Occupazioni abusive: Firenze pronta a contrastarle

Giuffrida: “Continuare con decisione il contrasto alle occupazioni abusive”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2017 17:13
Occupazioni abusive: Firenze pronta a contrastarle

Un’analisi delle diverse occupazioni abusive, che sono in corso nell’area metropolitana fiorentina, è stata effettuata dal Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito stamani a Palazzo Medici Riccardi.Fase uno: ricognizione delle singole situazioni da parte di gruppo tecnico.Fase due: valutazione azioni da adottare. 

 “Una riunione di approfondimento che ho voluto condividere con il Comune di Firenze – ha spiegato il prefetto Alessio Giuffrida – sulle singole situazioni, sia dal punto di vista normativo che strutturale, anche allo scopo di appurare se sussistono rischi per l’incolumità sia delle persone occupanti sia di quelle che risiedono nelle zone limitrofe”. Si tratta di una serie di accertamenti che procederanno in modo graduale, caso per caso, a cui seguirà una seconda fase per la valutazione delle successive azioni da adottare .

“Dobbiamo rivedere tutti i percorsi perché non possiamo più tollerare le situazioni di illegalità” ha ribadito oggi Giuffrida. Negli ultimi due anni sono stati effettuate circa venticinque operazioni di sgombero. “Ritengo che si debba continuare con decisione il contrasto alle occupazioni abusive – ha aggiunto il prefetto – partendo da quelle potenzialmente più a rischio per la incolumità e la sicurezza pubblica”. Un gruppo tecnico specifico, composto da Vigili del Fuoco e Asl con il supporto delle forze di polizia, si occuperà di effettuare la ricognizione.

Al comitato di oggi erano presenti i vertici provinciali delle forze dell’ordine, l’assessore regionale Vittorio Bugli e gli assessori comunali Federico Gianassi e Sara Funaro.Intanto il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e il consigliere Mario Razzanelli prendono posizione sul tema: “Se il sindaco Nardella intende muoversi con determinazione per riaffermare il principio di legalità e di reciprocità, e cioè di aiutare soltanto chi ne ha effettivamente bisogno ed accetta le regole, ci troverà al suo fianco. Ma deve essere chiaro, per l’ultima occupazione della comunità di somali in via Spaventa come per le altre, che non ci può essere possibilità di dare aiuto a chi rifiuta le regole e si mette contro la legge”. 

“Non sono più accettabili alibi come la presenza di donne e minori – sottolineano i due esponenti del centrodestra –, le occupazioni non devono più essere tollerate. Il clima politico in città è teso come non lo era da molti anni, e in questo momento la logica di saldare la povertà dei migranti con la lotta politica di chi predica l’anarchia ed istiga ad occupare proprietà private è estremamente pericolosa. Un meccanismo da smontare immediatamente, senza se e senza ma”.“Occorre distinguere tra richiedenti asilo e chi fa delle occupazioni uno stile di vita, dando l’assalto a case private come fossero banche: si occupa e poi si provvede ad allacciare acqua, luce e gas.

Non ci sfugge certo che quello dell’immigrazione è un problema drammatico a livello nazionale – aggiungono Cellai e Razzanelli –, un problema che diventa ancor più arduo affrontare quando un sindaco PD, Nardella, afferma posizioni diverse dal presidente PD della Regione, Rossi, che vorrebbe smantellare i CIE”.I due consiglieri forzisti ricordano il sondaggio Eumetra Monterosa sull’immigrazione a Firenze commissionato da Razzanelli a settembre 2016. “I dati di quel sondaggio oggi andrebbero accresciuti di un buon 5% secondo Renato Mennheimer – afferma Razzanelli –.

Ma già a settembre scorso, prima degli ultimi odiosi attentati, il 71% degli intervistati pensava che fosse giusto accettare solo i profughi e respingere gli immigrati per motivi economici o respingere tutti perché non possiamo accoglierne più. Il 53% pensava che gli immigrati rappresentino una minaccia per la nostra cultura e che i senza lavoro possano essere facilmente reclutati dalle organizzazioni terroristiche”.“Serve un cambiamento netto nelle politiche sull’immigrazione – concludono Cellai e Razzanelli –.

L’accoglienza a tutti i costi ha dimostrato di essere impraticabile e pericolosa. Solo quando si capirà che è aiutando le popolazioni nei loro paesi d’origine che si può concretamente aggredire il problema le cose cominceranno a cambiare. Intanto, però, tolleranza zero con chi pensa di poter usare la nostra Nazione e la nostra città come un bancomat”.

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