Morte di Riccardo Magherini: tre condanne per omicidio colposo

La Sentenza di primo grado condanna tre militari, assolve un quarto e gli operatori sanitari. La decisione suscita reazioni e commenti sul web

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2016 15:59
Morte di Riccardo Magherini: tre condanne per omicidio colposo

In Borgo San Frediano gli "Amici del Maghero" attendevano la Sentenza dalla notte del 3 marzo 2014, l'ex giovanile della Fiorentina muore in strada durante il fermo per un arresto cardiaco.Numerose le testimonianze audio, video raccolte nei primissimi istanti. Molti cittadini dell'Oltrarno hanno visto, sentito e raccontato quanto è accaduto permettendo così di effettuare una ricostruzione dei fatti che oggi ha permesso alla giustizia di arrivare alle conclusioni pronunciate in aula.

Oggi arrivano tre condanne per omicidio colposo ed altrettante sono le assoluzioni. Presso il Tribunale di Firenze il giudice Bilosi ha condannato per omicidio colposo tre dei quattro carabinieri intervenuti e finiti sul banco degli imputati assieme a due volontarie della Croce Rossa.Assolti per non aver commesso il fatto un quarto militare e le due volontarie.Otto mesi la pena che grava maggiormente su uno degli accusati, sette i mesi per il suo collega. Una decisione che, in attesa delle motivazioni e dei ricorsi, suscita varie emozioni su quei Social che non hanno mai smesso di seguire la vicenda attraverso incontri e testimonianze.I commenti:Sapevamo che la giustizia avrebbe fatto il suo corso in modo giusto ed equilibrato definendo la nostra estraneità ai fatti.

Vogliamo ringraziare quanti ci sono stati vicini in questi anni ed un ringraziamento particolare va all'Avvocato Massimiliano Manzo che ci ha seguito sempre con passione e generosità non risparmiando tempo e fatica. Un pensiero anche alla Famiglia Magherini, alla quale nessuna sentenza potrà mai rendere Riccardo”. Queste sono le prime parole di Claudia Matta, all’uscita dell’aula di Tribunale dopo l’esito della sentenza che sancisce la conclusione della vicenda processuale che l’ha vista coinvolta in prima persona insieme ad altri 2 volontari per più di 2 anni. "Questa sentenza di assoluzione rende al volontariato la spinta per continuare a svolgere il proprio compito così come è stato fatto fino ad oggi, ma senza paura.

Ancora oggi infatti non si riescono a trovare le motivazioni per le quali dei volontari - che regalano il loro tempo per gli altri - pur rispettando tutte le norme e i protocolli si siano ritrovati sul banco degli imputati" sottolinea la Croce Rossa.

Lorenzo Andreoni, neo Presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa: “Siamo molto felici e sollevati dopo questa sentenza, ringraziamo tutto il mondo del volontariato, Croce Rossa, Anpas, e Misericordie che senza distinzione di divisa hanno sempre dimostrato il loro appoggio. Con questa sentenza, chi tutti i giorni come noi dedica il proprio tempo ad aiutare gli altri, ha la conferma che il proprio ruolo è tutelato dal rispetto delle regole. Il nostro pensiero in questo momento va al nostro volontario Maurizio, scomparso prima della fine di questa triste vicenda e alla FamigliaMagherini, che ha sempre lottato per la verità e la giustizia.

Ringrazio particolarmente - a nome mio e di tutto il Comitato di Firenze - l'avvocato Manzo e il suo staff per la passione e il lavoro svolto”.“Soddisfazione e un sospiro di sollievo” per la decisione del giudice monocratico del tribunale di Firenze che ha mandato assolti i due volontari della Croce rossa al processo per la morte di Riccardo Magherini è espressa de Alberto Corsinovi, presidente delle Misericordie toscane che offrono il contributo numericamente più importante di volontari al 118 toscano.“Ovviamente con tutto il rispetto dovuto al dolore della famiglia Magherini, l’assoluzione delle due volontarie è per noi positiva – prosegue Corsinovi - perché allenta la grande preoccupazione che si era diffusa anche tra i nostri volontari, che ogni giorno dedicano il loro tempo libero agli altri, sottraendolo magari alla famiglia o allo svago.

Un’eventuale condanna avrebbe costituito un precedente pesante per tutti loro, con il rischio di trovarsi coinvolti in vicende giudiziarie pesanti solo in ragione del proprio impegno solidaristico. Certo, una riflessione più attenta su questo aspetto andrà fatta, anche con i competenti organi istituzionali, non appena saranno rese note le motivazioni della sentenza.”

“Oggi finalmente il Tribunale di Firenze ha sancito che la morte di Riccardo Magherini ha responsabili precisi e avrebbe potuto e dovuto essere evitata. Per questo tre carabinieri dovranno scontare delle pene, seppur lievi, per omicidio colposo” dichiara Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra

“Sono stati due anni terribili per i parenti e per i tanti amici di Riccardo. Da quella notte del marzo 2014 abbiamo assistito a sconcertanti tentativi di farlo passare per un drogato violento, sono state raccontate tante bugie e le Istituzioni hanno talvolta aggiunto ferita a ferita, come quando il Comune di Firenze ha negato il patrocinio per l’iniziativa del 17 giugno scorso, organizzata da Amnesty International e dall’Arci per ricordare quello che sarebbe stato il suo compleanno”.

“Un pensiero affettuoso va a tutta la famiglia, a chi ha testimoniato con coraggio, ai tantissimi che hanno impedito che non fosse fatta giustizia”. “E un pensiero va agli altri recenti morti 'nelle mani dello Stato': Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi, Francesco Mastrogiovanni, Marcello Lonzi, per citare i casi più noti, e a chi, come a Genova nel 2001, fu torturato alla Diaz e a Bolzaneto". “Per tutte queste persone continua la battaglia politica, anche in Consiglio Regionale, affinché l’Italia introduca finalmente il reato di tortura nell'ordinamento”, termina Tommaso Fattori.

In evidenza