Mostro di Firenze: un delitto del 1975 apre nuovi interrogativi

Il 14 settembre 1974 due giovani vengono trovati morti nel Mugello. Poi il Mostro si ferma, per colpire nuovamente il 6 giugno del 1981

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2018 18:01
Mostro di Firenze: un delitto del 1975 apre nuovi interrogativi

Una giovane scompare da Pordenone nell'estate del '75. Oggi il suo nome viene associato al caso del Mostro di Firenze. Perché?

Angelo Izzo, uno degli autori del massacro del Circeo avrebbe rivelato fatti inediti alla magistratura ed alle cronache, accusandosi del sequestro e della morte della ragazza in concorso con alcuni complici. Nel 2015 e nel 2016 Izzo viene interrogato e rivela ai magistrati che nell'agosto del 1975 avrebbe rapito e ucciso una ragazza. Non da solo ma con i compagni che lo affiancheranno durante il massacro del Circeo, un giovane di Perugia ed altri due ragazzi di buona famiglia.Si tratterebbe di Rossella Corazzin, studentessa di San Vito al Tagliamento, scomparsa il 21 agosto 1975 da Tai di Cadore? "Angelo Izzo ha dedicato poche parole, vaghe, ma ha dato riferimenti su data della scomparsa e luogo dell'uccisione, da far ritenere che sia effettivamente lei" ha spiegato il procuratore di Belluno ai cronisti. Ci sono state novità riscontrabili? 

L'omicidio. Sarebbe maturato dopo il sequestro avvenuto prelevando la giovane e trasportandola a bordo di un fuoristrada fino ad una villa sul lago Trasimeno; qui la 17enne sarebbe stata sottoposta ad un rito satanico e poi uccisa. Ed il corpo? Le indagini. "Il capitano dei Carabinieri di Cortina ha detto: questa ce l'hanno rubata, è stata fatta salire su una macchina e l'hanno portata via" racconta la madre di Rossella. Una commerciante dichiara che il pomeriggio del 21 agosto, vede Rossella su un fuoristrada davanti al suo negozio di alimentari "con un golf verde" che in effetti la giovane indossava al momento della scomparsa.

Successivamente le indagini non si chiudono, anche grazie ad alcuni appelli televisivi, gli inquirenti iniziano a cercare un tale Gianni perché nominato in una lettera che la ragazza scrive il 17 agosto del '75. Ad un'amica avrebbe confessato che Gianni aveva fatto il primo anno di Giurisprudenza a Padova, ed andava nel Cadore tutti gli anni con la sorella. Un fotoreporter intanto segnala una casa della località di villeggiatura in cui si sarebbero celebrati riti satanici.

 Riscontri sulla presenza della studentessa sul Trasimeno si potrebbero avere effettuando minuziosi rilievi nella villa, soprattutto sul tavolo dove sarebbe avvenuto il rito satanico, di proprietà del medico di Perugia. L'immobile sarebbe stato venduto negli anni '90, ma esistono ancora gli arredi originali? Il medico di Perugia, scomparso misteriosamente nel 1985 e ritrovato morto nel lago Trasimeno, entra nell'inchiesta legata ai duplici delitti avvenuti sulle colline intorno a Firenze tra gli anni '70 ed '80, ma la sua posizione viene archiviata perché su di lui non ci sono elementi, mentre la famiglia lo difenderà sottolineando la rispettabilità del professore dell'Università di Perugia.

Una difesa che prosegue anche oggi su quelle che sarebbero nuove dichiarazioni.Un triangolo diabolico. La compagnia formata da Izzo, i suoi compagni ed il medico si inserisce nelle ricostruzioni e nelle ipotesi che nell'ultimo periodo hanno visto riaccendersi l'attenzione sul caso del serial killer di Firenze. Alle famose piste battute dagli inquirenti, ed alle recenti novità sull'inchiesta di cui si attende l'esito, si aggiunge questa ricostruzione basata sulle parole di un reo confesso al quale gli appassionati del caso sembrano non dare credito.

Nei Gruppi dedicati al Mostro di Firenze sono infatti numerosi gli interrogativi che tendono a screditare Izzo e questa conoscenza tra l'omicida del Circeo e l'assassino delle coppiette o ipotetici mandanti. Il Mostro nel settembre 1974 commette un duplice omicidio a Rabatta, Borgo San Lorenzo in Mugello. Per sette anni, all'interno dei quali si collocherebbe l'episodio dell'estate 1975, non accade nulla. Il 6 giugno 1981 altri due omicidi portano la firma del serial killer a Mosciano di Scandicci ed il 22 ottobre dello stesso anno a Travalle di Calenzano si contano altre due vittime.

La trasmissione di Rai Tre Chi l'ha visto? nella puntata del 30 maggio effettuerà un approfondimento sul caso partendo proprio dalle dichiarazioni di Angelo Izzo che Federica Sciarelli commenterà assieme a Letizia Lopez, sorella di Rosaria, morta per le sevizie subite durante il massacro avvenuto a San Felice Circeo tra il 29 ed il 30 settembre 1975.  Donatella Colasanti, sopravvissuta a quella tragica notte, seguirà il processo e le vicende giudiziarie di Izzo e degli altri imputati.

Izzo, in regime di semilibertà, commetterà altri due omicidi nel 2005 per poi essere nuovamente condannato all'ergastolo. 

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