Padule di Fucecchio: mozione Pd chiede piano coordinato a comitato consultivo

In commissione Ambiente, audizione su valorizzazione e prospettive di sviluppo. Il testo, primo firmatario Enrico Sostegni, passa a maggioranza. Votano contro M5s e Sì. Fattori (Sì): “Il PD continua a disinteressarsi del futuro del Centro di Ricerca. Nessun impegno preciso e rischio di cedere a spinte disgregatrici”

Redazione Nove da Firenze
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13 dicembre 2017 09:12
Padule di Fucecchio: mozione Pd chiede piano coordinato a comitato consultivo

Firenze – Attivarsi affinché il comitato consultivo (avviato con delibera di Giunta del 5 dicembre 2016) possa “progettare e sviluppare un Piano coordinato che promuova azioni tese ad una valorizzazione turistica, ambientale e naturalistica dell’area del Padule e delle zone limitrofe”. È quanto chiede la mozione approvata martedì 12 dicembre, in commissione Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Stefano Baccelli (Pd).

L’atto, votato a maggioranza e su cui si sono espressi contrari Movimento 5 stelle e Sì-Toscana a sinistra, è giunto al termine di una lunga e partecipata audizione tra rappresentanti di enti e associazioni chiamati a confrontarsi sulle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla.

La mozione chiede inoltre alla Giunta “nelle more” del Piano coordinato, di “sostenere le progettualità in campo turistico, ambientale, naturalistico provenienti dal territorio e dagli Enti locali interessati, secondo gli strumenti più adeguati”.

In sede di discussione del documento, il vicepresidente della commissione Giacomo Giannarelli (M5s) e Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) hanno chiesto di rinviare l’atto alla seduta successiva (peraltro convocata per domani, mercoledì 13 dicembre), per approfondire i temi emersi nel corso dell’audizione. A detta dei due consiglieri, infatti, oltre ad una necessaria spinta affinché la Consulta – composta da una parte istituzionale (Regione e assessorati all’Ambiente e all’Agricoltura, Comuni interessati, Province di Lucca e Pistoia, Città Metropolitana di Firenze) e da un’ampia rappresentanza del mondo ambientalista, venatorio e agricolo – sia realmente tavolo di sintesi di interessi “potenzialmente confliggenti” da portare all’attenzione della Regione, sarebbe stato utile “menzionare” anche quello che è il “vero nodo della questione: la salvaguardia del Centro di ricerca di Fucecchio”, ha dichiarato Fattori.

È infatti imminente la chiusura della struttura a Castelmartini e la perdita di lavoro, il prossimo 31 dicembre, dei suoi due dipendenti, Alessio Bartolini e Enrico Zarri presenti all’audizione.

“Stamani in Commissione ambiente del Consiglio Regionale sono stati ascoltati, anche su nostra sollecitazione, vari esperti in rappresentanza del mondo ambientalista e del volontariato, oltre ai sindaci interessati ed altri rappresentanti istituzionali”, dichiara il capogruppo di Sì - Toscana a Sinistra Tommaso Fattori. “Purtroppo quello che avrebbe dovuto essere un momento di approfondimento risolutivo rispetto al futuro della riserva naturale del Padule di Fucecchio si è risolto in una forzatura del PD, che ha portato in aula una mozione non aperta ad emendamenti, confezionata prima delle audizioni, ma soprattutto inconcludente.

La mozione non contiene neppure una riga che eviti la cessazione delle attività del Centro. Eppure stiamo parlando di un’esperienza all’avanguardia che ha contribuito ad assicurare una qualificata gestione di questa preziosa e unica riserva naturale, garantendone la valorizzazione e conservazione, e producendo in tutti questi anni un importante lavoro di ricerca scientifica. Senza dimenticare che il Centro ha anche assicurato la piena fruibilità, per tanti studenti e visitatori, della più importante palude interna italiana”.“Finalità e obiettivi del Centro sono e restano validi, tutto può essere migliorato ma cedere alle spinte disgregatrici e a interessi particolari è una sconfitta per l’intera comunità toscana, dato che il Padule è un vero e proprio bene comune”.

Secondo quanto affermato da Enrico Sostegni e da Marco Niccolai (Pd), il testo introduce “condizioni di parità per tutti i soggetti”. “Sono molte le specificità e i temi che ruotano attorno al Padule di Fucecchio. Il Centro è uno di questi”, hanno ricordato evidenziando come il Consiglio abbia “più volte affrontato la questione” e sia “maturo il tempo per produrre un atto di indirizzo”.

All’audizione hanno partecipato numerosi sindaci (Ponte Buggianese, Altopascio, Cerreto Guidi, Larciano, Fucecchio), rappresentanti della Provincia di Pistoia, Atc Pistoia, Wwwf, Legambiente, Lipu, Italia Nostra, Cia, Fondazione Montanelli-Bassi, Associazione ‘Amici del Padule’, Federcaccia Toscana.

Da più parti è emersa chiara la necessità di “guardare in prospettiva”, anche “approfittando dei cambiamenti normativi” che hanno portato la Regione, a seguito del trasferimento delle funzioni (legge 22/2015), ad essere soggetto gestore delle riserve naturali. Superare la storia insomma, per avere una visione “non più legata a divisioni e interessi particolari”, ma proiettata verso la tutela di un’area da tutti riconosciuta “bene comune”.

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