Merce scontata nei supermercati fiorentini per la Camorra?

Indagine del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza nella città che fu vittima di un attentato mafioso nel 1993

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2017 23:37
Merce scontata nei supermercati fiorentini per la Camorra?

(DIRE) Firenze, 19 lug. - Sull'acquisto anomalo di merce scontata nei supermercati fiorentini e di Prato da parte di cittadini campani il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Firenze e quello di Milano stanno indagando. Le conclusioni dell'inchiesta sono nelle mani della Procura di Firenze. A farlo sapere, qualche giorno fa, al Senato e' stato il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, rispondendo a un'interrogazione del parlamentare del Partito democratico, Giuseppe Lumia.

Nel testo del quesito, depositato quando emerse la notizia ormai otto mesi fa, si fa riferimento alle notizie divulgate dalla stampa locale circa una sorta di 'accaparramento' di prodotti in quantitativo abnorme, che potrebbe essere ricollegato anche al riciclaggio di denaro sporco da parte della camorra. Il numero due del Viminale ammette che gli acquisti abnormi siano stati resi possibili dal possesso di numerose tessere-socio, oltre che da dei furgoni che hanno effettuato il carico di merce, per poi ripartire.

Ad ogni modo, avverte Bubbico che "dagli inizi di dicembre non vi sono state segnalazioni relative al fenomeno nel territorio fiorentino".

L'attivita' di investigazione, riferisce il viceministro, vede coinvolti il Comando dei Carabinieri, "che ha riferito- precisa- che attualmente l'azione svolta si trova nella fase delle indagini preliminari e che i primi riscontri sono stati comunicati alla Procura della repubblica di Firenze". Attraverso la visione dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianze installate nei punti vendita di Firenze e Prato, inoltre, sono stati individuati diversi soggetti dediti all'acquisto in quantitativo esorbitante della merce, "senza tuttavia riscontrare ipotesi di reato a loro carico". Del resto, il 2 dicembre dell'anno scorso gli uomini dell'Arma hanno individuato tre campani fuori dal supermercato Esselunga: sono risultati incensurati e titolari di un'attivita' imprenditoriale in provincia di Napoli, "intenti all'acquisto di contanti di merce in promozione oltre il numero di pezzi acquistabili".

"L'Italia deve ancora sapere chi e soprattutto perche', per favorire quali interessi, vi fu la strage di Via d'Amelio". E' un passaggio del discorso fatto dalla presidente della Camera Laura Boldrinia Latina, per l'intitolazione del parco comunale a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "E' vero che da molti anni le organizzazioni mafiose non commettono piu' atti paragonabili alle stragi del '92 a Palermo o al quelle del '93, a Roma e a Firenze. Ma questo- sottolinea Boldrini- non vuol dire che non rappresentino piu' un pericolo per la societa' italiana.

Sono pericolosi perche' i loro soldi provengono da iniziative illecite. E come si sa il denaro sporco caccia il denaro pulito. Le imprese colluse sbarrano la strada all'imprenditoria sana e onesta. Se c'e' la mafia non c'e' lavoro. Sono pericolosi perche', con il loro potere, condizionano la vita civile e ledono i diritti fondamentali delle persone". Ancora, "i mafiosi sono pericolosi anche perche' diffondono modelli che purtroppo condizionano tanti giovani, approfittando della condizione di incertezza e di precarieta' che pesa sul futuro delle nuove generazioni.

La lotta contro le organizzazioni mafiose si combatte allora su piu' livelli. Quello che impegna le forze dell'ordine e la magistratura per reprimere questi fenomeni e assicurare i responsabili alla giustizia. Vi siamo grati. Quello della partecipazione popolare e della cittadinanza attiva. Sono felice che ci sia partecipazione. Se c'e' chi puo' fischiare e chi puo' applaudire, vuol dire che c'e' democrazia. Grazie, signor Sindaco, per questa bella manifestazione". (Pol/ Dire)

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