Mercato delle Pulci: Amici Miei che vergogna

Un luogo simbolo dell'antiquariato fiorentino in emergenza da anni? Il Comune precisa: «Non corrispondono a vero le affermazioni che ci indicano inadempiente agli impegni assunti con la Asl»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2015 18:50
Mercato delle Pulci: Amici Miei che vergogna

Nel 2015, ad appena 50 anni dall'emergenza che si sarebbe dovuta risolvere in pochi mesi, ci troviamo davanti a dichiarazioni che potrebbero essere state fatte all'indomani dell'Alluvione: "Il mercato è degli ambulanti" e "Le strutture sono del Comune". Parliamo di amianto, di sicurezza, di strutture fatiscenti.. in un condominio si litiga per ben altro.Un mercato precario, un allestimento sconnesso, ridicolo ed "arrangiato" costretto a fare il verso a Parigi, quando potrebbe esserne al pari.Ironia del caso è ancora il 1982, anno in cui Firenze entra nel Patrimonio Unesco, quando Mario Monicelli porta sotto quelle tettoie i terribili "Amici Miei" per l'Atto II alle prese con uno strozzino che ne passerà di tutti i colori.

Ad ottobre 2015 sono arrivati Arpat ed Asl oltre a personale delle forze dell'ordine. Indossavano tutti la mascherina per paura di respirare fibre di amianto. Ci sono? E' quello che vuole appurare la Procura di Firenze che ha aperto un fascicolo facendo seguito ad una lunga serie di segnalazioni.Quante volte i fiorentini dal 1966 hanno passeggiato o sostato tra la Loggia sottratta alle demolizioni di piazza della Repubblica, ed appena restaurata, e la piazza, giardino, parcheggio con i pini marittimi? Qualcuno ha mai consigliato di indossare una mascherina?Nel corso degli anni Nove da Firenze ha seguito da vicino la tormentata storia del Mercato delle Pulci: la promessa di una riqualificazione mancata, il rifacimento delle tettoie, incendi e tempeste di vento, ed ancora la straordinaria storia di come si fosse reso necessario rivolgere gli ingressi delle baracche, una volta aperte sulla strada, verso l'interno.

Abbiamo raccontato i bisogni fisiologici espletati sotto le tettoie ed abbiamo seguito un percorso di progettazione partecipata che ha visto Firenze Parcheggi assegnare persino il premio di una giuria di esperti ad un progetto mai realizzato.In questi anni hanno parlato sindaci, assessori e presidenti di quartiere, si sono messi di traverso i residenti ed anche gli ambulanti hanno detto la loro quando si è trattato di accettare i termini dell'accordo che li vedeva sì traslocare in piazza Ghiberti, ma a loro spese.Pensare ai turisti ed al fatto che per loro si tratta di un luogo che "merita la visita" sarebbe pretendere troppo? Centinaia di persone vivono e lavorano in piazza dei Ciompi: ci sono una Biblioteca, un Commissariato di Polizia, un Circolo Arci, una tavola calda, bar, farmacie, negozi di abbigliamento e poi ci sono loro, i cosiddetti "ambulanti a posto fisso", che poi è una contraddizione in termini, pare una burla.

Ma non è l'unica. Mentre il mondo insegue il vintage, riscopre gli arredi della nonna ed impazzisce davanti a lampadari, specchi ed oggetti d'epoca, scoprendo un florido mercato che viaggia a pieno ritmo sul web e l'e-commerce, Firenze indossa la mascherina e si spaventa.Guardiamo in faccia la realtà, saremo mica rimasti allo strozzino? Probabilmente la piazza non piace, non essendo mai risultata degna di un investimento. Forse sono gli ambulanti che non piacciono, eppure ad ogni ultima domenica del mese la piazza si riempie di curiosi. Perché ci troviamo costretti all'imbarazzo davanti ad un bene che potrebbe essere la nostra fortuna?

Sulla presenza di amianto in piazza dei Ciompi, l’amministrazione comunale precisa che non ha disatteso agli impegni assunti con la Asl per la risoluzione del problema. Il dipartimento della prevenzione, igiene e sanità pubblica della azienda sanitaria locale, con una nota del 1 ottobre 2015 ha comunicato all’amministrazione che «salvo interventi imprevisti ed imprevedibili, le strutture di copertura in eternit presenti negli stand in piazza de' Ciompi non subiscano un degrado strutturale ulteriore nell’anno 2016, da determinare un significativo incremento della pericolosità di fibre in aria».

L’Asl prosegue precisando che «consente a questa amministrazione (il Comune di Firenze) di proseguire nel l’iter intrapreso per la pubblicazione del bando di gara per l’appalto dei lavori di bonifica, purché questa venga compiuta entro l’anno 2016». A tale proposito si ricorda che la proposta di project financing avanzata dai titolari degli stand e che riguarda la loro demolizione e ricostruzione è stata ritirata dai proponenti. L’amministrazione comunale, per dare una risposta al problema dell’amianto negli stand, senza assumersi in alcun modo la proprietà delle strutture e pur non essendo il possessore, ha quindi realizzato e approvato un progetto per la sistemazione della piazza, attualmente in fase di gara, prevedendo anche la rimozione delle strutture in eternit.

Tale progetto è conosciuto alla Asl, come anche la procedura di gara, vincolata al rispetto delle norme del patto di stabilità, e che i lavori saranno eseguiti nel corso del 2016. È per tale motivo che l’Asl, interpellata dal Comune, aveva espresso il proprio parere.

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