Movida a Firenze, ecco le nuove regole per la vita notturna

Chiusura alle 2 dei locali e stop alla vendita di alcolici a partire dalle 22. I gestori dei locali controlleranno anche l'esterno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2014 17:01
Movida a Firenze, ecco le nuove regole per la vita notturna

Vertice in Prefettura con il coinvolgimento attivo di tutte le parti in causa: residenti, minimarket, gestori, istituzioni e forze dell’ordine.L'ennesimo Patto per la Notte? Non sono mancati precedenti accordi tra le parti in causa, la Patente a Punti dei locali ad esempio è il primo progetto di Dario Nardella, naufragato e messo in discussione anche da Sara Biagiotti chiamata a sostituire l'allora assessore, oggi sindaco di Firenze, mentre Biagiotti lo è di Sesto Fiorentino. Occuparsi di Movida, forse, porta bene.Stavolta le sedie del tavolo sono tutte occupate, questo è un punto di partenza apprezzato dalle associazioni di categoria. Firenze aspettava con interesse gli sviluppi della situazione dopo un inizio estate "bollente" tra atti osceni e bottigliate in piazza.

“Ha vinto il buon senso” così commenta Confcommercio Firenze che accoglie con grande favore l’intesa raggiunta stamani in Prefettura che sfocerà poi nel patto per la notte. “Finalmente – afferma Aldo Cursano, vicario Fipe, - sono state poste le basi di un’intesa che, seppur sperimentale, ha tutte le carte in regola per dar vita a quel ‘modello Firenze’ da noi auspicato"Secondo Confcommercio Firenze è proprio la “condivisione della responsabilità” a rappresentare il “valore aggiunto” dell’accordo che, “facendo emergere il bene comune”, va oltre “tutti quei rimpalli di responsabilità” che finora hanno caratterizzato la questione movida.

In questo senso, l’ok dei locali “ad occuparsi anche di quello che avviene all’esterno, quindi in una zona non propriamente di pertinenza dei gestori, grazie alla presenza degli steward” conferma questo “senso di corresponsabilità” sotto la cui stella nasce il patto. Secondo Cursano, “ognuno farà la sua parte per arginare la movida più sguaiata”. “Per noi è un dovere morale garantire un divertimento sano ai nostri figli”, prosegue il rappresentante Fipe. “La decisione di chiudere alle 2 rappresenta un elemento di grande mediazione – aggiunge Lino Amantini, presidente Fipe Firenze -.

Allo stesso modo, combattere la vendita spudorata di alcol sottocosto imponendo ai minimarket lo stop alle 22 serve anche a riaffermare la funzione sociale dei luoghi della somministrazione. E quindi a combattere l’uso distorto delle piazze e delle strade”. La replica è sempre la stessa "Qualcuno potrebbe rifornirsi nei tempi e consumare a piacimento, oppure comprare direttamente altrove" ma la bottiglia nascosta nella carta di giornale ancora non fa parte dei selfie fiorentini.Come sempre la prova pratica sarà il vero posto dove poter giudicare le novità attese dai residenti, ma anche da chi vuole divertirsi consapevolmente all'interno e all'esterno dei locali.

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