Pasquetta con il sole e paesaggio invernale

A Firenze si rinnova la tradizione dello Scoppio del Carro: volo perfetto della colombina. Oltre 20 centimetri di neve fresca sulle piste: occasione da non perdere per gli sciatori all’Abetone, Doganaccia e Zeri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2015 20:49
Pasquetta con il sole e paesaggio invernale

E’ una Pasqua dal sapore invernale quella che si vive su tutta la montagna toscana. Dalla Lunigiana all’Amiata la neve è cominciata a scendere dal pomeriggio di sabato con un sensibile abbassamento delle temperature. Neve anche nella mattina di oggi, giorno di Pasqua. Previsto un miglioramento già nel pomeriggio e poi domani si affaccerà il sole, con l’aggiunta di oltre 20 centimetri di neve fresca sulle piste. Una vera occasione da non perder per un finale di stagione con condizioni ottime in tutte le località.

Con l'ingresso dei venti da Nord Nord-Est la neve infatti si mantiene perfetta anche alle quote più basse, Insomma una bella sciata a Pasqua e Pasquetta è possibile e non ha nulla da invidiare a quelle di piena stagione. Molti anche gli appuntamenti previsti per domani 6 aprile: All’Amiata gran finale di stagione con la “Pozza dei Pazzi”, attraversamento con ogni mezzo e stile di una pozza d’acqua. A Zeri ciaspolata e pranzo con prodotti tipici; all’Abetone “King of Pulicchio”, gara in cui vince chi arriva in fondo alla pista con più birra nel bicchiere, mentre il 12 aprile in Val di Luce si svolgeranno i “Friendly games”, giochi e iniziative per tutta la famiglia a favore di associazioni di volontariato. Per alcune stazioni domani 6 aprile segnerà la fine della stagione.

Dal 7 aprile impianti chiusi all’Amiata e al Casone di Profecchia in Garfagnana (già chiusa la stazione di Careggine). Gli impianti saranno invece ancora aperti all’Abetone, e nei fine settimana alla Doganaccia e a Zeri.Questa mattina in piazza Duomo si è svolta la storica rievocazione dello Scoppio del Carro, la piu antica tradizione popolare fiorentina che si tramanda ormai da oltre 9 secoli e vuol ripercorrere le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città. Alla storica rievocazione erano presenti il sindaco Dario Nardella, la presidente del consiglio comunale Caterina Biti, il presidente del Calcio Storico Michele Pierguidi e le autorità cittadine.

Il sindaco, come vuole la tradizione, ha partecipato con il Gonfalone al Corteo storico della Repubblica fiorentina partendo da piazza della Signoria dove ha ricevuto gli ‘onori’ dei bandierai degli Uffizi. La storia affida a Pazzino de’ Pazzi, al ritorno da una crociata nel 1099, le origini dello scoppio del carro. Fu Pazzino, infatti, a riportare alcune pietre focaie del sepolcro di Cristo con le quali poi a Firenze venivano illuminate le celebrazioni del sabato santo. In un secondo tempo la cerimonia venne spostata alla domenica e i fiorentini decisero di costruire un carro trionfale che ancora oggi è scortato fino in piazza Duomo dagli armigeri del Comune nei tipici costumi.

La forma attuale del carro risale al '600. Per tutto l'anno il ‘brindellone’ resta in un apposito deposito di via il Prato e il giorno di Pasqua arriva al Duomo trascinato da quattro buoi, ripuliti e agghindati per la festa. Quest'anno la colombina ha compiuto un volo perfetto, segno di buon augurio: il razzo, che ha la forma appunto di una colombina, è partito dall'altare della Cattedrale, ha acceso il carro di fuoco, detto Brindellone, posizionato tra Duomo e Battistero e poi, è tornata indietro.

Secondo la tradizione se la colombina riesce a rientrare ci saranno buoni raccolti. La rievocazione è stata seguita, come consueto, da fiorentini e turisti che hanno affollato piazza Duomo e le vie limitrofe e si è conclusa con la messa celebrata dal cardinale di Firenze Giuseppe Betori.

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