Passerella sull'Arno: Isolotto in difficoltà, dubbi sull'eterno futuro

Il caldo non aiuta a studiare percorsi alternativi ed ancora una volta i cittadini si domandano cosa accadrà domani

Antonio
Antonio Lenoci
08 luglio 2015 17:36
Passerella sull'Arno: Isolotto in difficoltà, dubbi sull'eterno futuro

Da anni Firenze discute sulla Passerella dell'Isolotto, più volte chiusa per manutenzione con il rischio avanzato e ritirato del divieto di transito ai ciclomotori. Un ponte levatoio tra le Cascine ed il popoloso Quartiere 4 dell'Isolotto, nascosto da quell'argine grosso di leonardesca, et semper benevolens, concezione.Sono in tanti a percorrerla non solo il martedì di mercato, ma anche gli altri giorni: è usata come scorciatoia tra piazza Puccini ed il viale Talenti fin dove Firenze guarda a Scandicci.L'11 maggio 2015 il Comune di Firenze ha reso noto che: "Sono stati effettuati in questi giorni i rilievi sulla passerella dell’Isolotto, chiusa a fine aprile proprio per ulteriori indagini dello stato di manutenzione degli elementi portanti della struttura. Gli uffici tecnici della mobilità stanno predisponendo in questi giorni la soluzione progettuale per l’intervento.

Sarà effettuato un affidamento dei lavori in somma urgenza e si stima, salvo ulteriori imprevisti, di riaprire la passerella tra 50 giorni". E poi? Il tempo è scaduto.

"Non si passa più - scrive a Nove da Firenze una residente dell'Isolotto molto preoccupata - e se all'inizio poteva essere persino suggestivo cercare una alternativa, adesso, senza sapere cosa accadrà, ci sentiamo tagliati fuori". I ponti di Firenze, quelli nuovi soprattutto, non godono di ottima salute. Che fare? Si ripropone il dilemma. Abbattere e ricostruire? Quanto durerà l'ennesima riparazione? "Prima di pensare a nuovi ponti sull'Arno pensiamo a risanare definitivamente quello esistente ed istituiamo una navetta Isolotto-Cascine - lo chiedeva Tommaso grassi ad aprile - siamo stati in piazza dell'Isolotto a verificare sul posto e di persona lo stato della Passerella che da stamani è stata chiusa al passaggio di pedoni e ciclisti per motivi di stabilità e di tenuta: la profonda crepa visibile anche dalla riva non può che indurci a ritenere corretta la scelta precauzionale del Comune e a tutelare la cittadinanza ma richiamiamo l'amministrazione ad intervenire con tempestività per effettuare i necessari lavori di consolidamento, se sufficienti, o alla demolizione e ricostruzione, se verrà ritenuta l'unica strada percorribile, che da troppi anni vengono rinviati.

Non accettiamo che si pensi e si finanzi prima una nuova passerella più a valle, ad un chilometro di distanza, in corrispondenza dell'Argingrosso, certo utile a chi vorrà realizzare il nuovo campo da golf a 18 buche ma che rischia di far slittare in fondo alle priorità quella che è un'emergenza assoluta".

Queste le conclusioni di Grassi, Verdi e Trombi: "Il rischio di trovarsi costretti a chiudere la passerella era già conosciuto al Comune dal 2012, come confermato oggi in Consiglio comunale dalla Presidente Caterina Biti che è intervenuta sul tema, ma ci domandiamo perché non si è intervenuti prima? Mancanza di fondi? Possibile che la cittadinanza adesso debba subire questi disagi che sappiamo saranno pesanti solo perché quest'opera non garantiva l'adeguata visibilità al Sindaco che l'avesse finanziata?"

"Ma verrà riaperta veramente la Passerella delle Cascine? E' una domanda del 2005 che l'allora consigliere comunale Jacopo Bianchi si poneva davanti alle richieste dei residenti. "C'era già stata l'intenzione di sostituire l'attuale Passerella con un ponte nuovo ma con grossi errori di progettazione uno tra questi la forte pendenza pari al 14% quando la salita del ponte alla Vittoria ha solamente il 4% di difficoltà. La sovrintendenza bloccò, per molte volte, il progetto perché presentava sempre errori.

Temiamo adesso la scusa del nuovo Ponte per la Tranvia per buttare giù la "storica" Passerella delle Cascine, adducendo necessarie, ma costose, manutenzioni. Il sindaco Domenici ed i suoi fidati assessori insistono con una mobilità sempre più ingarbugliata e lenta acquisendo sempre più l'arrabbiatura dei cittadini che, giustamente, cercano di viaggiare su tragitti brevi che automaticamente sarebbero anche quelli meno inquinanti cosa che la sinistra cerca di non privilegiare come dimostrava di fare con un provvedimento, che imponeva la chiusura, dal mese di gennaio ai motorini anche portati a mano, poi ritirato anche grazie alle forti proteste del "Partito dei Motorini" - Simis e dei cittadini coinvolti".Attraversare un fiume.

Grosso problema. L'uomo se lo pone già da alcuni anni. A Firenze Leonardo Da Vinci è solo un ricordo.

In evidenza