Multinazionali a Firenze: offrono lavoro e finanziano progetti

Curare i rapporti con le grandi Economie mondiali del mercato globale per garantire un futuro locale

Antonio
Antonio Lenoci
27 giugno 2016 18:06
Multinazionali a Firenze: offrono lavoro e finanziano progetti

Sono 17 le multinazionali presenti nell'Area Metropolitana di Firenze che il 16 settembre del 2014 a Palazzo Vecchio hanno dato vita al primo vertice del Consiglio delle Grandi aziende fiorentine. Una rete necessaria ed imprescindibile o più semplicemente una fortunata intuizione? Cosa significa mettere allo stesso tavolo e far confrontare le più grandi potenze economiche che creano posti di lavoro, movimentano i flussi di operatori e buyer, alimentando così l'indotto? All'indomani delle crepe formatesi nell'Unione Europea con il Referendum sulla Brexit diamo uno sguardo ai nomi che compongono lo scacchiere economico territoriale: Corporation America, Colorobia, Elen, Eli Lily, Ferragamo, Ge Oil & Gas- Nuovo Pignone, Gilbarco, Gucci, Intesa San Paolo, Kme (Engineering Copper Solutions), Menarini, Sammontana, Savino Del Bene, Starhotel, Thales.Corporation America è in quota azionaria di Toscana Aeroporti e si occupa di logistica e trasporti, stesso settore della Savino Del Bene, operatore di riferimento in Toscana.

Colorobbia da Montelupo Fiorentino ha prodotto per anni materie prime per l'industria della ceramica. Sempre di materie prime, ed estrazione in particolare, si occupa Kme che apparteneva storicamente al gruppo SMI-Europa Metalli con sede a palazzo della Gherardesca, lo stabilimento di San Marcello Pistoiese è stato il primo. ICT - El.En. S.p.a. nasce nel 1981 a Firenze dall'iniziativa di un professore universitario e di un suo allievo, oggi capofila di un gruppo di aziende della produzione di sistemi laser per la medicina, l’industria e la conservazione del patrimonio storico artistico.

Sesa/Var Group è il gruppo IT, nato 40 anni fa a Empoli, leader del mercato italiano di servizi tecnologici con 750 dipendenti fattura circa 200 milioni l'anno. Eli Lilly opera nel settore farmaceuticed ha sede a Sesto Fiorentino, mentre Menarini è a Firenze e fa capo alla famiglia Aleotti. Ferragamo è una impresa fondata nel dopoguerra da un calzolaio di origine siciliana, ha un campionario vasto ed altamente competitivo, il suo nome è legato a numerose sponsorizzazioni sul territorio. Sempre nella Moda spicca la griffe di Gucci, con omonimo Museo fronte Palazzo Vecchio.

Finmeccanica è presente a Firenze attraverso lo stabilimento Selex, meccanica di precisione per sistemi di puntamento e d'arma. Thales è invece la Finmeccanica francese con tradizione bellica delle officine Galileo, che opera a Roma, Firenze, Chieti e Milano. Ge Oil & Gas è erede del Nuovo Pignone già evoluzione dell'originaria Pignone, negli anni '50 fu salvata dall'intercessione del sindaco Democristiano Giorgio La Pira. Gilbarco, acquistata dalla Veeder-Root, produce sistemi di controllo per pompe di benzina, in Italia il cliente di spicco è Q8.

Intesa Sanpaolo ha nel know how la tradizione dei rapporti sul territorio della Cassa di Risparmio Firenze. Sammontana è la località tra Empoli e Montelupo sede della latteria Bagnoli, dove nacque l'industria del gelato all'italiana. Starhotels opera nel settore ricettivo come catena alberghiera di rinomato prestigio. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha selezionato le aziende sulla base del fatturato, del numero dei dipendenti e della sede legale e operativa, ha concordato con i rappresentanti delle stesse incontri almeno due volte l’anno in modo da “sviluppare progetti e attrarre ulteriori investimenti”.

Progetti ed investimenti, le parole chiave per Palazzo Vecchio. Sono aziende che fatturano il 15% del PIL italiano e per Leonardo Bassilichi presidente della Camera di Commercio la parola d'ordine è anche l'alternanza Scuola-Lavoro poiché la Formazione è diventata elemento determinante in uno scenario competitivo che vede più ordinamenti scolastici mirare agli stessi posti di lavoro sparpagliati su un territorio che unisce il Mediterraneo con l'Atlantico e fino al Mar Nero. Per chi guida la Camera di Commercio fiorentina è importante attraverso le imprese “Mettere insieme il mondo della scuola e quello delle aziende, due mondi che avrebbero dovuto già essere uniti, ma che invece nel nostro Paese non lo sono a differenza di quello che avviene all’estero, ad esempio in Germania".

Al primo incontro anche il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha invitato i comuni a seguire le orme della Regione ed intrattenere stretti rapporti con le realtà economiche locali.Lavoro e sviluppo. L'obiettivo è riuscire a condividere strategie per incrementare lo sviluppo del territorio partendo dall'occupazione e da un’analisi profonda volta a migliorare il rapporto tra il sistema della formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro. Altra parola chiave è innovazione, ma ci si arriverebbe solo attraverso gli investimenti, soprattutto esteri.I diretti interessati avrebbero guardato un po' più in basso rispetto alla traiettoria seguita dalla politica che li vorrebbe tutti in sinergia per far prosperare la ricchezza ed il benessere.

L'attenzione dei rappresentanti delle Multinazionali si è soffermata, infatti, sulla lotta alla burocrazia. La macchina burocratica italiana, manco a pensarlo, ma l’intera Europa mediterranea non sarebbe esente da colpe, avrebbe modalità di funzionamento indigeste. Più che fornire alle imprese input per sollecitare investimenti innovativi e all'avanguardia, costituisce un vincolo e ha molto spesso frenato i processi di sviluppo. Nella Sala d'Armi di Palazzo Vecchio a recepire le indicazioni del tavolo tecnico anche l'ad di Finmeccanica Mauro Moretti, il presidente dei Thales Italia, Stefano Orlando, il presidente del gruppo farmaceutico Menarini, Lucia Aleotti.

Una occasione utile anche per "rispondere a una situazione gravissima come la disoccupazione giovanile. A Firenze abbiamo una disoccupazione al 30% tra i giovani, non è quel 42% italiano ma è comunque un dato molto alto e solo tendendo più vicini e uniti la scuola e il mondo del lavoro possiamo dare una risposta seria” ha affermato recentemente il primo cittadino, presidente della Città Metropolitana.

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