Morto sulle strisce, ciclista investito a Firenze

L'automobilista si è fermato ed ha chiamato i soccorsi, ora è indagato per omicidio colposo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 gennaio 2015 11:58
Morto sulle strisce, ciclista investito a Firenze

Il 2015 a Firenze vede l'ennesima vittima della strada alla Fortezza da Basso.Un ciclista è stato investito all'altezza dell'attraversamento pedociclabile che dalla Fortezza conduce verso il viale Belfiore. L'automobilista si è fermato per prestare soccorso, ma adesso è indagato per omicidio colposo.Gli esami tossicologici hanno dato esito negativo, l'automobilista era nelle piene capacità: ma non avrebbe visto il ciclista.Molte volte dalle pagine di Nove Da Firenze abbiamo sottolineato l'importanza della sicurezza stradale, perché è vergognoso che una comunità perda i suoi componenti vedendoli morire mentre passeggiano o attraversano la città.Abbiamo segnalato come molti attraversamenti pedonali e ciclabili siano sbiaditi, e molte intersezioni semaforiche siano prive di senso pratico, è ad esempio il caso dell'attraversamento di piazza della Libertà dove per coloro che effettuano il tratto piazza Libertà - Parterre una parte di strisce pedonali sono regolate da impianto semaforico ed una parte no.

Una roulette russa quotidiana.Basterebbe ricordare che in prossimità delle strisce pedonali occorre rallentare l'andatura a prescindere dal vedere o meno qualcuno che sia in procinto di attraversare, è la prima cosa che osserva l'esaminatore che rilascia la patente di guida. Aci ricorda che l'art. 191 del Codice della Strada "Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni" recita "Quando il traffico non e' regolato da agenti o da semafori, i conducenti devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraversamenti pedonali.

Devono altresì dare la precedenza, rallentando e all'occorrenza fermandosi, ai pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali. Lo stesso obbligo sussiste per i conducenti che svoltano per inoltrarsi in un'altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale, quando ai pedoni non sia vietato il passaggio".

Ma basta fare un giro per Firenze per rendersi conto di come pedoni e ciclisti siano costretti ad attraversare velocemente incalzati dalle auto che arrivano a scansarli pur di non fermarsi, o come siano costretti ad aspettare che l'intera colonna di auto sia transitata prima di poter fare un passo. Meditiamo.

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