Natale: perché non introdurre la giornata degli sconti in Toscana?

Saldi invernali: confermata la data del 5 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2015 17:43
Natale: perché non introdurre la giornata degli sconti in Toscana?

Quello del 2015 sarà sicuramente un Natale diverso, complice una crisi che non vuole passare e un futuro che parla ancora di sacrifici. Ma sarà anche un Natale che non rinuncerà alla voglia di stare insieme, di condividere e, come sempre, di riunirsi intorno a un tavolo che si vestirà a festa nonostante tutto. Ci saranno la tovaglia delle grandi occasioni, i piatti del servizio buono, le ricette sfiziose e naturalmente, il buon vino servito in bicchieri più scintillanti che mai.

Mentre negli Stati Uniti e in Gran Bretagna anche quest’anno si è celebrato il consueto “Black Friday” con sconti eccezionali nei negozi per gli acquisti di Natale, nel nostro paese i consumi legati alle festività natalizie hanno subito negli anni della crisi economica una abnorme contrazione pari a -8,2 miliardi di euro. Anche le famiglie della regione sono state costrette a tagliare le spese legate al Natale, riducendo fortemente i consumi in tutti i settori, dai regali agli addobbi per la casa.

Il Codacons rivolge un appello alla Regione Toscana affinché vengano istituite in regione iniziative analoghe a sostegno del commercio e delle famiglie: “Chiediamo alla Regione di introdurre anche in Toscana il “Black Friday” per venerdì 11 dicembre, ossia una giornata di offerte speciali e super-sconti nei negozi, come forma di sostegno al commercio locale e alle famiglie – spiega il Presidente Carlo Rienzi – In tal modo si consentirà ai cittadini di acquistare regali e altri beni tipici del Natale senza svuotare il portafogli, aiutando il settore del commercio al dettaglio attraverso un valido e forte incentivo ai consumi“.

Niente sconti al momento sino al 5 gennaio 2016 per l’inizio dei Saldi invernali: “Per fortuna è fallito il colpo di mano tentato, last minute, dai rappresentanti della Grande Distribuzione organizzata, che volevano anticipare al 2 Gennaio l’inizio delle vendite straordinarie, modificando l’accordo del 2011 con cui era stata individuata come data unica quella del giorno antecedente la festività dell’Epifania.” commenta Franco Frandi Presidente Fismo Confesercenti Firenze che rappresenta, in associazione, le piccole imprese moda al dettaglio. “In questi giorni, continua Frandi, “avevo ricevuto tantissime telefonate, messaggi, sms da colleghi che mi chiedevano chiarimenti sulla vicenda e che imprecavano di fronte alla possibile ipotesi di un ulteriore, ennesimo anticipo temporale dei saldi invernali.” “Per fortuna alla fine è prevalso il buon senso; noi d’altronde non ci stancheremo mai di ripeterlo: per le imprese del settore già esiste la possibilità di effettuare 10 mesi all’anno le cosiddette “vendite promozionali”: i saldi, in questo contesto, hanno un senso solo se avvengono in un determinato periodo della stagione” “Dopo gli anni della crisi, con perdite di fatturato anche a doppia cifra, conclude Frandi, il settore si sta lentamente riprendendo, quest’anno, “complice” anche il primo freddo invernale le vendite stanno andando anche abbastanza bene, sarebbe stato un vero peccato mortificare questi progressi con scelte scellerate sull’inizio delle vendite straordinarie.”

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