Nuovo aeroporto di Peretola: 142 prescrizioni per la tutela del territorio

Biffoni: "Abbiamo fatto un lavoro serio e qualificato". Claudio Borghi Aquilini (Lega Nord): “Regione Toscana come le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo”. Il sindaco Fossi "Sembra che abbiano vinto tutti, noi aspettiamo di leggere il documento". Martinelli e Pillozzi (Sinistra Italiana): “I favorevoli hanno poco da festeggiare: con la conferma delle prescrizioni siamo punto e a capo”. Amato (AL): “Si tratta di un’opera ad elevato impatto ambientale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2017 08:54
Nuovo aeroporto di Peretola: 142 prescrizioni per la tutela del territorio

Firenze– Continua il dibattito in merito ai nuovi documenti emersi su Peretola. La riconferma integrale dell’intero quadro prescrittivo di cui al parere 2335 del 2016, con e 142 prescrizioni, è la sostanza della nuova disciplina di VIA, esito del parere integrativo della Commissione tecnica del ministero dell'Ambiente sullo sviluppo dell'aeroporto Vespucci a Firenze

"Lavorando seriamente si ottengono risultati concreti. E nelle 142 prescrizioni ci sono tutte le osservazioni presentate dal Comune di Prato e dal Tavolo tecnico e politico del comitato di garanzia per l'impatto ambientale del nuovo aeroporto di Firenze che ha approfondito attentamente il progetto di ampliamento contestando nei fatti ciò che non ci convinceva per la tutela del territorio". Il sindaco Matteo Biffoni ricorda come i Comuni interessati dal nuovo aeroporto abbiano portato avanti un tavolo di lavoro a garanzia dell'impatto del progetto sul fronte ambientale, presentando osservazioni puntuali che il ministero aveva fatto sue e che si ritrovano tra le prescrizioni alla Via. "Non sono mai stato contrario a prescindere allo sviluppo infrastrutturale della regione - ribadisce Biffoni -, ma sicuramente le prescrizioni manifestano che l'impatto di quest'opera è notevole e che un intervento di questa portata si fa solo se ce ne sono le condizioni.

Avevamo ragione noi a lavorare nella direzione costruttiva di mettere nero su bianco osservazioni puntuali, invece di fare soltanto inutili proclami. Adesso viste le prescrizioni dovranno essere sciolte le criticità segnalate prima di procedere con i lavori"

"Finalmente cade la maschera del Sindaco Biffoni il quale si è sempre dichiarato contrario all'opera insieme a tutto il PD di Prato, infatti oggi ha dichiarato "Non sono mai stato contrario a prescindere allo sviluppo infrastrutturale della regione" che in altre parole vuol dire sono d'accordo alla realizzazione del nuovo aeroporto di Firenze basta che a Prato arrivino delle compensazioni ambientali o qualche grande opera finanziata dal ministero o dalla regione -ribattono i consiglieri del Gruppo consiliare M5S Prato Capasso, La Vita, Verdolini- Il M5S ha sempre contestato la poca serietà dell'azione politica del Sindaco di Prato che oggi esulta perché, a suo avviso, nelle 142 prescrizioni alla VIA vengono riportate anche le osservazioni del tavolo tecnico-politico dei sindaci della Piana.

Il M5S invece ad ogni livello istituzionale ha sempre richiesto forti azioni di contrasto all'opera e politiche alternative per il rilancio infrastrutturale della Regione Toscana, in primis il miglioramento dei collegamenti veloci da Pisa a Firenze. Dalle dichiarazioni del sindaco Biffoni si evince solo che il PD ormai non è più credibile".

"Ai soliti politici locali, da sempre favorevoli alla realizzazione del nuovo scalo aeroportuale, che sbandierano questa decisione come una loro vittoria (in primis il Sindaco di Firenze), vogliamo far notare che hanno ben poco da festeggiare di fronte a 142 prescrizioni molto impegnative da ottemperare - intervengono Andrea Martinelli, Sinistra Italiana Prato, e Serena Pillozzi, Sinistra Italiana Firenze- Sinistra Italiana, nel ribadire la piena contrarietà a questa impattante infrastruttura ritiene inconcepibile che una Commissione tecnica ministeriale possa esprimere parere favorevole ad una VIA, accompagnandola da una mole di prescrizioni talmente imponente da confermare l’insostenibilità concreta dell’opera rispetto al territorio e l’ambiente in cui verrebbe calata".

"La conferma della Via per l'aeroporto di Firenze è un'ottima notizia per la città e per tutto il territorio. La politica adesso non perda tempo e proceda in fretta nella direzione della costruzione della nuova pista". Così il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commenta la conferma della Via per l'aeroporto di Peretola arrivata dal Ministero dell'Ambiente. "Il nostro auspicio - prosegue Stella - è che la conferma del giudizio di compatibilità della nuova pista e delle prescrizioni a suo tempo emanate dalla Commissione Via, sgomberino il campo dalle polemiche e mettano finalmente a tacere tutti coloro che si sono battuti contro lo sviluppo di Peretola". "Firenze e la Toscana - osserva il vicepresidente dell'Assemblea regionale - hanno bisogno di uno scalo internazionale, efficiente e adeguato alle loro potenzialità.

Un aeroporto con una pista lunga 2.400 metri sarà un sicuro volano di rilancio dell'economia fiorentina, capace di attrarre investimenti e aumentare i posti di lavoro. Un Amerigo Vespucci al passo con i tempi e rinnovato potrà far restare l'area fiorentina e la Toscana tra le grandi aree urbane d'Europa. Si faccia presto, dunque, dopo decenni di inerzia e di sterili chiacchiere politiche".

"In questi giorni si assiste ad un balletto strano e a tratti divertente se non si parlasse di una questione importante relativa ad un'opera che ha un impatto notevole sul territorio, sulla vita dei cittadini e sulla nostra comunità. A leggere i commenti al parere della Commissione tecnica del Ministero, sembra infatti che abbiano vinto tutti." E' quanto dichiarato dal sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi. "Noi, senza nascondere mai le nostre perplessità, abbiamo sempre espresso contrarietà a questa opera, ma siamo sempre stati disponibili a sedersi intorno ad un tavolo per confrontarci con tutte le parti coinvolte, perché è così che le istituzioni devono fare: contestare con no a priori non serve a nessuno ed è controproducente all'attività stessa di ogni amministrazione.

Un confronto costruttivo - spiega Fossi - con chi la pensa diversamente ha portato in questi anni a sviluppare un lavoro molto serio e articolato attraverso un tavolo tecnico che ha permesso di produrre tutta una serie di osservazioni che sono inserite nelle prescrizioni che fanno parte del procedimento di VIA. Ci viene quindi riconosciuto un lavoro che abbiamo fatto e che ha confermato tutte le preoccupazioni che già erano emerse dal punto di vista dell'impatto ambientale, urbanistico, delle viabilità e dell'assetto idrogeologico.

Aspettiamo dunque - conclude Fossi - di leggere approfonditamente il documento per dare una valutazione definitiva sapendo che al primo posto noi abbiamo sempre messo e continueremo a mettere la salvaguardia della salute dei cittadini e dell'ambiente."

“La Commissione di Via ha confermato tutti i nostri dubbi sull'opera, con 142 prescrizioni, un’enormità, di fatto bocciando il progetto”. E’ quanto afferma Miriam Amato, consigliera comunale di Alternativa Libera, che ricorda: “Più volte insieme ai comitati abbiamo denunciato l’insostenibilità dell’opera, sia dal punto di vista ambientale che sanitario, così come gli enormi costi non solo economici ma anche sociali. Adesso la Commissione di Via che ha dato l’ok al progetto a condizione di enormi interventi sul territorio, conferma tutti i nostri timori e critiche.

Si trattava evidentemente di osservazioni serie e ponderate"."Non dimentichiamo che già in passato - ricorda la consigliera - quando sono state stabilite delle prescrizioni, queste non sono state rispettate, ed oggi insistere su quest'opera aggrappandosi alle prescrizioni è inaccettabile". Per questo la consigliera chiede “di ripensare lo sviluppo di tutta l'area e di non realizzare un’opera che piace solo ai poteri forti, ignorando i residenti e le amministrazioni locali, contrarie all’opera” conclude Amato.

Il decreto decisorio del presidente della Repubblica del 2012 sul ricorso proposto da Aeroporto di Firenze contro il decreto di Via (Valutazione d’impatto ambientale) 676 del 2003, “non risulta pervenuto alla Regione”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, rispondendo all’interrogazione presentata dal portavoce dell’opposizione, Claudio Borghi (Lega nord) sul progetto di ampliamento dell’Aeroporto di Firenze Peretola, “in particolare in merito al rigetto da parte del Presidente della Repubblica del ricorso presentato da AdF nei confronti del Decreto di VIA 676/2003 del Ministero dell’Ambiente e al mancato rispetto delle relative prescrizioni nell’ultimo master plan redatto da Toscana Aeroporti SpACeccarelli ha rilevato come “non sia stato necessario effettuare alcuna verifica di ottemperanza in relazione alle prescrizioni dettate nel decreto”.

Secondo quanto spiegato, l’aeroporto di Firenze è “già stato oggetto di due precedenti procedimenti di compatibilità ambientale di competenza statale”. L’assessore ha poi informato che il ministero dell’Ambiente ha reso noto che la commissione tecnica Via ha emanato il parere integrativo per il progetto del nuovo Master Plan 2014-2029. “Con questo atto – ha spiegato – la commissione ha ribadito l’intero quadro prescrittivo”. Quindi il giudizio di compatibilità già espresso risulta “non variato”.

L’iter tecnico del progetto “si conclude positivamente. Seguirà la fase della redazione del decreto di compatibilità ambientale, a firma del ministro Galletti, con il decreto del ministero dei Beni culturali”, ha detto ancora confermando quanto già espresso nel corso della comunicazione resa in Consiglio lo scorso 10 ottobre: “Eravamo e restiamo in attesa del definitivo decreto ministeriale”. L’assessore ha infine ricordato che la Giunta “ha già espresso parere favorevole al progetto di ampliamento a tre corsie dell’autostrada A11 tra Firenze e Pistoia, che comprende un nuovo assetto del nodo viario di Peretola”.

È quindi opportuno, secondo Ceccarelli, “proseguire all’adeguamento delle infrastrutture dell’aeroporto e della A11”, considerate “strategiche della programmazione regionale, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio”.

“L’Assessore Ceccarelli ammette candidamente che la Regione si è persa per cinque anni (dal 2012) il decreto con il quale il Capo dello Stato bocciava il ricorso della società Aeroporto di Firenze presentato nel 2003 contro la VIA del Ministero dell’Ambiente relativa al proprio master plan dell’epoca. Ma i comuni Cittadini a cui arriva una multa possono accampare la scusa di non averla vista per non pagare?” Così commenta a margine della seduta il Consigliere regionale toscano e responsabile economico della Lega Nord, Claudio Borghi Aquilini, che prosegue: “Non meno assurdo è giustificare l’ignoranza della Regione (all’epoca azionista di maggioranza di AdF) rispetto all’esito del ricorso, affermando che il progetto 2000-2010 non è stato realizzato: ricordo che quanto contenuto nel decreto di VIA del 2003 non era un optional, bensì andava fatto per mettere a norma l’Aeroporto fiorentino, che ha visto un incremento di quasi il 100% dei passeggeri senza che vi si sia fatto fronte con le necessarie misure di mitigazione e adeguamento.

Così, mentre si favoleggia di progetti faraonici che non servono a nulla, lo scalo fiorentino è tale e quale a quello di vent’anni fa, salvo qualche modifica alla testata nord della pista, che non si sa a quale progetto faccia riferimento e quale autorizzazione abbia avuto. Ci chiediamo - continua il Consigliere Borghi - se per questa Giunta e per la maggioranza che l’appoggia contino veramente così tanto di più gli affari di un unico soggetto ricco e potente (per il quale la Toscana è niente più che un fazzoletto di terra), amico di Renzi, rispetto alle esigenze di 3 milioni e mezzo di persone che il Partito Democratico considera evidentemente piccoli sudditi.

Non possiamo non denunciare l’incompetenza, l’assenza di logica nella gestione della cosa pubblica e, in particolare, del denaro di tutti i Toscani, che continuano a veder passare sulle proprie teste decisioni inconcepibili condite da abbondanti prese in giro, come quella di cassare un progetto valido e approvato dal Ministero per farne un altro inutile, dannoso e che costa (almeno) dieci volte di più... Dalla prossima primavera - conclude l’esponente leghista - se la Lega avrà la responsabilità di governare il Paese, si tornerà finalmente a un mondo di normalità e di buon senso; nel frattempo continueremo a indagare su questa allarmante vicenda.”

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