Ordigno esploso: stabili le condizioni del sovrintendente di polizia ricoverato al CTO di Careggi

Il presidente dell’assemblea regionale Giani esprime vicinanza all’agente e alla famiglia. Miriam Amato (Alternativa Libera): “Inaccettabile qualsiasi forma di violenza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 2017 14:03
Ordigno esploso: stabili le condizioni del sovrintendente di polizia ricoverato al CTO di Careggi

Firenze– Il sovrintendente di polizia, ferito dallo scoppio di un ordigno ieri a Firenze, è ricoverato nella terapia intensiva del CTO dell’Ospedale di Careggi. Le condizioni sono stabili ed è sedato come normalmente avviene a seguito di interventi chirurgici. La prognosi rimane riservata per il completamento delle attività diagnostiche successive agli interventi eseguiti e al relativo percorso assistenziale. Ieri è stato operato per gravi lesioni da scoppio alla mano sinistra e all’occhio destro per il quale non è ancora possibile valutare una eventuale funzionalità.

“Ferma condanna ad ogni gesto di violenza e all’attacco che ha ferito l’agente a Firenze; a lui e alla sua famiglia vanno la solidarietà e la vicinanza dell’intera assemblea toscana”. Così Eugenio Giani che, alla ripresa dell’attività istituzionale nel palazzo del Pegaso, ha inteso esprimere la posizione di tutto il Consiglio regionale in merito ai gravi fatti accaduti a Firenze.

“Inaccettabile qualsiasi forma di violenza anche quand’è mascherata da falsa ideologia, il nuovo anno – commenta la consigliera di Alternativa Libera Miriam Amato – inizia con la tragedia in Turchia e i danni fisici permanenti per un uomo che stava assolvendo il suo dovere e a cui va tutta la mia solidarietà, anche se purtroppo non servirà a rendergli una vita nel pieno delle propria salute fisica. Non ci sono sufficienti parole, ma di sicuro l’unica cosa che posso ribadire è: “Vergognatevi” ed è riferita a tutti coloro che credono di poter cambiare il mondo per assoggettarlo al proprio punto di vista, considerato per chissà quale ragione più meritevole degli altri, privo di tolleranza e soprattutto di rispetto”.

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