Metti una sera a cena... con Caruso

Il 23 maggio un menù con i piatti amati dal tenore, accompagnati dalla sua musica nel museo di Lastra a Signa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2014 20:12
Metti una sera a cena... con Caruso

LASTRA A SIGNA - Una cena con pietanze toscane e napoletane, per ricordare le due “anime"di Enrico Caruso. In sottofondo la voce del grande tenore, che accompagnerà i commensali con sette valzer. La musica di Caruso e il cibo che ha amato, nello scenario di villa Bellosguardo a Lastra a Signa, sede del Museo dedicato all'artista: ecco gli ingredienti della serata “A cena con Caruso”, in programma venerdì 23 maggio. L'iniziativa rientra nel programma di Vetrina Toscana “Il gusto dell'arte. L'arte del gusto” che vuole combinare la tradizione enogastronomica del territorio con la bellezza e le opere dei musei toscani. 

Per chi volesse visitare il Museo sulle belle colline lastrigiane, alle porte di Firenze, il ritrovo è alle 19. Caruso acquistò la villa nel 1901 e la fece ristrutturare: vi visse per anni, lavorando alla sua musica, in compagnia dei suoi affetti familiari. Alle 20 la cena, curata dal ristorante “L’arte del ricevere”, della rete di Vetrina Toscana, che gestisce il ristorante nella Villa di Bellosguardo, struttura cinquecentesca. I brani scelti per la serata conviviale sono dei ballabili celebri, quasi tutti incisi dal tenore a New York tra il 1908 e il 1917 e saranno eseguiti su grammofoni dell’epoca scelti da Luciano Pituello, un esperto del tenore e delle incisioni carusiane.

Si inizia con “Adorables Tourments” e si conclude con “Musica proibita”, composta da Stanislao Gastaldon, che diventò un successo di scala mondiale. Caruso fu il primo dei grandi interpreti a credere nelle canzoni e nelle romanze e anche in questo campo, il modo in cui porge il testo, rispetto ai cantanti dell’epoca, resta insuperabile. Due canzoni (“Dreams of long ago”, “Adorables Tourments”) sono state composte da lui. Il menù comprende, dopo un antipasto a buffet, un piatto toscano e uno napoletano (per i primi, i ravioli ai fiori di zucca e paccheri alla sorrentina; per i secondi faraona in fricassea con verdure e gattò di patate).

Vino rigorosamente delle colline lastrigiane con un Chianti Bellosguardo DOCG, mentre si chiude con un classico partenopeo: la pastiera. Il costo della cena è di 35 euro e occorre la prenotazione: 055.8721783. Nella quota è prevista anche la visita guidata al museo, alle 19, per coloro che saranno interessati.

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