Mostro di Firenze, DNA conservato con omero di Pacciani

Una reliquia macabra e legata ai più sanguinari delitti della cronaca fiorentina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2014 14:37
Mostro di Firenze, DNA conservato con omero di Pacciani

Il Dna del presunto Mostro di Firenze, il contadino di Mercatale Pietro Pacciani morto prima di subire l'ennesimo processo e mai arrivato al terzo grado di giudizio, "è stato già estratto dalla scientifica ed è conservato agli atti".Scongiurata l'ipotesi di non poter riaprire i faldoni e procedere ad eventuali confronti in futuro. Gli inquirenti hanno risposto così agli appelli rivolti dagli avvocati di Pacciani e del "compagno di merende" Mario Vanni diretti a recuperare i resti prima che fossero irriconoscibili.

Il professor Maurizio Sozio dell'Università di Bari è l'unico scienziato che si era fatto avanti per salvare i resti di Pietro Pacciani destinati alla fossa comune. Cosa vorranno da quelle ossa? Questa la domanda in un primo istante, quando si sapeva dell'interessamento per le spoglie mortali ma non se ne conosceva il richiedente. Le figlie, infatti, non si sono interessate e neppure gli inquirenti sembravano voler fermare le procedure previste dal Comune di San Casciano per la traslazione delle ossa.Esistono ancora omicidi senza nome risalenti alla metà degli anni '70. Sul Dna è tornato a puntare il dito, nelle scorse ore, lo storico difensore di Pacciani, Rosario Bevacqua che auspicava di poter procedere nel tempo ad ulteriori accertamenti su elementi presenti in archivio, legati a casi omicidiari ancora aperti, ed ancora utili a raggiungere una verità a lungo inseguita su uno dei maggiori casi irrisolti di cui l'Italia abbia memoria.

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