Musei Civici di Firenze, sciopero e presidio a Palazzo Vecchio

USB: "Ancora una volta c'è bisogno di una mobilitazione per far ascoltare la propria voce"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2015 19:52
Musei Civici di Firenze, sciopero e presidio a Palazzo Vecchio

Domenica 1 Febbraio 2015 i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto dei Musei Civici Fiorentini scioperano e manifestano: "l'Amministrazione comunale, in qualità di committente di appalto si rifiuta di inserire nel nuovo bando di gara clausola sociale e tipologia contrattuale di riferimento. Due elementi fondamentali per garantire stabilità e dignità a lavoratori che portano avanti servizi dell'amministrazione già da anni" spiega il Sindacato di Base.

"Sembra proprio la trama di un film (horror) già visto: nonostante le precise richieste del sindacato, l'amministrazione pubblica non inserisce nel capitolato di appalto né la clausola sociale né il CCNL di riferimento, determinando in questo modo il peggioramento delle condizioni economiche e normative dei lavoratori coinvolti. Ci riferiamo ovviamente alla vicenda delle biblioteche fiorentine (che solo in queste ore, dopo un lungo e faticoso confronto tra sindacato e società appaltatrici, ha trovato una sua conclusione) e alla possibilità concreta che quella storia, mutatis mutandis, potrebbe essere vissuta nuovamente dagli oltre cento lavoratori che nei musei civici fiorentini svolgono i servizi di guardiaroba, guardiasala e assistenza alla visita.

La domanda sorge spontanea: ma come é possibile che il Comune di Firenze nella predisposizione dei capitolati di appalto non abbia imparato nulla dagli e/orrori della precedente amministrazione?" la Filcams CGIL di Firenze organizza per venerdì 30 gennaio una conferenza in Borgo de' Greci.Ancora USB: "Ma l'Amministrazione Comunale non impara dal passato, nonostante le grandi difficoltà degli ultimi due passaggi di appalto, Informazioni turistiche prima e Servizi bibliotecari e archivistici poi, in cui i lavoratori hanno visto un notevole peggioramento delle condizioni contrattuali, si continuano a perpetrare gli stessi errori.

Queste vicende raccontano una storia che ha poco di nascosto: esternalizzazione dei servizi vuol dire lavarsi le mani delle sorti dei lavoratori.

Nonostante le promesse che si ascoltano ad ogni cambio di appalto dei politici di turno- 'la prossima volta faremo meglio' - ci ritroviamo sempre a stringere un pugno di mosche in mano, purtroppo a ben guardare, quel pugno di mosche sono i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Per questo motivo, per le continue bugie, per le promesse non mantenute, domenica al fianco dei colleghi e delle colleghe dei Musei del Comune di Firenze, hanno deciso di scioperare e manifestare anche i colleghi e le colleghe delle Informazioni turistiche, che hanno indetto uno sciopero in solidarietà e per rimarcare con forza la gravità della scelta operata dal Comune di Firenze di omettere nel bando di gara ogni forma di garanzia occupazionale, di difesa della professionalità e del corretto livello retributivo.

Al loro fianco, scendono in piazza anche i colleghi e le colleghe delle Biblioteche e dell'Archivio: non è stato possibile indire uno sciopero perché i servizi che coprono la domenica non sono in funzione, ma anche loro, con una vertenza ancora calda, che li ha visti estremamente penalizzati, vogliono solidarizzare, ma anche cogliere l'occasione per dire ancora una volta che le cose così non vanno bene"

In evidenza