Moschea di Firenze: domani in consiglio comunale le spiegazioni del sindaco Nardella

Stella (FI): "O è inadatto, o prende ordini da Renzi". Cellai (FI): “Dobbiamo aspettare anche per la decisione sul Ramadan l'opinione del suo predecessore?” Firenze riparte a sinistra: "E' un disastro, e sbaglia per la seconda volta”. Il capogruppo PD Bassi replica : "C'è chi esprime giudizi e chi lavora per risolvere i problemi"

Redazione Nove da Firenze
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26 aprile 2017 22:42
Moschea di Firenze: domani in consiglio comunale le spiegazioni del sindaco Nardella

Firenze, 26 aprile 2017- "O Nardella è inadatto a fare il sindaco di Firenze, o prende ordini da Renzi. Non c'è una terza opzione, visto come ha gestito, anzi 'non gestito' la vicenda della moschea all'ex caserma Gonzaga, ai confini tra il capoluogo toscano e il Comune di Scandicci". Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il dietrofront del sindaco sulla localizzazione del tempio di culto islamico alla Gonzaga, dietrofront arrivato a poche ore di distanza dal 'no' al progetto pronunciato dall'ex primo cittadino Matteo Renzi. "Eppure - ricorda Stella - nelle ultime settimane Nardella ha parlato quasi solo di moschea, assicurando che la location individuata era quella definitiva.

'Io, con questa proposta della moschea all'ex Gonzaga, ho fatto dieci passi avanti - sono dichiarazioni del sindaco - e non possiamo bruciare un’idea dietro l'altra'. Come mai questo incredibile e repentino cambio di direzione?" "Oggi - sottolinea l'esponente di FI - Nardella fa marcia indietro, guarda caso a poche ore dal pronunciamento contrario del suo predecessore Renzi. E lo fa parlando di 'problemi tecnico urbanistici che in effetti risultavano ai nostri uffici'. Quindi, le cose sono due: o prende ordini dall'ex premier, oppure non è adatto a fare il sindaco.

Se c'erano problemi tecnici, doveva saperlo prima di indicare quel luogo per farci la moschea. Se questo è il pressappochismo con cui fanno le cose a Palazzo Vecchio, non è un caso che l'Amministrazione Nardella perda tutti i ricorsi al Tar".

“Se Dario Nardella è ancora il sindaco di Firenze venga domani in consiglio comunale a spiegare se sarà la caserma ex Gonzaga il luogo scelto per il Ramadan. Cosa significa dire oggi 'valuteremo la possibilità di consentire lì la preghiera'? O le condizioni ci sono o non ci sono; oppure anche per questo dobbiamo aspettare il parere del suo predecessore Matteo Renzi?”. Questa la dichiarazione del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai. “Prima l'ex caserma viene individuata da Nardella come luogo per realizzare la moschea, poi Renzi dice 'no' e vengono fuori problemi tecnici; domani cosa dobbiamo aspettarci? Di questo passo dovremo chiedere a Renzi il via libera su qualunque cosa: aeroporto, stadio, linee del tram.

Firenze non può essere perenne ostaggio del congresso PD” aggiunge il capogruppo azzurro. “Il sindaco venga domani in consiglio comunale, il luogo dove è naturale prendere decisioni come questa, e dica chiaramente qual è la sua posizione” conclude Cellai.

"Nardella fa dietrofront sulla moschea. O dovremmo dire che è Renzi che ha deciso. A Firenze chi è il sindaco? Vorremmo proprio saperlo”. Così Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi, consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra, dichiarano. E incalzano: “Un'altra figuraccia per Nardella che, prima annuncia, senza nessuna concertazione, l'utilizzo della caserma Gonzaga, poi ritratta e dice che era solo un'ipotesi. Insomma più che un sindaco ci sembra un burattino nelle mani di Renzi” dichiarano il Capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, insieme alla Consigliera Donella Verdi e al Consigliere Giacomo Trombi. “Che Firenze abbia bisogno di una moschea – continuano i consiglieri – è innegabile.

Anche perché la situazione in Piazza dei Ciompi non è più praticabile, doveva essere una situazione provvisoria quella di utilizzare magazzini come luogo di preghiera e crediamo che sia un diritto per la comunità avere la possibilità di costruirla a proprie spese seguendo le norme che il Comune assegna per i luoghi di culto. Quindi non c'è dubbio che il Comune non possa gestire la moschea come un 'pacco' da spostare a caso sul territorio comunale senza alcuna logica in virtù del solo opportunismo politico”. “Firenze ha bisogno di un sindaco indipendente da Renzi, che sappia governare una città senza farsi imporre scelte o veti.

Chi comanda veramente a Firenze? Questa la domanda che ci poniamo dopo che Nardella come una banderuola al vento ha promesso e poi ritrattato la propria posizione sulla moschea” concludono Grassi, Trombi e Verdi.

"C'è chi legge i titoli dei giornali e si affretta ad esprimere giudizi, e chi lavora giorno dopo giorno per risolvere i problemi della città. Ai consiglieri di Firenze riparte a sinistra e di Forza Italia che criticano l'operato del sindaco Nardella sul tema del nuovo centro di preghiera della comunità islamica rispondiamo che andremo avanti insieme per cercare e trovare soluzioni che siano condivise con la comunità e con i cittadini di Firenze. Il resto sono chiacchiere e le lasciamo volentieri a loro".

Così il capogruppo PD Angelo Bassi replica ai comunicati dei due gruppi di opposizione sul destino della caserma ex Gonzaga come sede del nuovo centro della comunità islamica."Da parte nostra non possiamo che plaudire al grande senso di responsabilità del sindaco, che sta affrontando in prima persona un tema delicato e complesso con l'obiettivo di tutelare l'interesse comune. Mentre loro continuano a parlare noi continueremo a fare, per il bene di Firenze e nel rispetto dei diritti di tutti" aggiunge Bassi.

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