Pediatria in Toscana, Meyer al centro: ecco cosa cambia

Il nuovo modello è strutturato in modo da integrare tutte le competenze professionali e tecnologiche disponibili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2016 09:40
Pediatria in Toscana, Meyer al centro: ecco cosa cambia

 La Regione Toscana ha appena approvato la delibera che definisce il sistema di governo, coordinamento e programmazione di questo nuovo modello organizzativo destinato a ridefinire i percorsi regionali dell'assistenza pediatrica, puntando all'efficacia e all'efficienza. La nuova organizzazione della Rete pediatrica toscana l'ha illustrata l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti anche il direttore generale dell'AOU Meyer Alberto Zanobini, i direttori dei Dipartimenti materno infantili degli ospedali toscani, rappresentanti dei pediatri e dei medici di famiglia.

"Una sfida - dice l'assessore Stefania Saccardi - che coinvolge tanti professionisti toscani e l'ospedale pediatrico Meyer, a cui la legge regionale (n.84/2015) ha affidato il ruolo di governo operativo e coordinamento del network. Il modello "a rete", su cui la Regione ha deciso di investire, prevede lo sviluppo di un ospedale pediatrico regionale come centro di riferimento capace di dare risposte ai piccoli pazienti con patologie ad elevata complessità, ma al tempo stesso si propone di offrire ai bambini e alle loro famiglie le migliori cure nel luogo più vicino alla loro abitazione".

"Il Meyer - spiega Alberto Zanobini, direttore generale dell'AOU Meyer- intende offrire ai professionisti della Rete servizi e opportunità, rappresentare un crocevia, una casa comune per i pediatri toscani con le porte e le finestre aperte al cambiamento".

La rete pediatrica regionale

Il nuovo modello è strutturato in modo da integrare tutte le competenze professionali e tecnologiche disponibili all'interno del Servizio sanitario, per sfruttarne al massimo le potenzialità. L'obiettivo è quello di creare un sistema che, anche se dislocato su più sedi, è capace di operare in modo unitario, attraverso la continua collaborazione delle strutture operative già presenti e organizzate sul territorio. Insomma, una rete articolata, con al centro il Meyer, cui compete il coordinamento operativo, e intorno gli snodi costituiti dai Dipartimenti materno infantili, dalle specialistiche, dai pediatri sul territorio.

Un'organizzazione basata su un continuo processo di condivisione delle decisioni cliniche e un feedback costante tra il territorio e gli ospedali ai diversi livelli della rete pediatrica regionale. Questo, per garantire sempre le migliori cure disponibili e la presa in carico e assistenza più adeg uata al paziente pediatrico, nel luogo più vicino alla sua residenza, sia in ambito ospedaliero che territoriale, in forma coordinata.

Questi i princìpi fondamentali della riorganizzazione:

- centralità del piccolo paziente e della sua famiglia

- omogeneità e qualità dell'assistenza pediatrica sul territorio regionale

- snellezza operativa ed efficacia nell'azione sostenibilità del sistema

- rappresentatività dei vari soggetti della rete

- comunicazione organizzativa e informatizzazione della rete

- formazione continua per una uniforme risposta diagnostica, terapeutica e assistenziale pediatrica

- promozione della salute secondo protocolli condivisi.

Come funzionerà la governance della Rete affidata al Meyer. La Rete pediatrica regionale sarà governata secondo tre livelli: strategico, tecnico organizzativo e tecnico-scientifico.

Il Comitato Strategico è costituito dal direttore generale del Meyer, dai direttori generali delle altre aziende sanitarie regionali e dai direttori della programmazione delle tre Aree vaste ed è coordinato dal DG del Meyer. Il Comitato Strategico approva annualmente il documento di programmazione sottoscritto da tutti i direttori generali delle aziende sanitarie coinvolte e contiene gli obiettivi che dovranno essere recepiti nei documenti di programmazione di Area Vasta ed aziendali.

Il Comitato Tecnico Organizzativo è un organismo tecnico cui compete la predisposizione delle proposte di linee di indirizzo applicativo per la programmazione annuale della Rete da sottoporre al Comitato Strategico o su mandato dello stesso. Il Comitato rappresenta lo strumento operativo per il governo locale della rete e supporta il livello strategico per le attività di pianificazione, attuazione e monitoraggio.

La Consulta Tecnico scientifica promuove la qualità e sicurezza delle attività della Rete pediatrica, garantendo la costruzione e la condivisione dei protocolli operativi per garantire al meglio il bambino nella gestione complessiva della specifica problematica di salute e la proposta e lo sviluppo di percorsi formativi specifici. Ne fanno parte i professionisti delle aziende sanitarie regionali e della pediatria di famiglia, rappresentanti delle associazioni dei genitori. La Consulta ha il compito di proporre l'attivazione di gruppi di lavoro composti da professionisti con competenze specifiche rispetto ai temi ritenuti via via di interesse per la produzione di strumenti di governo clinico da sottoporre alla validazione della Consulta.

La popolazione pediatrica toscana (dati Istat 2016) è di 477.461 bambini/ragazzi: 148.750 nella fascia di età 0-4; 166.281 nella fascia 5-9; 162.430 nella fascia 10-14. Nel 2015 in tutta la Toscana sono stati 17.000 i ricoveri pediatrici e 210.000 gli accessi al pronto soccorso pediatrico.

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