Pediatri: il Codacons si sbaglia, in Toscana il premio va a chi non fa vaccinare

Oggi esposto dell'associazione di consumatori alla Corte dei Conti, alla Procura di Firenze e diffida all’Ordine dei medici. In realtà il sistema di incentivazione economica della Regione rischia di premiare i pediatri che non fanno vaccinare i propri piccoli pazienti

Nicola
Nicola Novelli
10 luglio 2017 20:21
Pediatri: il Codacons si sbaglia, in Toscana il premio va a chi non fa vaccinare

Stamani il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, con una nota ufficiale, ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura di Firenze, per accertare possibili fattispecie penalmente rilevanti nell’accordo siglato dalla Regione Toscana con la Federazione italiana medici pediatri per riconoscere premi in denaro ai medici che sottopongono tutti i propri pazienti alle vaccinazioni.

Sulla base dell'accordo, infatti, la Regione, per ogni atto vaccinale al medico, eroga un importo di 15 euro, ma il premio sale a 1.000 euro se si raggiunge una copertura vaccinale tra i propri assistiti maggiore del 95% per l’ esavalente; 1.000 euro per copertura maggiore del 95% per morbillo; 1.000 euro per copertura vaccinale tra gli assistiti femmine maggiore dell’ 80% per papilloma virus. Tali premi sono dimezzati se il raggiungimento è tra 92 e 95% per l’ esavalente, tra 71 e 80% per papilloma virus.

A parte il fatto che non si capisce perché l'attività e il tempo di un professionista non dovrebbero essere remunerati, sorprende che il Codacons abbia scoperto solo ora l'accordo siglato il 9 aprile 2015 a Palazzo Strozzi Sacrati dall'allora assessore al diritto alla salute Luigi Marroni e dal segretario toscano della Fimp, Paolo Biasci.

Ma sopratutto all'associazione di consumatori non hanno letto con attenzione le norme che regolano l'erogazione del premio in denaro sulla base del computo di assistiti vaccinati. Infatti dal calcolo della percentuali di vaccinati "non sono conteggiati i soggetti irreperibili e quelli che hanno firmato il consenso informato". Capito qual'è il rischio?

Che se un pediatra fa sottoscrivere al genitore che rifiuta di vaccinare il proprio figlio un modulo di consenso informato, sottrae l'assistito dal computo della percentuale dei vaccinati. Il possibile trucco matematico non è chiaro?

Proviamo a spiegare con un esempio. Prendete due pediatri che hanno lo stesso numero di assistiti: 1.000. Il primo convince a vaccinarsi 500 bambini. Non prende i € 1.000,00 di premio, perché non ha raggiunto la percentuale minima prevista. Il secondo fa sottoscrivere a 900 genitori che rifiutano di vaccinare i propri figli il modulo di consenso informato. Dei restanti 100 sottopone 95 al vaccino e prende il premio in denaro, anche se ha vaccinato meno di un quinto dei bambini che ha vaccinato il collega. Una maglia larga del sistema, che può provocare pericolosi effetti imprevisti.

E' sul rischio di un incentivo regionale a effetto rovesciato, a causa del classico trucchetto all'italiana, che dovrebbe concentrarsi l'attenzione del Codacons, come l'invito rivolto dalla stessa all’Ordine dei medici di Firenze a intervenire sulla questione. Per maggiore chiarezza trovate il testo integrale dell'accordo in formato .pdf, scaricabile in questa pagina.

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