Niccolò Ciatti: processo prima della scarcerazione dell’imputato nell’omicidio

Sì unanime del Consiglio regionale a una mozione, primo firmatario Francesco Torselli (FdI) che impegna la Giunta a sollecitare le autorità spagnole ad accelerare

Redazione Nove da Firenze
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27 gennaio 2021 22:11
Niccolò Ciatti: processo prima della scarcerazione dell’imputato nell’omicidio

Firenze – La Regione Toscana si impegnerà a chiedere giustizia per Niccolò Ciatti. La prevede una mozione, “in merito alla richiesta della famiglia di Niccolò Ciatti affinché il processo in Spagna riguardante il figlio giunga a conclusione prima della scarcerazione dell’imputato”, che è stata approvata dall’aula questa mattina con voto favorevole all’unanimità.

L’atto, che vede come primo firmatario Francesco Torselli (FdI), impegna infatti il presidente e la Giunta regionale a sollecitare le autorità spagnole “affinché il processo che vede quale principale imputato Rassoul Bissoultanov si concluda prima della scadenza dei termini di carcerazione preventiva dello stesso cittadino ceceno, ossia entro agosto 2021”. Impegna inoltre “ad adoperarsi presso le autorità competenti italiane e spagnole per significare loro la legittima e condivisibile preoccupazione della famiglia di Niccolò Ciatti”, ossia che, qualora terminasse la carcerazione preventiva, il cittadino ceceno possa diventare latitante e far perdere le proprie tracce; e, infine, “a fare tutto quanto in suo potere per sostenere la richiesta di verità e giustizia in merito all’omicidio di Niccolò”.

Torselli ha ricordato in Aula come il pestaggio senza motivo di Niccolò, 22enne in vacanza a Lloret de Mar, in una discoteca ad opera di un gruppo di cittadini ceceni “si configuri come un omicidio perché il principale imputato, atleta esperto di arti marziali, ha sferrato deliberatamente colpi che sapeva potevano essere mortali” e ha chiesto che “tutte le istituzioni siano a fianco della famiglia di Niccolò”.

Fausto Merlotti (Pd) ha sottolineato come “le istituzioni fin da subito siano state vicino alla famiglia”, e come adesso “la loro presenza attenta e il loro impegno possano contribuire a garantire giustizia in una vicenda che ha visto comportarsi le autorità e le forze dell’ordine spagnole con una superficialità e in modi che qui in Italia non sarebbero stati possibili”.

“L’Assemblea deve assolutamente dare sostegno e pretendere che ci sia giustizia per Niccolò Ciatti, ma limitarsi a questo” ha replicato Giovanni Galli (Lega). “Non tiriamo in mezzo la giustizia spagnola perché anche in Italia accadono ingiustizie. Quando è morto il mio Niccolò – ha ricordato -, le persone responsabili sono state condannate, hanno fatto ricorso in appello, e alla fine è arrivata la prescrizione”.

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