.

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