Mugnone e Terzolle: manutenzioni e piano di riqualificazione

Dai prossimi giorni e fino a primavera 2018 interventi sui principali corsi d’acqua fiorentini. Uomini e mezzi operativi per ripristinare la funzionalità di fiumi e torrenti di Livorno. E' attivo il bando per i contributi alle imprese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2017 08:29
Mugnone e Terzolle: manutenzioni e piano di riqualificazione

Al via il piano di interventi di manutenzione e riqualificazione per Mugnone e Terzolle, i due principali corsi d'acqua fiorentini dopo l'Arno. A presentarlo, questa mattina in Palazzo Vecchio, l'assessore all'ambiente Alessia Bettini e il Presidente del Consorzio Marco Bottino. Più manutenzione per una sempre maggiore sicurezza idraulica: è questa la strategia che il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ha condiviso con il Comune di Firenze e che dal 2016 sta mettendo in campo operativamente sia sull’Arno che sugli altri corsi d’acqua fiorentini con almeno 3 o 4 passaggi di sfalcio della vegetazione nel periodo maggio-ottobre; campagne di tagli selettivi delle alberature sui tratti collinari a monte della città e interventi incidentali per la rimozione di rifiuti e varie risoluzioni di criticità localizzate in alveo. Ma ben oltre l’ordinaria manutenzione, per Terzolle e Mugnone il Consorzio ha intenzione di portare avanti un ragionamento che nel medio-lungo termine porti alla loro totale riqualificazione.

Obiettivi principali il potenziamento delle piste di servizio e punti di accesso lungo i due corsi d’acqua per i mezzi addetti alla vigilanza, polizia idraulica e manutenzione; il recupero e la sistemazione di manufatti e opere esistenti contro il rischio idraulico; la possibilità di utilizzo a scopo plurimo delle fasce fluviali con particolare riferimento alla fruibilità; la protezione degli ecosistemi acquatici e terrestri dei due sistemi fluviali. In riferimento al primo degli obiettivi, il Consorzio ha pronto un piano di interventi per un totale di circa 874 mila euro così suddivisi: 484 mila euro per il ricentramento dell’alveo e la realizzazione di piste di servizio dalla confluenza Terzolle-Mugnone su gran parte del Terzolle e alcuni tratti del Mugnone (zona via Caracciolo); 90 mila euro per la sistemazione della briglia subito a valle della passerella di via Caracciolo e 300 mila euro per il miglioramento della pista di servizio in alveo tra il Ponte Rosso e il ponte degli Alpini zona viale Milton.

Lavori al via già dai prossimi giorni sia su Terzolle che Mugnone con mezzi operativi che saranno dunque ben visibili nel centro città: «Su Mugnone e Terzolle – spiega il Presidente del Consorzio Marco Bottino – vogliamo lavorare di concerto con tutti gli attori istituzionali e non, come Autorità di Bacino, Genio Civile, Sovrintendenza, Comune e Quartieri ed associazioni per arrivare ad una vera e propria rinascita di questi corsi d’acqua che dovranno essere sempre più sicuri, più belli e più vivibili».

«Si tratta di interventi strutturali e di manutenzione oltre che di pulizia - ha sottolineato l'assessore all'ambiente Alessia Bettini – ma c'è anche l'impegno, che abbiamo condiviso con il Consorzio, per lavori di sfalcio della vegetazione tre-quattro volte l'anno rispettando, naturalmente, la flora e la fauna. Senza dimenticare che le piste di servizio renderanno percorribili a piedi quei tratti di torrenti fino a poco tempo fa coperti da vegetazione e, addirittura, rifiuti».

Il Commissario delegato Enrico Rossi firmerà, mercoledì 4 ottobre, a Livorno le due intese per la ricognizione dei danni subiti dalle attività economiche e produttive e dai privati durante l'alluvione del 10 settembre. Sottoscriveranno l'intesa la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e le associazioni di volontariato del CORV Comitato Operativo Regionale del Volontariato.

Anbi e i Consorzi di Bonifica della Toscana a sostegno del Toscana Costa per ripristinare la situazione del reticolo idraulico nel livornese. A seguito dell’evento alluvionale che lo scorso 10 settembre ha colpito Livorno, mettendo in ginocchio un’intera comunità il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, sta procedendo con i lavori di ripristino. Molte sono state le somme urgenze attivate e importante è stato il dispiegamento di uomini e mezzi sul Comune di Livorno. Il commissario Enrico Rossi, da parte sua, ha concordato con il Consorzio Toscana Costa di vedersi nei prossimi giorni per verificare l’andamento dei lavori. Sono 54 i cantieri ad oggi attivati, 180 tra operai e tecnici, 81 le macchine operatrici impiegate, tra cui 45 escavatori, per un valore totale degli interventi di circa 6.000.000 di euro.

Molti i bacini interessati dalle opere di Ripristino: l’Ugione, il Maggiore, l'Ardenza, il Molino, il Chioma, Quercianella, il Felciaio, lo Stringaio, il Banditella, il Cigna. La forte collaborazione tra Genio Civile, Regione Toscana, Consorzio 5 Toscana Costa sta comprimendo efficacemente i tempi dei ripristini e degli interventi nelle aree alluvionate di Livorno, supportati dalla forza lavoro e dalle dotazioni di personale e mezzi che tutti i Consorzi della Toscana stanno mettendo in campo. Oltre al Toscana Costa infatti, anche altri Consorzi di bonifica della Toscana si sono mobilitati mettendo a disposizione uomini e mezzi che stanno lavorando a pieno ritmo, con il coordinamento della Regione Toscana al fine di ristabilire al più presto la situazione.

Il Consorzio 1 Toscana Nord è intervenuto con 20 operai impegnati nel Comune di Livorno: 5 su rio Maggiore, 5 su rio Ardenza, 5 sul Torrente Chioma e 5 operai sul Fosso del Pino. Anche il Consorzio 3 Medio Valdarno sta intervenendo sulle aree alluvionate con 4 operai ed un geometra, in particolare su Rio Ardenza, dove si è aggiunta in questi giorni anche la forza lavoro e la dotazione di mezzi del Consorzio 6 Toscana Sud.

 I tempi sono stati rispettati. Dalla mattina di lunedì 2 ottobre, è attivo il bando regionale, rivolto a piccoli imprenditori e professionisti che hanno subito danni a causa dell'alluvione dello scorso 10 settembre, per accedere ai contributi speciali messi in campo dalla Regione Toscana attraverso il raggruppamento temporaneo d'impresa Toscana Muove con capofila Fidi Toscana, la finanziaria di riferimento della Regione. Possono partecipare al bando quegli operatori economici che sono stati danneggiati dagli eventi alluvionali del 9 e 10 settembre scorsi. L'imprenditore o il professionista che dimostra di aver subito dei danni, può attivare, previa compilazione dell'apposita Scheda C da consegnare alla Camera di commercio di Livorno, un finanziamento da 5 a 20 mila euro restituibile, senza interessi, in dodici anni, con rate a partire dal terzo anno.

Una volta che la Scheda C, che serve alla valutazione e alla quantificazione del danno, è stata consegnata in Camera di commercio, l'operatore economico o professionale interessato deve presentare la domanda presso lo sportello che Fidi Toscana ha aperto negli uffici del commissario delegato dal Governo per l'emergenza di Livorno e presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, uffici situati al Genio civile livornese (orario 9-13 e 14-17, dal lunedì al venerdì compresi, via Nardini 33, Livorno, tel.

055.4382909). La Scheda C, che dunque deve essere consegnata alla Camera di commercio per poter poi essere istruita la richiesta di finanziamento, può essere scaricata anche sul sito della Regione Toscana (clicca qui). Il termine ultimo per presentare la Scheda C in Camera di commercio è lunedì 16 ottobre.

Le domande per l'attivazione dei finanziamenti, invece, sono presentabili fino ad esaurimento dei fondi.

Grande affluenza di cittadini nella mattinata di oggi, lunedì 2 ottobre, alla prima apertura dei due sportelli al pubblico attivati con personale specificamente formato per dare informazioni in merito alla compilazione della modulistica (Scheda B) di ricognizione dei danni al patrimonio edilizio privato provocati dall’alluvione del 10 settembre. A chiedere informazioni si sono presentati più di duecento cittadini, un centinaio allo sportello presso l’URP del Comune di Livorno (al piano terreno del Palazzo Comunale) e un centinaio al Centro servizi al cittadino Area sud (ex Circoscrizione 5, in via Machiavelli n.

21). Altri cittadini sono attesi all’apertura pomeridiana: fino al 16 ottobre gli sportelli straordinari saranno infatti in servizio dal lunedì al venerdì sia al mattino che al pomeriggio (dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 15.30 alle 17.30). Il sabato aperti solo la mattina dalle 9 alle 13. Una volta compilata, la scheda di ricognizione danni (la “Scheda B”) dovrà essere improrogabilmente consegnata (in duplice copia) entro le ore 17 di lunedì 16 ottobre esclusivamente all'ufficio del Commissario per l'Emergenza presso la sede del Genio Civile, in via Nardini Despotti Mospignotti 31 (zona via Marradi) aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. Oppure tramite una mail con oggetto ”Emergenza privati alluvione Livorno – Ricognizione danno” da inviare all'indirizzo emergenza.livorno.privati@regione.toscana.it con allegata la scheda B firmata digitalmente (o con firma autografa e copia di un documento d’identità in corso di validità). Si ricorda che i finanziamenti statali già stanziati sono destinati esclusivamente al risarcimento dei danni ai beni immobili, mentre per i beni mobili (veicoli, elettrodomestici e arredamento) i risarcimenti potrebbero essere oggetto di contributi da parte della Regione Toscana. Queste misure regionali sono in fase di definizione, è però fondamentale ai fini dei successivi passaggi che la Scheda B venga presentata entro il 16 ottobre, elencando al punto 2) automobili, motorini, lavatrici, frigoriferi e tutti gli altri beni mobili che sono andati perduti o danneggiati. Anche per questi beni è opportuno fornire/allegare quante più informazioni possibili (fotografie, ricevute d’acquisto, descrizioni del danno e informazioni su dove si trovava il bene al momento dell’alluvione). Per quanto riguarda i veicoli, si consiglia di stimare il danno facendo riferimento alle quotazioni dell’usato disponibili sulle riviste specializzate. Per ciò che riguarda il punto 1) della Scheda B, e cioè la descrizione dei danni al patrimonio edilizio privato, l’Amministrazione comunale tiene a precisare che, sebbene sia utile descrivere, quantificare e documentare i danni nella maniera più completa possibile (anche con foto), al momento non è indispensabile allegare la perizia tecnica.

Quindi chi ha già una perizia redatta da un professionista la può allegare, mentre chi deve ancora ottenere la perizia potrà presentarla successivamente.

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