Oggi la direzione regionale del Partito democratico toscano

Il dibattito continua domani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2018 23:55
Oggi la direzione regionale del Partito democratico toscano

(DIRE) Firenze, 15 mar. - Sull'apertura della reggenza agli orlandiani si incaglia il dibattito nella direzione regionale del Partito democratico toscano. Il voto sulla terna proposta dal segretario dimissionario, Dario Parrini, composta da Marco Recati, Leonardo Marras e Matteo Biffoni e' stato rinviato. I dem sono stati costretti ad aggiornare la loro riunione a domani alle 15, sempre alla Casa del popolo di Novoli, accanto alla sede toscana del partito, per un curioso inconveniente tecnico.

La sala del circolo dedicata alla riunione doveva essere sgombrata per l'esibizione serale di ballo liscio. Dominante, comunque, e' pure l'elemento politico: la volonta' di allargare alla minoranza che fa riferimento a livello nazionale ad Andrea Orlando la reggenza con l'inserimento di ulteriori nominativi. Il tema e' stato sollevato nel corso delle tre ore di confronto, soprattutto, dal sottosegretario, Antonello Giacomelli che ha suggerito alla platea due soluzioni: o l'inclusione della componente di minoranza nella reggenza o l'affidamento ad Antonio Mazzeo di una mini-reggenza in attesa di convocare l'assemblea regionale del partito.

Un'idea che ha solleticato molto il confronto interno, tanto che alle 20 il segretario dimissionario, Parrini e' stato costretto ad alzarsi in piedi per comunicare che erano ancora iscritti a parlare 13 componenti della direzione.

Anche per trovare con maggiore serenita' una soluzione, dunque, l'organismo dirigente del Pd su suggerimento dello stesso Parrini ha accettato un rinvio fino a domani pomeriggio. Dal canto suo, il neo senatore del Pd ribadisce la linea che e' stata impostata: "Le mie dimissioni non sono revocabili- evidenzia, in risposta a chi come la vice capogruppo del Pd in Regione, Monia Monni, aveva sollevato dei dubbi in merito-. Il rinvio e' motivato dal fatto che avevamo molte richieste a parlare e, data la delicatezza del momento, ci e' sembrato giusto che tutti potessero dire la loro sul voto del documento e, quindi, ci siamo aggiornati a tempi brevissimi per concludere gli interventi e assumere una decisione definitiva".

Tuttavia, il parlamentare pone l'accento su un dato nuovo: l'apertura alla minoranza. "Pareva non possibile prima della riunione il coinvolgimento delle minoranze nell'organismo collegiale. Mi pare si sia rivelata possibile, invece- prosegue-, e' un obiettivo che si puo' provare a raggiungere". Le 24 ore che ci separano dalla riunione di domani, rimarca, "devono servirci per cercare anche di raggiungere questo obiettivo che, come ho detto nella mia relazione, e' un obiettivo importante". L'auspicio e' che si possa sbloccare in fretta l'impasse, cosi' da consentire al Partito democratico "di essere in tempi molto rapidi pienamente operativo con una gestione nuova e di affrontare le prove che ci stanno davanti nelle prossime settimane a partire dalle amministrative e dalla riflessione che dovremo fare con tutti i nostri iscritti e militanti sulle ragioni della sconfitta elettorale e per far ripartire l'azione del partito con slancio ed efficacia".

(Cap/ Dire)

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